[1] N. Djokovic b. L. Van Assche 6-7(4), 6-3, 6-2
Non è la versione migliore di Nole Djokovic ma è quanto basta per lottare e passare il secondo turno all’ATP di Banja Luka. Il serbo non è al massimo della forma, come si era visto durante la sconfitta di Montecarlo con Lorenzo Musetti, e nel suo esordio contro Luca Van Assche alterna lampi di buon tennis a momenti in cui perde le staffe e si complica la vita. Finisce 6-7(4), 6-3, 6-2 in 2ore e 42′ dopo aver visto le streghe in diversi frangenti.
All’ATP di Banja Luka, il numero 1 al mondo soffre parecchio per avere la meglio su Luca Van Assche. Il diciannovenne francese si toglie la soddisfazione di strappare un set al serbo e dimostra la sua predisposizione a giocare sulla terra battuta, dove qualche settimana fa aveva conquistato a Sanremo il Challenger. Si era, tra l’altro, guadagnato la sfida con Re Nole eliminando in tre set Stan Wawrinka in un bel confronto generazionale.
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IL MATCH – Gara lunga e complicata dominata da scambi lunghissimi e molto combattuti. Djokovic si mostra insoddisfatto del suo tennis anche se in avvio di partita tiene bene i suoi turni di servizio. E’ il classe 2004 il primo a conquistare il break: il serbo ci mette molto del suo e consente a Van Assche di andare a servire per il set.
Pronta e immediata la reazione di Djokovic che con un game giocato in maniera aggressiva riporta tutto in parità. Passata la paura è il n. 1 del ranking a fare la partita costringendo il suo avversario a fare da tergicristallo. Djokovic non sfrutta ben tre setpoint con il n. 87 che si difende in maniera preziosa con il suo rovescio a due mani. Col passare degli scambi, Van Assche è costretto ad allontanarsi dalla linea di fondo e va in difficoltà tanto da ritrovarsi sotto di un minibreak 3-1 al tiebreak che decide la prima frazione. Ma stranamente Djokovic spegne la luce, si innervosisce e fioccano gli errori. Quando va a servire per il set, stavolta Van Assche non trema e addirittura con una prima vincente mette il punto esclamativo alla sua gara.
La reazione di Nole non si fa attendere. Limita gli errori e si affida al servizio per girare la partita. Sono due i break che decidono il parziale con il diciannovenne che non riesce a far punti nei turni di battuta del suo avversario.
Il terzo parziale è intenso: parte male Djokovic tra “orrori” e delizie. Si complica subito la vita cedendo il servizio nel primo gioco, ma, come accaduto nel corso del primo set, di rabbia ribalta rapidamente la situazione. nel secondo gioco van Assche annulla la prima palla break con uno straordinario lungolinea di dritto scagliato in corsa, poi affossa in rete il dritto successivo. Ne nasce l’ultimo atto della gara con Djokovic in cattedra e il francese a subire il forcing del serbo, svuotato di energie psico-fisiche. Il serbo non sbaglia più nulla e al secondo setpoint sfrutta l’errore in lunghezza del suo avversario per tirare un sospiro di sollievo.
GLI ALTRI RISULTATI – Giornata finalmente di gare a Banja Luka. Dopo la pioggia di ieri, torna il tennis protagonista. La partita più intensa è quella che avvia il programma odierno: al termine di tre set intensi, Laslo Djere batte Borna Coric, 6-4, 6-7(1), 6-4. Decisivo il break in avvio di terzo set conquistato dal serbo. Ottima la prestazione di Dzumhur che batte Broady: 6-3, 6-0. Il bosniaco, trascinato dal pubblico di casa, sovverte i pronostici e si regala il secondo turno con Gasquet. Il francese Barrere soffre, ma in due ore, riesce comunque a chiudere la pratica Medjedovic con il punteggio di 7-6(8), 7-5. Hogo Gaston spreca quattro set point nel primo set e poi cede 7-5, 6-3 da Juan Pablo Varillas. Adesso per il peruviano c’è l’appuntamento con Rublev. Molcan la spunta in tre ore su Alexei Popyrin. Lo slovacco soffre durante tutto il primo set, ma nel tiebreak trove le energie per portare a casa la prima frazione. Nel decimo gioco del secondo parziale arriva il break che riequilibra la gara. Poi Molcan riscappa nel terzo set prima di sfaldarsi al momento decisivo e farsi riprendere da Popyrin. Dopo aver annullato tre matchpoint, lo slovacco ottiene il break nell’undicesimo gioco e poi esulta per il passaggio del turno.