dal nostro inviato a Barcellona
Dopo la faticosa vittoria contro Nishioka all’ATP Barcellona, Jannik Sinner si è presentato in conferenza stampa per rispondere alle domande riguardanti anche la sua condizione fisica, che è apparsa non al top durante il match. Ecco le sue risposte.
Cosa ha fatto la differenza oggi?
“Match difficile, prima volta per me contro di lui; ma credo che nel terzo set il primo game è stato cruciale. L’ho vinto e da lì sono ripartito”.
Come è stata l’atmosfera in campo?
“Mi piace giocare qua, è sempre bello. Tre anni fa col COVID non era così pieno e giocare in questi campi così importanti è sempre un’esperienza bella”.
Cosa è cambiato nel secondo set?
“Ho mollato l’intensità e lui è diventato più confidente; poi non ho servito e sono stato costretto a scambiare molto. E poi nel terzo nei momenti cruciali per fortuna ho alzato il livello”.
Rispetto a Madrid e Montecarlo come sono i campi?
“Madrid è scivoloso e sta in altura, sono condizioni molto particolari. Montecarlo quest’anno era molto rapido. Qua è più lento soprattutto il centrale; è abbastanza pesante. Ma ogni torneo è differente”.
Come stanno le gambe?
“Solo qualche crampo, ho giocato parecchio ed ero un po’ stanco oggi, spero di recuperare per domani. Ma non ho male”.
La tua relazione con Alcaraz? Compete per i tuoi stessi obiettivi?
“Lui ha già fatto vedere che è uno dei migliori al mondo ed è stato già n.1; mi sembra che ogni volta che gioco con lui sappiamo cosa devo migliorare e penso che mi renda un giocatore migliore; ogni match è differente e le condizioni sono diverse. E gli auguro il meglio per il futuro”
Per il prossimo match cosa cambierebbe tra Norrie e Musetti?
“Uno è mancino e l’altro è destro; scherzi a parte son giocatori diversi, sarà comunque un match fisico e dovrò cercare di recuperare al massimo; contro Musetti ho giocato a Montecarlo e lo conosco meglio. Con Norrie è tanto che non ci gioco”.
Proprio perchè sarà un incontro fisico ci puoi dire se il problema c’era già? E gli alti e bassi nella stessa partita a cosa possono essere dovuti?
“Alti e bassi è normale averli; difficilmente vai diritto per dritto, anche se finisce facile il punteggio difficoltà ci sono sempre; all’inizio del secondo set si complicano le partite e vediamo domani come sto”.
Bertelli, Ubitennis: hai detto che Alcaraz ti fa migliorare; ti succede anche con altri? Quali potrebbero essere le altre tue principali rivalità?
“Qualsiasi giocatore quando ci giochi contro ti fa vedere cose che devi migliorare; ad esempio Stefanos mi ha costretto a lavorare sulla seconda kick, altrimenti lui si gira sul dritto e ti fa male; in realtà ad ogni match contro qualsiasi giocatore trovi il modo di vedere cose nuove e spunti di miglioramento; anche con Lorenzo nella scorsa partita ho imparato delle cose”.