Dopo Tsitsipas arriva il turno di Alcaraz a parlare ai microfoni della stampa; tutti i riflettori sono puntati sulla sfida di domani che vede uno contro l’altro due alpha dog del circuito maschile che si daranno battaglia (in spagnolo alcuni commentatori hanno usato l’espressione “se pegaran a palos”)
D: Oggi com’è andato il match, come ti sei sentito in campo?
ALCARAZ: Oggi ho giocato molto bene, mi sentivo molto meglio in campo, anche i colpi mi uscivano molto meglio che gli altri giorni.
D: Credi di aver approfittato tatticamente il rovescio tagliato?
ALCARAZ: Sì alla fine il suo stile non è da terra; col fatto che giocava il rovescio tagliato avevo molto più tempo per prepararmi e per posizionarmi bene col dritto; potevo prendere così l’iniziativa e girare attorno al rovescio.
D: Come giudicheresti la tua relazione con Tsitsipas? ad esempio con Jannik sappiamo tutti che siete amici, con Stefanos vi vedete fuori dal campo?
ALCARAZ: Probabilmente con Stefanos non ho grandi rapporti fuori dal campo. Magari con altri giocatori mi trovo meglio (hay algunos que te caen mejor, otros que te caen peor n.d.r.); Stefanos è un ragazzo peculiare ma comunque non ho niente contro di lui; quando ci incrociamo lo saluto, ci parliamo e mi sembra un bravo ragazzo.
D: Per preparare la partita di domani, prenderai spunto dagli altri match che avete giocato o hai già chiaro che partita sarà?
ALCARAZ: Vedremo con il team se riguardare qualche match previo può essere utile; più che altro dovremmo pensare quali mosse potrebbe pensare di mettere in pratica Tsitsipas per sorprendermi; dovrei quindi cercare di capire che piano tattico potrà mettere in pratica per contrastarlo.
D: La prima partita che avete giocato uno contro l’altro fu nel 2021 allo US Open, e fu la prima vittoria contro un top ten; che ricordi hai di quel match?
ALCARAZ: Fu una partita molto bella di cui conservo un gran ricordo; è vero fu la mia prima vittoria contro un top 10, forse addirittura contro un top 3; era anche la prima volta che giocavo sull’Arthur Ashe (il campo centrale dello US OPEN, il più grande stadio da tennis del mondo) e fu una tappa importante della mia carriera. Mi ricordo che fu una battaglia e dovetti risolvere molti problemi in campo; mi ricordo anche che nel quarto set mi aveva spazzato via per 6-0 e riuscire a rimanere nel match e vincere al tie break del quinto fu magico.
D: Stefanos prima della partita ha detto che non ha paura e ha molta voglia di giocare questo match;
ALCARAZ: Si, dopo il match dello scorso anno lui vuole la rivincita e anche a me mi piace giocare contro i migliori e lui lo è; a entrambi piacciono le sfide ma senza dubbio neppure io paura di giocare domani la finale contro di lui.
D: Oggi eri sul 4-0 e poi ti sei peros un po’, hai avuto magari un calo di tensione; forse è questo un aspetto sul quale devi ancora da lavorare?
ALCARAZ: Si può essere, quando ero piccolo questi momenti in cui mi disconnettevo e uscivo dal match erano anche abbastanza lunghi, fino a 3, 4 giochi; oggi questi cali sono più contenuti, ma cerchiamo di lavorarci.
D: Ti ricordi l’anno scorso l’ultimo punto del primo set? in quel momento ci fu un po’ di tensione le partita cambiò un po’ di rotta.
ALCARAZ: Quello che succede in campo rimane in campo, fu un gesto non bello però chiunque commette errori, non lo giudico, è un bravo ragazzo; in ogni caso non ho alcun interesse ad alimentare la tensione, con il mio team staremo concentrati su quello che devo fare senza pensare troppo agli altri.
DOMANDA UBITENNIS: Domani quale situazione potrebbe metterti in difficoltà? Stefanos che riesce a girarsi con continuità sul dritto per rilasciare degli inside out? che prenda l’iniziativa e che venga a rete? E se la partita dovesse svolgersi dritto incrociato contro dritto incrociato sarebbe una situazione scomoda per te?
ALCARAZ: Stefanos ha uno dei migliori dritti del circuito, il rovescio invece è più attaccabile; la tattica è chiara cercheremo di giocare contro il suo rovescio, ho chiaro quali sono i miei colpi e quali sono i suoi e poi staremo a vedere come va.