[LL] J. L. Struff b. [4] S. Tsitsipas 7-6(5) 5-7 6-3
Al Mutua de Madrid Open Jan Lennard Struff centra la prima semifinale in un Master 1000. A 33 anni non è ancora tardi se gambe e cuor di leone ti sorreggono e ti spingono ormai a ridosso dei top 30 (all’inizio dell’anno era nei dintorni del numero 100). Di fronte a uno Tsitsipas assai solido, Jan non ha mai tremato, dimostrando se ce ne fosse bisogno ancora che l’essere in fiducia è un integratore di energie mentali e anche fisiche dagli effetti mirabili. Tsitsipas ha avuto ottimi numeri ma non ha saputo produrre il guizzo necessario per confondere un avversario dal tennis vario e divertente, lucido e coraggioso.
Bravi entrambi, ma il privilegio di sfidare Karatsev in semifinale se lo è pienamente meritato Struff, il lucky loser di ferro.
Primo Set. Tsitsipas inizia appoggiandosi a una prima palla di nuovo ben oliata e non concede che in una sola occasione spazio alla risposta profonda di Struff. Il tedesco ha invece più di un grattacapo per difendere i diritti del servizio e sull’1-2 deve fronteggiare due palle per il break. Le annulla brillantemente con l’aiuto del serve and volley, che pratica per tre volte nel game. Dopo i primi quattro giochi il greco ha una percentuale dell’82% di prime palle, contro il 57% del rivale.
Tsitsipas continua a servire superbamente mentre Struff fatica ed è più intraprendente a rete, anche perché il numero quattro del seeding mantiene una posizione piuttosto arretrata. Sul 4-5 il finalista di Melbourne si procura di nuovo una palla-break con una volée di dritto che gioca dopo aver respinto con un lob il rivale avventuratosi a rete. Punto bellissimo ma Struff annulla quello che è anche un setpoint con un servizio vincente, cui fa seguito un ace.
Struff più coraggioso, Tsitsipas più solido: il risultato è un tie-break avvincente e bello, dove il greco mette solo prime palle e arriva sul 4-1. Il tedesco risponde con due servizi vincenti e si prende il 4-4 con una risposta di rovescio fulminante; sul 4-5 attacca il rovescio del numero 5 del mondo che mira alla luna con una steccata. Sul 6-5 in proprio favore risponde con un dritto fulminante che forza il rivale all’errore. Il set prende la strada di Warstein.
In un’ora esatta 21 vincenti a 11 per Struff, che scrive anche un 15 su 20 a rete davvero indigesto per l’atleta ellenico.
Secondo set. La frazione parte dal punto in cui era terminata la precedente e Struff concede subito la palla-break. Ma di nuovo la prima al momento giusto sistema i guai: due ace e il favorito numero quattro deve ancora rimandare l’allungo.
Dopo i primi 6 game solo 5 i punti contro la battuta. Ora anche il trentatreenne tedesco ha una prima palla più costante, regge splendidamente la pressione e sale 4-3 in un game dove cala un tris di servizi vincenti.
Pochissimi errori, la partita è bella e cresce in intensità e qualità. Sul 4-4 Tsitsipas passa Struff non prima che quest’ultimo “pari” tre passanti con altrettante volée tutt’altro che semplici. Dallo 0-15 il teutonico infila un dritto lungolinea, vince un corpo a corpo di nuovo piazzandosi a rete e lancia un ace, chiudendo il game con grande personalità.
Il merito di Stefanos sta nel non battere ciglio di fronte ad una prestazione di alto livello dello sfidante e di controbattere immediatamente con altrettanta qualità. Serve per rimanere nel match e sul 30-15 gioca un dritto vincente ridicolous in mezza volata.
Nell’undicesimo gioco Struff ha l’unico, piccolo passaggio a vuoto sino a quel momento e concede tre palle-break consecutive: ne annulla due, ma sulla terza serve un doppio fallo, il secondo nel game. Pochi minuti e Tsitsi chiude il set per 7-5. Quindici vincenti e solo tre errori per lui, sei ace. Struff dimezza le transizioni a rete. Quarantatré minuti e siamo pari.
Terzo set. Sette palle-break a zero nei primi due set per Tsitsipas. Nella terza frazione Stefanos risponde in maniera più costante e costringe Jan agli straordinari. Dopo due turni di battuta il tedesco è sceso a rete sette volte con stile ed efficacia, annullando nel quarto gioco due palle-break.
Si aspetta la capitolazione del numero 65 del mondo ed è invece il favorito a cedere la battuta per la prima volta: Struff risale da 40-30 e chiude il game ai vantaggi con altrettanti rovesci in lungolinea, alla prima palla-break di tutto il match per lui.
L’atleta di Atene in ritardo 2-4 ha una nuova chance per riprendersi la battuta persa, ma un dritto del tedesco gli dice ancora una volta no.
Non avrà più altre occasioni e Struff non tremerà nel nono gioco, nonostante sul matchpoint il rivale lo passi con un dritto incrociato splendido. Applausi per il punto, ma la seconda opportunità è quella giusta per il tedesco. Due ore e trentadue minuti di ottimo tennis.