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Seppur con qualche difficoltà e non giocando al meglio, con grande tenacia e tenuta mentale il numero 8 del mondo Jannik Sinner ha batto Alexander Shevchenko per 6-3 6-7(4) 6-2 (qui la cronaca). Di seguito la conferenza post-match dell’altoatesino:
D: Quanto conoscevi Shevchenko? Ti aspettavi potesse tenere questo ritmo per così tanto tempo?
Jannik Sinner: Sicuramente è un ottimo giocatore, lo abbiamo visto anche contro Medvedev a Madrid, ha fatto ottimi risultati. Ha vinto contro Matteo Berrettini per esempio nel Challenger a Phoenix, è un giocatore completo. Mi aspettavo una palla veloce ed è stato così, poi giocando la sera è stato un pochettino più semplice. Io ho provato a farla saltare qualche volta e non è saltata quanto volevo. Però sicuramente nel terzo set mi sono preso più spazio in risposta per alzare un po’ la palla; ho cambiato anche modo di giocare, che era la soluzione giusta. Ho avuto le mie possibilità nel tiebreak e ho fatto troppi errori, alla fine la reazione è stata quella buona.
D: Cosa hai pensato sul match point quando non ti eri accorto di aver vinto?
Jannik Sinner: Pensavo fosse 5-1, però meglio che è finita lì la partita. Comunque stavo prendendo un buon ritmo e mi sentivo meglio nel terzo set, quindi sono contento di quella parte finale, ne traggo cose positive. Oggi non ho giocato in modo perfetto ma queste partite si devono vincere in qualche modo. Io ho le qualità da un giorno all’altro di alzare il livello, l’ho fatto vedere anche in passato, per esempio a Miami dove il primo turno non ho giocato benissimo e poi ho fatto bene. Vediamo come reagirò.
D: Nel tiebrek del secondo set hai sbagliato una volée e questa è quasi una notizia perché ora non le sbagli quasi più. Questo miglioramento quanto ti soddisfa?
Jannik Sinner: È difficile cambiare il modo di giocare quando non ti senti benissimo in campo, come io oggi. Dovevo forse andare più volte col rovescio lungolinea e aprirmi più il campo ma quando le sensazioni non sono perfette è difficile, ma devo mettermi in testa che anche quando non mi sento benissimo ci devo provare comunque. Le volée credo di averle migliorate tantissimo, adesso non voglio dire a che livello di ranking sono, ma forse tra i primi 15/20 nel fare le volée ci sono. Devo fare tante ripetute; anche in partita quando c’è la tensione qualche volta mi scappa, come magari agli altri scappa il diritto o il rovescio. Poi da lì in poi sono andato un po’ meno in avanti, e se devo dire una cosa che avrei potuto fare meglio è proprio quella di andare a prendermi il punto a rete, pur sbagliando.
D: Djokovic oggi non ha detto cose carine sullo stato del fondo campo, tu come l’hai trovato?
Jannik Sinner: Mha, io non mi lamento mai. Io sono contento di giocare su questo campo, mi ha aiutato tanto il pubblico che è la cosa più importante. Forse quest’anno c’è un pochettino più di terra, ma quando c’è vento un po’ se la porta via, e la rimettono al mattino. È difficile gestire dei campi in terra, non è un cemento. Però va bene così.