Nel pomeriggio di lunedì sono andate in scena le partite dei primi 2 giocatori russi al mondo. Sul Pietrangeli Rublev, dopo aver faticato non poco nel primo set, alza il livello e si aggiudica il terzo confronto diretto (su altrettanti scontri) su Davidovich Fokina. Per lui ora ci sarà il tedesco Hanfmann. Il numero 3 al mondo Daniil Medvedev, invece, sul Grand Stand inizia la partita un po’ contratto, subendo il gioco dello spagnolo; ma nel secondo set ingrana la marcia giusta e con prudenza e oculatezza la spunta su un buon Zapata Miralles. Medvedev attende agli ottavi il vincente del match tra Wolf e Zverev.
[6] A. Rublev b. [27] A. Davidovich Fokina 7-6(8) 6-3
Dopo i primi due game solidi al servizio da parte dei giocatori, già nel terzo game lo spagnolo è costretto ai ripari: pressato dall’avversario, deve annullare ben 5 palle break per portarsi avanti 2-1. Sul 3-3 il numero 34 al mondo si trova nella medesima situazione: riesce ad annullare due palle break consecutive, ma questa volta il vincitore di Montecarlo lascia andare il braccio e conquista il break. Arriva subito la reazione dello spagnolo che, nonostante la fortuna non lo aiuti per un colpo fortunato di Rublev, si riprende subito il break ceduto e aggancia l’avversario sul 4-4. Tenuti senza particolari patemi i turni di battuta successivi, va al tie-break il compito di decidere il primo parziale. In quest’ultimo atto del set i due danno spettacolo: colpi sulle righe, scambi da 20 colpi e capovolgimenti continui. Alla fine a spuntarla è il russo che, dopo aver annullato con freddezza 3 set point consecutivi, al terzo tentativo si porta a casa il parziale per 10-8 al tie-break, dopo un’ora e dieci minuti di lotta. Davidovich non la prende bene, spacca con violenza la racchetta, riceve un warning e corre in bagno per distendere i nervi. Il secondo set inizia in mano al numero 6 al mondo che, sfruttando il nervosismo dell’avversario, gioca d’intelligenza e si porta subito sul 3-0. Il break persiste per tutto il parziale, finché il russo si trova a servire per il match. Lo spagnolo non sfrutta la possibilità di rientrare in partita, facendosi annullare due palle break. Rublev conclude così la partita per 7-6(8) 6-3.
[3] D. Medvedev b. [31] B. Zapata Miralles 3-6 6-1 6-3
Un inizio spumeggiante per la penultima testa di serie: si costruisce bene i punti, muove l’avversario (che gioca metri dietro la linea del campo) con intelligenza, e in poco più di venti minuti si porta avanti 5-1. Il russo inizia a trovare i colpi, ma il divario da colmare è troppo; lo spagnolo, con freddezza, si aggiudica il primo set per 6-3. Il secondo set inizia ad appannaggio del numero 3 al mondo. Con un po’ più di aggressività, e qualche passo dentro al campo, riesce a portarsi sul 3-0. La solidità del vincitore di Miami si palesa e, con un buon servizio e 12 vincenti, riesce a rimettere i giochi in parità, conquistando il secondo parziale per 6-1. Il terzo e ultimo set inizia con un sostanziale equilibrio: i giocatori tengono con facilità il proprio turno di battuta, e in particolare lo spagnolo, che nel secondo set sembrava un po’ scomparso, inizia a riacquisire fiducia. Nel quinto gioco riesce, grazie a dritti formidabili e a una gran pazienza nel costruirsi i punti, ad annullare tre palle break e ha portarsi avanti 3-2. Non si può dire lo stesso del settimo gioco, in cui Zapata compie ben quattro errori, regalando così il break all’avversario, e scaraventa la racchetta a terra. Il russo gestisce il vantaggio in modo saggio, giocando un tennis prudente ma efficace, da vero campione. Infatti, al terzo match point, chiude la partita con il punteggio di 3-6 6-1 6-3.
Andrea Binotto