E’ l’unico italiano ad aver raggiunto le semifinali al Challenger 175 di Torino, il Piemonte Open Intesa Sanpaolo. Federico Gaio, oggi n.337 ATP, sta tornando al top della forma dopo un 2022 fatto di diversi infortuni e poca continuità. Il classe 1992 originario di Faenza ma da anni di stanza al Circolo della Stampa-Sporting ha raggiunto in quello che è il suo circolo di adozione (partendo addirittura dalle pre-qualificazioni) un risultato che lo può rilanciare in termini di morale e classifica. Nella giornata di sabato sfiderà in semifinale il n.40 ATP, Sebastian Baez. Ecco le dichiarazioni raccolte da Ubitennis.
D: Ci racconti un po’ com’è il tuo rapporto con Torino, soprattutto con questo circolo che ti ha un po’ adottato? Quanto è speciale aver ottenuto un risultato di rilievo qui, anche considerando il valore del torneo?
Federico Gaio: “Sono a Torino da fine 2020, mi trovo benissimo con tutte le persone che ci sono al circolo e con Torino stessa come città. Sono molto contento che ci sia un torneo di questo livello al Circolo della Stampa Sporting, sono felice di poter giocare qui il mio primo ‘175’ e di riuscire a farlo molto bene”.
D: Sei partito dalle prequalificazioni e sei arrivato fino alle semifinali. È il miglior Gaio quello che stiamo vivendo in questi giorni?
Federico Gaio: “Sto giocando un ottimo tennis, quantomeno rispetto all’anno scorso, quando avevo avuto qualche acciacco fisico e non ero riuscito ad avere troppa continuità. Quest’anno sono riuscito a trovarla e sono contento di come stanno andando queste settimane. Gioco questo torneo da quasi un mese (sorride, ndr) tra prequalificazioni, qualificazioni e la semifinale che ho raggiunto. Vado avanti con tanta voglia”.
D: Adesso c’è Sebastian Baez, testa di serie n°1 e n°40 ATP. Che partita sarà? Che cosa ti aspetti?
Federico Gaio: “Sarà un match particolare, specialmente perché ci sarà un cambio totale di superficie visto che passeremo dalla terra outdoor al cemento indoor. Che io sappia i campi indoor su terra non sono regolamentari, quindi viste anche le previsioni che danno pioggia continua per tutto il weekend non ci sono alternative. In tutta Italia ci saranno una manciata di campi indoor su terra che hanno le misure in larghezza adatte ad un torneo ATP, di conseguenza non c’è altra possibilità”.
D: Credi che il cambio di superficie ti possa favorire, essendo lui uno specialista della terra battuta?
Federico Gaio: “È sempre una questione di adattamento, non solo per lui ma anche per me che ho scelto di giocare tanto sulla terra ultimamente. È evidente che io abbia giocato molte più volte su questi campi rispetto a lui, però lui resta un giocatore di altissimo livello che sa adattarsi a condizioni diverse. Entrambi daremo il massimo”.
D: Che obiettivi hai per questa stagione?
Federico Gaio: “Il primo obiettivo è sempre stato stare bene fisicamente visto che l’anno scorso non sono stato benissimo. Poi vorrei tornare a giocare le qualificazioni per gli Slam, poi subito dopo c’è l’entrata in top100”.
IL TABELLONE DEL PIEMONTE OPEN
D: Parliamo del tennis italiano in generale: a Roma forse ci si aspettava qualche gioia in più dai nostri giocatori, hai visto le loro partite? Che opinione ti sei fatto?
Federico Gaio: “Ci aspettiamo sempre tanto perché abbiamo giovani di altissimo livello. A volte mettiamo su di loro troppe pressioni, giocare in casa a Roma non è semplice. Quest’anno poi è stato particolare con tanta pioggia e condizioni diverse di giorno in giorno. Roma o non Roma stanno comunque facendo un’ottima annata, abbiamo ragazzi giovani stabilmente tra i primi 20 e anche tra i primi 10. Vedo solo aspetti positivi onestamente”
D: Come hai accolto la notizia di Nadal? Sta forse facendo un percorso simile a quello di Federer, caratterizzato da tanti rinvii… Come l’hai vissuta?
Federico Gaio: “Chiunque prima o poi deve porre fine alla propria carriera, quest’anno Rafa ha avuto un problema piuttosto grave ad inizio anno. Qualche giorno fa avevo visto un video dove sembrava non stesse benissimo in campo, mi aspettavo non giocasse neanche a Parigi. È normale che il 2024 possa essere la sua ultima stagione, spero per lui che possa riprendere con tranquillità quest’anno per potersi poi divertire e portare alla fine la sua storia nel migliore dei modi”.
D: Non posso non chiederti di chi qua è di casa come Lorenzo Sonego. Vi allenate spesso insieme, come lo vedi? Che cosa possiamo aspettarci da lui?
Federico Gaio: “Lorenzo è una grandissima persona prima ancora che un grandissimo giocatore. È sempre bello poter passare un po’ di tempo con lui, quando possiamo ci alleniamo spesso insieme. È una risorsa in più per tutti ed è anche uno dei motivi per cui sono venuto a Torino a fine 2020. Sta giocando molto bene, ad inizio anno magari non ha raccolto troppo rispetto a quanto ha espresso, anche per via di alcuni sorteggi complicati. Però ultimamente sta giocando un ottimo tennis e sta collezionando risultati migliori, sono sicuro che avrà grandi risultati anche quest’anno e che tornerà ad avere una classifica più alta di quella che ha ora, che resta comunque un signor ranking”.