Holger Rune accetta di buon grado la sconfitta, dicendo chiaramente di stimare il campione russo e riconoscendo comunque di aver disputato finora una buonissima stagione sul rosso.
D. Holger cosa pensi abbia fatto la differenza oggi?
R. “Ero molto nervoso all’inizio” – esordisce il danese – “Venivo da un grande match ieri e forse avevo troppe aspettative su di me, anche se mi dicevo di non pensarci. Lui è stato forte, molto solido e le condizioni del campo erano molto lente, più che negli altri giorni. Sono felice per lui, è il suo primo titolo sulla terra rossa e non credo sarà l’ultimo. Può giocare bene ovunque e gli auguro il meglio”.
D. Sei andato molto a rete, come mai? Hai provato ad accorciare gli scambi? Era per la sua posizione in risposta?
R. “Sì, era proprio per quello. Lui staziona molto indietro e quindi c’è tempo per andare a rete e chiudere. Oggi però lui ha passato benissimo, era ben preparato e ha gestito tutto al meglio. È stato bravo”.
D. Quanto è stato duro in questi due giorni affrontare prima Ruud e poi Medvedev? Di solito tu dai all’inizio dello scambio subito un’impronta ben definita con il tuo dritto, ma oggi è stato più difficile.
R. “Temo di aver servito peggio oggi che negli ultimi incontri” – spiega Rune – “Questo è molto importante perché a Medvedev piace palleggiare da fondo e tutto questo significa scambi lunghi. Servire bene ovviamente con lui è molto importante. Io ho provato anche con il kick, ma evidentemente non sentivo bene la palla. Avrei dovuto vincere il secondo set ma lui ha saputo riprendere il praziale, ha combattuto su tutti i punti. Sul 5 a 4 ho sbagliato un dritto facile”.
D. Nonostante tu abbia perso credo che ora andrai a Parigi con una certa fiducia visti i risultati comunque positivi. Come ti senti adesso e come ti sentivi l’anno scorso di questi tempi?
R. “Adesso non mi sento molto bene, ma posso dire che fino ad ora è stata una buona stagione quella sul rosso: tre finali su quattro tornei, non posso davvero lamentarmi. Certo il torneo più importante viene ora. Penso di essermi preparato il meglio possibile”.
D. Una parola su Daniil adesso: lo vedi tra i favoriti al Roland Garros?
R. “Se devo scegliere un favorito” – conclude l’asso di Gentofte – “allora prendo Djokovic. Ma in realtà è tutto molto più aperto perché non c’è Rafa che ha vinto 14 volte. Medvedev ha mostrato grandi miglioramenti ovviamente e quindi sì, è certamente tra i favoriti”.