Abbiamo due azzurri negli ottavi di finale del tabellone maschile del Roland Garros 2023, due Lorenzo per la precisione. Perché a Lorenzo Sonego, superlativo contro Rublev nel compiere la sua prima rimonta da uno svantaggio di 0-2, ha risposto con l’ennesima immaginifica prestazione del suo torneo – dopo quelle inflitte a Ymer e Shevchenko – Lorenzo Musetti surclassando questa volta la malcapitata tds n. 14 Cameron Norrie con lo score di 6-1 6-2 6-4 in 2h08′ minuti di show toscano. E’ la seconda volta in carriera che il 21enne di Carrara si spinge sino al 4°T dello Slam parigino, ci era già riuscito nel 2021 quando poi aveva sfiorato l’impresa del secolo ritrovandosi ad un solo parziale dai quarti al cospetto di Novak Djokovic. Dopo la vittoria sul mancino britannico, il coach del n. 2 d’Italia Simone Tartarini si è concesso in esclusiva ai nostri microfoni (qui invece trovate la conferenza stampa post gara di Musetti).
Ubitennis: Tartarini, ma che ha fatto Musetti, ha battuto il n. 13 del mondo infliggendogli un’autentica stesa…
Simone Tartarini: “No, bravissimo anche oggi come contro Shevchenko. Ha giocato veramente una partita pazzesca perché l’avversario ha provato in tutti i modi a stare dentro, alternando la posizione in campo, stando vicino e stando lontano. Lorenzo è stato bravissimo, ha messo sempre peso sulla palla e ha fatto tatticamente tutto quello che gli avevo chiesto, ovvero di partire con molto peso da dietro cercando di girarsi molto con il dritto sul suo rovescio. Lo ha fatto benissimo, poi ha avuto un attimino di flessione dove l’avversario è subito salito. Si è un po’ irrigidito, però Lorenzo a quel punto è stato ancora più bravo; sul 4-3 del terzo set quando ha annullato due palle break con il serve&volley e anche sul 4-4 dove ha vinto un gran game. Poi nell’ultimo gioco del set ha fatto tre cose, una più bella dell’altra tra cui quel dritto in corsa. E’ stato ancora più bravo perché ovvio se avesse vinto 6-1 6-2 6-2 sarebbe stato meglio (sorridendo, ndr) però è stato ancora più bravo a rimanere lì. Ha dimostrato molta maturità, mi è piaciuto molto“.
Ubitennis: Io vi vedevo dall’alto che gli dicevi continuamente di alzare prima la traiettoria in risposta per poi avvicinarsi e guadagnare campo
Simone Tartarini: “Si perché è quello che fa meglio, che sta facendo meglio e che sulla terra paga molto. Lorenzo ovviamente non è un giocatore che parte da vicino, ma oramai sulla terra lo fanno tutti negli ultimi anni perché si parte da dietro per giocare carico e poi ci si avvicina per iniziare a lavorare lo scambio con il dritto. Quando riesce a fare questo tatticamente bene, per gli avversari poi diviene veramente dura; nel secondo turno ad un certo punto Shevchenko sembrava un un teenager tanto era in difficoltà ed invece non lo è. E anche con Norrie, che è un cagnaccio, Lorenzo è sembrato essere di un’altra categoria“.
Ubitennis: Sì, è sembrato essere di un’altra categoria ma nel terzo set ha cominciato ad accorciare un po’ i suoi colpi…
Simone Tartarini: “Sì ha iniziato a farlo già dal servizio, ha messo poi anche poca intensità nella risposta e quindi così facendo ha perso un po’ di campo. Si è nuovamente un pochettino irrigidito perché fino al quel momento non aveva avuto nessun problema, mentre alla prima reale difficoltà si è fatto prendere un attimo dalla tensione però ne uscito alla grande“.
Ubitennis: Lorenzo sta sicuramente vivendo un ottimo periodo di forma, sta giocando alla grande ma poi oggi [ieri, ndr] contro Norrie ad esempio ha giocato benissimo anche tatticamente perché io vedevo quelli che erano i tuoi suggerimenti dal box, quindi sei stato molto bravo anche tu come coach nel dargli le giuste imbeccate.
Simone Tartarini: “E’ stato perfetto dal quel punto di vista. Quello che Lorenzo sa far meglio sulla terra è quella di far sembrare sempre deboli gli avversari, di farli giocar male mettendo a nudo i loro limiti. Se riesce a fare sempre questo con continuità, secondo me ha chance contro qualsiasi avversario”.
Ubitennis: A proposito di chances con tutti, vedo già che sorridi, ora al prossimo turno per Lorenzo ci sarà Alcaraz o Shapovalov [l’intervista è stata realizzata prima dell’incontro tra lo spagnolo ed il canadese, che ha poi visto vittorioso come da pronostico il n. 1 del mondo per tre set a zero, ndr]. Io ho visto Shapovalov contro Arnaldi fare due regali a game. Per carità devono giocare stasera [ci si riferisce alla serata di ieri, venerdì 2 giugno, ndr], può succedere di tutto nel tennis però Alcaraz mi sembra più solido. Comunque Lorenzo con Alcaraz ci ha vinto ad Amburgo e te lo sai.
Simone Tartarini: “Io avevo paura di Ymer e non ho paura di Alcaraz nel senso che certamente bisogna avere rispetto degli avversari però allo stesso tempo so che se Lorenzo fa quello che sa fare può giocarsela con tutti. La sua difficoltà, come sai bene, è quella di mantenere sempre alta l’intensità di gioco. Fino ad ora, qui a Parigi, ci sta riuscendo. Io penso che se riesce a mantenere questo tipo di intensità può giocarsela alla pari. Ovviamente c’è anche un avversario però ti dico i presupposti sono buoni, Lorenzo sta bene, è carico, è tranquillo. Sta esprimendo il suo miglior tennis. Quindi penso che comunque sarà una bella partita, però ovvio che dipenderà anche dall’avversario e dall’altra parte dovrebbe esserci purtroppo uno che qualcosina già l’ha vinta. Però Lorenzo sicuramente lo [ riferito ad Alcaraz, ndr] metterà a dura prova, perché adesso crede di poter arrivare in fondo. E già questo è buono perché secondo me il suo problema più grosso è che delle volte pensa ancora di non essere all’altezza dei Top 5 o dei Top 10. Se lui diventerà consapevole di questa cosa farà un balzo in avanti incredibile“.