da Parigi, il nostro inviato
[11] K. Khachanov b. L. Sonego 1-6 6-4 7-6(7) 6-1
Niente da fare per Lorenzo Sonego. L’azzurro domina per un set, poi subisce il ritorno del numero 11 del mondo Khachanov e si arrende in quattro set. Rimpianti soprattutto per il tiebreak del terzo set quando Lorenzo era avanti 4-0 ed ha avuto anche un set point sul 7-6. Il russo avanza per la prima volta ai quarti del Roland Garros e aspetta il vincente del match tra Djokovic (con cui ha vinto la finale di Bercy nel 2018 e poi ha perso gli altri 8 precedenti) e Varillas.
Sonego è parso calare sul piano fisico con l’andare avanti del match, probabilmente le scorie dell’impresa con Rublev si sono fatte sentire. Resta in ogni caso positivo il torneo dell’azzurro che, se saprà confermarsi sui livelli espressi a Parigi, potrà ambire ad entrare trai primi venti giocatori del mondo.
LA PARTITA
Lorenzo Sonego torna sul Suzanne Lenglen che lo ha visto realizzare la grande impresa contro Andrey Rublev, prima vittoria contro un top-10 in uno slam e prima rimonta recuperando due set di svantaggio. Ad attenderlo c’è un altro russo (anche se non si può dire, come noto accanto al nome del giocatore c’è un pallino bianco al posto della bandiera) quale ostacolo per raggiungere per la prima volta in carriera i quarti di finale in un major.
Karen Khachanov, dopo un lungo periodo difficile (con ventitré sconfitte consecutive contro i top10 interrotta a Miami battendo Tsitsipas) ha ritrovato un’ottima continuità testimoniata dalle semifinali raggiunte negli ultimi due slam (Us Open e Australian Open).
I precedenti sono tre, Karen ha vinto in primo sul cemento di New York nel 2018, mentre l’anno successivo i due si sono incontrati sulla terra di Montecarlo, con vittoria di Sonego, e di Roma, dove ha prevalso il ventisettenne moscovita.
Il primo game con Khachanov al servizio è una dichiarazione di intenti: Sonego spinge a più non posso e si procura ben sei palle break in un game che dura sedici punti e dieci minuti: spinge con il diritto e chiude con lo smash portandosi subito avanti. Il servizio successivo tenuto a zero certifica la partenza alla grande del torinese.
Lollo riesce a mettere insieme una spinta efficace e la solita fase difensiva-monstre che manda ai matti il russo che infatti alla terza-quarta rimessa del “polpo” affonda negli errori concedendo a Lorenzo il doppio break di vantaggio (3-0).
Il primo set è un monologo azzurro, Lorenzo mette in difficoltà il russo anche sulla diagonale di rovescio che teoricamente dovrebbe sfavorirlo, è impeccabile al servizio e con un altro break offerto dalla casa russa (tre gratuiti nell’ultimo game), arriva il 6-1 in trentasei minuti.
Il primo momento critico della partita di Sonego arriva nel terzo game del secondo set. Khachanov gioca un primo solido game di risposta, approfittando del fatto che Lorenzo insista a servigli sul diritto (gli rifila tre risposte vincenti). È un altro game lunghissimo che dura venti punti, con le prime tre palle break per il russo: le prime sue Lorenzo le salva con il diritto, la terza con il servizio. Alla quarta palla del game spinge alla grande e si porta avanti 2-1.
Al cambio di campo Sonego ha quattro c’ha che per prendere il largo ma qui è bravo Khachanov a tenere l’iniziativa e a costringere l’azzurro ad una strenua difesa. Anche questo game dura ben quattordici punti ma alla fine il russo, che sta decisamente salendo di livello, lo porta a casa.Lorenzo ha un po’ il fiato corto e si nota chiaramente da come cerca di respirare tra un punto e l’altro. Parte un “Daje Lollo” dalle tribune ma Sonego scivola 0-40 sotto la ritrovata spinta del russo. Il diritto largo del torinese sulla seconda palla break certifica che l’inerzia del match è cambiata con il russo che mette per la prima volta la testa davanti (3-2).
Sonego prova a rimanere in scia aggrappandosi al servizio ma Khachanov adesso gioca da numero 11 del mondo e non concede all’azzurro nessuna occasione di rientrare nel set. Dopo un’ora e trentacinque è un break a decidere il set (6-4) e siamo in partità.
Lorenzo si caccia subito nei guai nel terzo game del terzo set. Scivola 0-40 (lancia un urlo di disapprovazione sul diritto sballato “Mamma miaaaa”) ma si salva con gran classe annullando tre pericolosissime palle break, due con la prima è una con un mirabile cross di diritto che infila il russo a rete (2-1).
La reazione di cuore e tennis di Sonego è importante perché fa capire al suo avversario, che come dicevamo è decisamente di un altro livello rispetto al primo set, che Lollo è duro a morire. Il Lenglen apprezza e risponde ai richiami dell’azzurro che vuole la corrida con prolongati “Lorenzó! Lorenzó!”.
Sonego però si condanna da solo con un game di servizio scellerato sul 4-4. Una volèe di rovescio comoda affossata a rete e un doppio fallo concedono l’occasione a Khachanov che la sfrutta con un’esplosiva risposta incrociata di diritto (ma perché Lorenzo gli serve sempre sul diritto?) che lo manda a servire per andare aventi due set a uno. Ma oramai consociamo il nostro Lorenzo, quando è spalle al muro dá il meglio di se. Una mano gli arriva anche dal russo che pasticcia su un paio di punti ma Lorenzo è bravissimo a spingere a tutta e ad andarsi a prendere il controbreak con il diritto (5-5).
Tiene con grinta e servizio il suo turno di battuta e manda Khachanov a servire per rifugiarsi nel tiebreak. Il russo non trema e così è.
Il tiebreak è per cuori forti e lascia tanti rimpianti all’azzurro. Sonego scappa sul 4-0 con due prime e due dropshot che destabilizzano il moscovita. Un diritto lungo di Lorenzo rimette in gioco il suo avversario che risale fino al 4-3. Un diritto stavolta lungo di Khachanov manda Sonego a due punti dal set ma una riga sul rovescio incrociato russo gli consente di recuperare il doppio minibreak di svantaggio e poi impattare sul 5-5 con il decimo ace della partita. Il primo set point è per il russo ma Lorenzo si salva con due prime. Sul 7-6 è l’azzurro ad avere la chance ma sono due prime del russo a portarlo al secondo set point: il doppio fallo di Sonego chiude amaramente il set (9-7). Adesso serve davvero un’impresa.
Inevitabilmente, purtroppo, Lorenzo accusa il colpo. Quando affossa un diritto e poi un rovescio nella parte bassa della rete concedendo subito il servizio al suo avversario (2-0), la sensazione è che sia davvero finita.
Sul 3-0 Sonego chiama il medical time out, che più che servire per massaggiare la coscia destra sembra avere lo scopo di interrompere l’inerzia. Non sarà così, Khachanov continua a spingere, mentre l’azzurro ha finito le energie. Il russo avanza per la prima volta ai quarti del Roland Garros. Farlo in serie dopo le semifinali agli Us Open e Australian Open certifica la grande continuità raggiunta. Salvo miracoli peruviani, sfiderà Djokovic per un posto in semifinale. A Parigi, versione indoor lo ha già battuto cinque anni fa. Certo, ha perso le altre otto volte, ma questo Karen è di un altro livello. Sonego si consola con il ranking che lo riporta a ridosso dei primi quaranta del mondo con il boato del Lenglen che lo accompagna all’uscita dal campo.