ATP MASTERS 1000 SHANGHAI – Il fuoriclasse svizzero firma una prestazione magistrale e supera nettamente il N.1 del mondo. Il serbo non perdeva in Cina da 4 anni. Oggi finale contro Simon (10.30, diretta SKY Sport 2)
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Novak Djokovic ha, come noto, un feeling speciale con la Cina dove negli ultimi 4 anni aveva vinto 28 partite consecutive. Roger Federer a 33 anni però mantiene il suo di feeling speciale, quello con la pallina da tennis.
Lo svizzero mette in mostra una delle sue versioni migliori degli ultimi anni e domina la seconda semifinale del Masters 1000 di Shanghai battendo il N.1 mondiale sul piano del gioco prima ancora che del punteggio. Il match si chiude in 2 set per 6-4 6-4 dopo un’ora e 35 minuti ma sarebbe potuto arrivare un punteggio ancora più severo per il serbo.
Lo svizzero concede una sola palla break in tutto il match, procurandosene invece 10 in risposta. La sua capacità di non perdere campo nemmeno dalla parte del rovescio sulla spinta di Djokovic gli consente di non dare tempo al suo avversario, costringendolo a un tennis di eccessiva fretta. Roger ha continuato sul modello di gioco offensivo che tante soddisfazioni gli ha dato in questo 2014. Frequenti le sortite a rete dietro il servizio ma anche direttamente dalla risposta. Sebbene costantemente costretto a giocare di controbalzo o di mezzo volo dal fondo, Federer non perde mai il controllo e sbaglia pochissimo rispetto a quanto Djokovic si aspettava prima del match.
Così il serbo perde presto il bandolo della matassa e di conseguenza anche in lucidità nelle scelte di gioco non sapendo mai che palla gli proporrà il suo avversario. Fondamentale ad esempio l’uso del back di rovescio di Federer sia come colpo di scambio, che come colpo d’approccio a rete da metà campo.
Dopo 4 game di studio, Djokovic commette un paio di errori di troppo nel quinto game che gli costano infine il break. Avrebbe la possibilità di recuperarlo subito ma Federer trova un dritto vincente in contropiede sull’unica palla break che concederà in tutto il match.
Nel turno di servizio successivo sul 4-3, Federer si permette addirittura il lusso di un game “perfetto” con 4 ace consecutivi in 47 secondi. Tiene poi a trenta il servizio nel decimo gioco per incamerare il primo set dopo 38 minuti.
Nel primo game del secondo set ancora un paio di errori di troppo costano a Djokovic il servizio, anche se è un fenomale dritto anticipato in avanzamento a regalare allo svizzero il break.
A questo punto Federer sale decisamente in cattedra e porta Djokovic all’esasperazione tennistica. Il serbo è costantemente in affanno al servizio ma con le unghie e con i denti si salva nel quinto gioco dopo aver annullato 4 palle break che potevano chiudere già a quel punto il match. Tuttavia il serbo è pienamente consapevole che senza un calo dello svizzero non gli è possibile girare la partita dato che il numero degli errori di Federer rimane troppo basso rispetto alla qualità e difficoltà del gioco da lui espresso.
Da lì in poi si andrà ai vantaggi in ciascuno dei turni di servizio di Djokovic che annulla altre due palle break nel nono gioco. Nel game precedente da 40/0 Federer, il serbo con grande carattere si era issato ai vantaggi senza mai raggiungere il break point in un game fiume durato 16 punti.
Roger va a servire per il match e dal 15-30 infila tre punti vincenti con un dritto, un servizio e una volée di rovescio che gli valgono la sua quinta finale in un Masters 1000 del 2014.
Le sue statistiche a fine match sono eccezionali: un bilancio finale di 35 vincenti (7 ace) e appena 23 errori con 35 discese a rete e 20 punti conquistati.
Non si può nemmeno dire che Djokovic abbia giocato male dato che chiude anche lui ampiamente in positivo con 31 vincenti e 24 errori. Semplicemente oggi si è trovato di fronte un avversario pressoché perfetto, lo stesso che lo aveva battuto in semifinale a Shanghai 4 anni fa prima che cominciasse la sua striscia di 28 vittorie consecutive in Cina.
Federer rimane dunque avanti nei confronti diretti con Djokovic (19-17) e giocherà domani per conquistare il suo 23° titolo Masters 1000, in uno dei tre tornei di questa categoria che non ha ancora vinto in carriera (Montecarlo e Roma sono gli altri due).
Il suo avversario di domani sarà Gilles Simon, un giocatore che lo ha sempre messo in difficoltà. Lo svizzero conduce 4-2 nei precedenti dopo aver perso le prime 2 sfide, ma in due sue vittorie importanti negli Slam, Federer è stato costretto al quinto set (Melbourne 2011 e Parigi 2013).
Certo è che se il suo livello di gioco sarà quello di oggi, sarà molto difficile che i 15 mila spettatori di Shanghai non applaudiranno l’ennesimo trionfo di un campione che sembra capace di sconfiggere persino l’avversario più difficile: quel tempo che per lui sembra non passare mai.