[6] T. Griekspoor b. J. Thompson 6-7(4) 7-6(3) 6-3
Per diversi motivi la finale dell’ATP250 di ‘s-Hertogenbosch sembra un film già visto. Vuoi perché per il secondo anno di fila è un olandese a laurearsi campione in Olanda, visto che dopo la cavalcata trionfale di Tim Van Rijthoven (poi sparito dai radar) è Tallon Griekspoor a vincere il titolo. Vuoi perché l’unica finale in carriera giocata da Jordan Thompson a livello ATP era arrivata proprio al Libema Open, quando nel 2019 si arrese ad Adrien Mannarino. Vuoi anche per l’ennesima (piccola o grande che si possa definire) occasione sprecata da un italiano che lascia sempre un po’ di amaro in bocca.
Per la seconda volta in stagione e in carriera un torneo ATP vede dunque il nome di Griekspoor nel suo albo d’oro. L’olandese bissa il successo di Pune, resta imbattuto nelle uniche due finali disputate nel circuito maggiore e festeggerà il best ranking a partire da domani, quando per la prima volta in carriera entrerà in top30 (n°29) e avrà ottime possibilità di essere testa di serie a Wimbledon. Resta l’amaro in bocca all’australiano, fermatosi a pochi metri dal traguardo. Thompson potrà comunque consolarsi con l’immediato rientro in top100, precisamente al n°76.
Primo set: regna l’equilibrio, ma alla fine vince meritatamente Thompson
Nei primissimi minuti di uno dei match più importanti della loro carriera entrambi i giocatori sono comprensibilmente un po’ contratti, prova ne è il rapido scambio in apertura di break e contro-break. Il primo a tenere la battuta è Griekspoor, che sfruttando il piccolo vantaggio di servire per primo si mantiene avanti nel punteggio, ma anche Thompson – dopo aver perso a zero il suo game inaugurale in battuta – serve bene e resta attaccato. Sul 3-3 l’australiano ha una nuova possibilità, ma l’olandese riesce a cancellare la palla break. C’è molto equilibrio in campo, con il n°103 del mondo che, nel complesso, prova a fare qualcosina di più, presentandosi spesso a rete e rispondendo meglio rispetto al suo avversario (oltre ad avere un tifoso d’eccezione su twitter!).
Nell’undicesimo game Thompson si procura un altro break point, costringendo nuovamente ai vantaggi Griekspoor per la quarta volta su sei nel primo set. Eppure, anche in questo caso, il n°6 del tabellone riesce a salvarsi. Il tie-break è dunque l’unica soluzione per decretare il vincitore del primo set: il 29enne di Sydney ci arriva con un punto in più vinto (43-42) e parte decisamente meglio, con un gran passante di dritto. Dal 4-0 in suo favore, tuttavia, un suo calo improvviso favorisce il rientro dell’olandese, che lo aggancia sul 4-4. Nel momento più importante però viene premiato il coraggio dell’australiano, che va a prendersi due punti a rete e alla fine chiude 7-6(4) dopo oltre un’ora.
Secondo set: Griekspoor spreca una chance, ma riesce a portarla al terzo
Dopo un primo parziale con un rendimento super con la seconda di servizio (12 punti vinti su 15), Thompson cala con questo colpo. Non è però un grosso problema, visto che fino al 4-4 non perde neanche un punto con la prima (12 su 12), restando sempre avanti nel punteggio e tenendo i suoi turni di battuta senza alcuna difficoltà. Griekspoor fa un po’ più di fatica, ma riesce a rimanere in scia e nell’ottavo gioco disputa il miglior game in risposta della sua partita, strappando con merito il servizio al suo avversario che, fino ad allora, sembrava inscalfibile.
Il n°38 ATP va a servire per portare la finale al terzo e arriva ad un passo dal traguardo (o meglio dire a due passi, visto che non riesce a procurarsi un set point), ma crolla sul più bello e restituisce immediatamente il break di vantaggio. Si ritorna in parità ed è di nuovo il tie-break a decretare il vincitore del set: dopo averne vinti sette degli ultimi otto (di cui gli ultimi 5 consecutivi) Thompson questa volta abdica. È un dominio piuttosto netto quello di Griekspoor, che si prende due mini-break e si procura quattro set point. Alla seconda chance utile l’olandese pareggia i conti con una prima vincente e fa impazzire il pubblico olandese: 7-6(3).
Terzo set: Thompson troppo nervoso, Griekspoor rimonta e vince a casa sua
Nonostante il set appena perso è Thompson a dare l’impressione di averne un po’ di più. L’australiano cede solo un punto nei suoi primi due turni di battuta, però non riesce più ad essere pericoloso in risposta come nella prima frazione. Come accaduto un po’ per tutta la partita Griekspoor è costretto a turni di battuta più complessi, ma non offre mai palle break e, sul 2-2, arriva lo scatto decisivo. Il padrone di casa vince tre giochi di seguito e, strappando per la terza volta il servizio al suo rivale, si garantisce l’opportunità di servire per il match. Questa volta, a differenza di quanto accaduto nel secondo parziale, non si lascia sfuggire un’opportunità ancora più importante, quella di chiudere definitivamente i conti.
Dopo oltre due ore e mezza di grande intensità Tallon Griekspoor si laurea campione al Libema Open, rimontando 6-7(4) 7-6(3) 6-3 Jordan Thompson. Per il secondo anno di fila, dopo la clamorosa affermazione di Tim Van Rijthoven, è un olandese a trionfare in casa. “Sono senza parole, voglio ringraziare tutto il pubblico per l’aiuto che mi ha dato oggi” – ha ammeso il n°6 del tabellone a fine partita. “Nelle finali è molto difficile giocare il tuo tennis, Thompson ha giocato benissimo. Ho però cercato di concentrarmi solo sul mio gioco e ho disputato un ottimo terzo set” – ha poi concluso.