[6] L. Musetti b. [WC] J. Choinski 6-4 6-2
Continua il buon momento di Lorenzo Musetti, che prima di questa stagione non aveva mai vinto un match sull’erba e oggi colleziona invece il terzo successo in pochi giorni sul verde. Dopo i due di Stoccarda, dove si è fermato ai quarti contro il futuro vincitore del torneo Francis Tiafoe, arriva il primo urrà anche al Queen’s, dove sventola la bandiera tricolore nonostante la dolorosa assenza del bicampione Matteo Berrettini.
Non poteva essere Jan Choinski, n°167 ATP di origini polacche, nato in Germania ma rappresentante del Regno Unito dal 2019, a fermare la corsa del toscano verso orizzonti finora inesplorati. Nonostante il britannico viva il miglior periodo della carriera – visto che quello attuale è il suo best ranking, dato che oggi giocava appena la sua seconda partita a livello ATP e che un anno fa era fuori dai primi 500 del mondo – non c’è praticamente partita tra i due, salvo nelle battute iniziali del match. Troppo superiore l’italiano, che festeggia così il best ranking di n°16 con una vittoria importante e non scontata. Al secondo turno Lorenzo raggiunge il coetaneo Ben Shelton, che in precedenza aveva battuto in due tie-break il connazionale JJ Wolf.
Primo set: Choinski falloso, Musetti ne approfitta
Senza alcuna pressione Choinski parte meglio, vincendo sei dei primi sette punti e portandosi subito sullo 0-30 sul servizio del suo rivale. Musetti tuttavia è bravo a risalire e a non offrire palle break, procurandosene a sua volta una poco dopo. Due belle intuizioni dell’azzurro gli valgono il primo allungo del match, subito però rintuzzato dal britannico, che ottiene l’immediato contro-break approfittando di un brutto turno di battuta dell’italiano, ancora troppo spesso molto lontano dalla riga di fondo.
Non è mai semplice affrontare un avversario che non si conosce e sono spesso necessari alcuni game di adattamento. Fino al 3-3 è l’equilibrio il protagonista principale, anche se Lorenzo sembra sempre in grado di poter indirizzare il set in suo favore in qualsiasi momento. Così avviene nel settimo gioco, dove il n°6 del tabellone londinese si procura altre due palle break: la seconda è quella buona e, di fatto, vale il primo set. I 14 errori non forzati del britannico sono decisamente troppi per poter fare partita pari: a Musetti va certamente bene così e, senza sprecare troppe energie, il carrarino strappa 6-4 il primo set.
Secondo set: massimo risultato col minimo sforzo, Musetti raggiunge Shelton
Lorenzo sa quanto sia importante impostare lo scambio vicino alla linea di fondocampo, anche se in poche occasioni riesce ad essere aggressivo fin dalla risposta. Per oggi, in ogni caso, basta un Musetti al 60% per avere ragione di un Choinski piuttosto falloso anche nei momenti chiave del secondo set. Accade così ad esempio sull’1-1, quando il n°16 del ranking confeziona uno splendido pallonetto e poi sfrutta due gratuiti di fila con il dritto del suo avversario, che lo manda subito avanti anche nel secondo parziale.
E così succede pure nel quinto game, con l’ennesimo errore di dritto del n°167 ATP che si sposa bene con la fiducia crescente di Musetti, che gioca con il braccio decisamente più sciolto e conquista il quinto game di fila: 5-1. Choinski prova a rimandare il verdetto finale, ma ci riesce solo per qualche minuto: in un’ora e un quarto Lorenzo chiude 6-4 6-2 e lo fa mostrando ancora grandi progressi al servizio, prova ne sono i due ace con cui conclude il match e soprattutto i soli 13 punti persi in battuta, appena 5 considerando soltanto il secondo set. Al secondo turno affronterà Ben Shelton in una sfida da non perdere per alcun motivo al mondo.
Gli altri incontri: vittorie per Norrie, Korda e Schwartzman, si rivede Peniston
Ad aprire la giornata con un successo a sorpresa – ma nemmeno troppo visto il risultato dello scorso anno – è stato Ryan Peniston. Il 27enne britannico, che nel 2022 aveva sorpreso tutti raggiungendo i quarti di finale dopo aver battuto Ruud e Cerundolo, sfrutta ancora al meglio la wild card concessagli e batte Ugo Humbert 6-4 6-2 in meno di un’ora e mezza. Al secondo turno il beniamino di casa attende uno tra Maxime Cressy e il n°2 del tabellone Holger Rune: chi uscirà vincitore da quel match sfiderà il vincente della partita tra Musetti e Shelton.
Lo statunitense non è però l’unico giocatore del suo paese ad aver collezionato un successo, poiché anche Sebastian Korda è tornato a sorridere. Sfruttando la gran giornata al servizio (13 ace, 33 punti vinti su 37 con la prima e 0 palle break concesse), il nordamericano ha avuto la meglio di Daniel Evans, sconfitto 6-4 7-5. Al secondo turno potrebbe esserci un derby con Francis Tiafoe, ma prima il fresco top10 dovrà battere Botic Van De Zandschulp. Nello stesso quarto vince anche Cameron Norrie, estromettendo Miomir Kecmanovic con il punteggio di 6-4 7-6(5): il padrone di casa aspetta al secondo round Jordan Thompson o Milos Raonic.
Importantissimo successo anche per Diego Schwartzman, precipitato fuori dalla top100 (al n°107) dopo quasi 9 anni, che ottiene la sua prima vittoria su un erba diversa da quella di Wimbledon dal 2019. L’argentino si impone 6-2 6-4 su Mackenzie McDonald e attende al secondo turno uno tra Alex De Minaur e Andy Murray. Anche l’ultimo match di giornata, tra Tommy Paul e Francisco Cerundolo, ha visto nuovamente il successo di un argentino su uno statunitense. Il sudamericano ha faticato parecchio e ha avuto bisogno di due ore e mezza per imporsi sul n°15 ATP, costretto a passare dalle qualificazioni per essersi dimenticato di iscriversi in tempo al tabellone principale. Alla fine Cerundolo ha vinto 7-6(2) 4-6 6-4 e aspetta ora al secondo turno uno tra Grigor Dimitrov ed Emil Ruusuvuori.