Da Halle, il nostro inviato
[1] D. Medvedev b. [8] R. Bautista Agut
Eliminata la tds n.1 del torneo. Daniil Medvedev esce di scena al termine di una battaglia in cui è comunque riuscito a far partita pari contro un Roberto Bautista Agut stellare, che ha letteralmente preso a pallate l’avversario. Il n. 23 del mondo (ma oggi sembrava lui e non Medvedev il n.3) ha giocato sempre al limite, trovando quasi sempre il campo, accompagnato dal grande supporto del pubblico inevitabilmente rapito dal gioco offerto. L’ex n.1 del mondo ha giocato un match difensivo di grande intensità, ma alla fine la quasi perfezione di Bautista Agut ha avuto la meglio. In semifinale sfiderà il vincente di Rublev-Griekspoor, ma per quanto fatto vedere – ci perdoneranno Zverev e Rublev – si candida al titolo.
Settimo confronto tra i due, lo spagnolo è avanti 4-2 (1 pari sull’erba) ed è al quinto quarto di finale qui ad Halle. Il primo set parte ancora col cielo plumbeo, ma dopo pochi game torna finalmente il sole a riscaldare una giornata decisamente fredda, dopo il brutto tempo di ieri e questa mattina. Il primo set vede i due partire contratti e rigidi: il risultato è un break per parte. Successivamente non si vedono più palle break fino al dodicesimo game, quando sul 6-5 Bautista Agut tutti si aspettano il tie-break. Tutti meno uno, Roberto Bautista Agut, che al primo set-point è implacabile e porta a casa il set.
Nel secondo parziale fioccano le palle break nei turni di battuta Medvedev, costretto a giocare sul cornicione: subire un break nel secondo set, visto questo Bautista Agut, sarebbe probabilmente letale. Daniil si prodiga in un gioco a rete rudimentale ma efficace. È comunque dal fondo che si gioca la partita, con l’ex n.9 del mondo che tira delle randellate spaventose e l’ex n.1 in strenua difesa. I turni di battuta del trentacinquenne spagnolo filano via veloci, quelli di Medvedev sono da tregenda. Il campione di Miami e Roma riesce in qualche modo, con tigna ma anche con classe, a sfangarla fino al tie-break, al termine di due set di un’intensità pazzesca. Qui tra una palla corta e una soluzione servizio dritto la tds n.8 sale 4-1, lascia due punti all’avversario e poi chiude la contesa per 7-3.