Il mondo del tennis, focalizzato a vele spiegate sull’imminente inizio di Wimbledon, ha accolto ieri una notizia che ha decisamente attirato tante, tante attenzioni: su Twitter Caroline Wozniacki ha annunciato che tornerà in campo, ed ha immediatamente ricevuto wild card dall’Open del Canada e dallo US Open. La danese si era ritirata tre anni fa, oggi ha due figli (uno nato neanche un anno fa), e ha deciso di rimettersi in gioco tennisticamente, per ampliare una carriera già così da incorniciare. Ex n.1 al mondo ed ex campionessa Slam (Australian Open 2018) Caroline va ad inserirsi nella lista delle grandi (e anche meno grandi) giocatrici che dopo la maternità hanno ritrovato il campo, e spesso anche con successo.
Esempio calzante è quello di Kim Clijsters, ex n.1 al mondo e quattro volte campionessa Slam, con una nota importante: tre di questi titoli (i due US Open consecutivi 2009-2010, e l’Australian Open 2011) sono arrivati dopo la nascita della prima figlia della tennista belga, Jada Elly, nel 2008. Dunque una giocatrice con un palmares già ricco che ha saputo ampliarlo dopo la maternità. Caso di palmares (a dir poco) ricco è anche quello di Serena Williams. L’americana, che vinse l’Australian Open 2017 quando già sapeva di essere incinta di Olympia, ritornò alle competizioni ufficiali nel 2018, dopo il parto nell’estate precedente, facendo comunque valere il suo nome e il suo talento. Dopo essere infatti divenuta per la prima volta madre, Serena ha raggiunto quattro finali Slam, a Wimbledon 2018-2019 e US Open 2018-2019, tutte perse in due set, a volte anche a sorpresa. Molto meno prestigiosa, per quanto comunque di livello altissimo, la “seconda” carriera di Vika Azarenka, che dopo aver partorito a fine 2016 è rientrata in campo solo nel 2018. Tanti buoni risultati, ranking sempre oscillante tra le prime 10 e 20, e la soddisfazione della quinta finale Slam in carriera, allo US Open 2020, persa (per la terza volta su tre) contro Naomi Osaka.
Queste tre giocatrici sono ex campionesse Slam, quindi da porre sul piano di Wozniacki, che hanno ripreso la racchetta dopo essere diventate madri, ma non sono certamente le uniche. Come Tsvetana Pironkova, diventata madre nel 2017 e capace di raggiungere i quarti di finale allo US Open 2020. Slam in cui ben tre giocatrici madri (lei, Azarenka e Serena) furono capaci di arrivare tra le ultime otto di un Major, per la prima volta nella storia. O Elina Svitolina, attualmente in attività, che ha avuto un figlio lo scorso anno e nella fase finale della stagione su terra ha mostrato che sa ancora come si fa, raggiungendo i quarti di finale al Roland Garros. Ma anche giocatrici un po’ più di “secondo piano” hanno saputo costruire una famiglia e comunque continuare a dire loro nel tennis che conta: Tatjana Maria, divenuta madre nel 2013, lo scorso anno con il suo tennis d’antan, parecchio godibile, ha raggiunto la semifinale a Wimbledon; Taylor Townsend, che ha oggi una figlia di due anni, e costituisce un unicum con il suo costante ricorso al serve and volley, può vantare due finali Slam in doppio.
Insomma, fare la madre e dominare in campo, o quantomeno continuare ad avere una carriera di tutto rispetto, è assolutamente possibile. Certo è una sfida, fisica e morale al contempo, e non sempre facile da sostenere. Ma Caroline Wozniacki, che tante volte ha dovuto sostenere lunghi e frustranti stop per infortuni, sa come ci si rialza dopo che si è caduti. E ci si può aspettare che sappia come brillare ancor di più quando ha già acceso le più grandi luci nella sua vita.