Prestazione impressionante da parte del ventisettenne di Atlanta. Impeccabile al servizio e aggressivo in risposta, già dal primo game del match l’americano ha sfoderato un repertorio di colpi – tra cui volee da manuale e rovesci “alla Federer” – che Mannarino nella maggior parte dei casi è rimasto fermo a guardare. Decima finale persa su dodici giocate per il transalpino, che in questa occasione non ha potuto, per cause di forza maggiore, nemmeno scalfire il muro americano alto 2,01 metri alla prima finale ATP in carriera. Quest’ultimo raggiungerà il best ranking – al numero 43 – da lunedì, mentre il francese salirà alla 35esima posizione. Sconfiggere in un’ora e con così tanta facilità l’avversario durante la prima finale ATP in carriera è un buon segno per lo statunitense in vista di Wimbledon. Diciamo quindi a Norrie, – semifinalista l’anno scorso ai Championships – che al secondo turno con ogni probabilità sfiderà l’americano, di prepararsi a dovere per lo scontro sull’erba inglese. Nel mentre lasciamo festeggiare Eubanks, ma un occhio teniamoglielo comunque puntato in vista del terzo Slam dell’anno.
C. Eubanks b. [4] A. Mannarino 6-1 6-4
Primo set: L’americano serve da americano. Il francese troppo lento per l’esplosività di Eubanks
È l’americano a partire al servizio e subito con questo fondamentale vince il primo gioco a 30. Aggressivo sin dalla risposta Eubanks strappa il servizio al francese – che spesso e volentieri si fa trovare impreparato dopo la battuta – alla prima occasione utile e allunga sul 2-0. Il 3-0 arriva sempre grazie al servizio o con schemi uno-due che lasciano fermo Mannarino, in difficoltà a controllare l’esplosività del ventisettenne di Atlanta. Due ace consecutivi consegnano al numero 43 del mondo il primo gioco, ma la gara di servizi vincenti la vince lo statunitense: tre ace e una seconda in kick gli permettono di conquistare il quinto game del match. Il francese sembra proprio che debba ancora entrare in campo: lento nei movimenti e poco propositivo si fa strappare nuovamente la battuta dall’avversario, che va così a servire per il primo set. L’ultimo game è una pura formalità per Eubanks: due ace e altrettante discese a rete convincenti gli regalano il primo parziale in soli ventiquattro minuti.
Secondo set: A Eubanks basta un break perché, quando batte, non si gioca
Eubanks non smette di martellare lo sconsolato avversario che, metri dietro la linea del campo, concede il break all’avversario in apertura di set. Il numero 77 ATP conferma il break in pochi attimi e il francese lo segue: 2-1 a favore dell’americano. Racchetta a terra per il transalpino dopo il primo punto del quarto game; e lo si può anche capire, perché in risposta non si riesce veramente a giocare; altri 3 ace per lo statunitense che continua inesorabilmente la sua marcia verso il titolo. Mannarino rincorre sul 2-3 e nel sesto gioco ce la mette tutta per rientrare in partita. Porta ai vantaggi l’avversario che però risolve a modo suo la situazione: ace e sbracciata di rovescio vincente. Tenuto il servizio a 30 il francese è di nuovo preda del servizio di Eubanks, che non sembra volergli concedere neanche l’ombra di una palla break. Sul 5-4 l’americano va a servire per il primo titolo in carriera. Lo fa e anche bene. Il torneo è suo!