Se nel singolare maschile su quattro semifinalisti tre rientrano nelle prime 4 teste di serie, con il nostro Sinner come unico “intruso”, questo Wimbledon, per mezzo del torneo femminile, ha confermato una volta di più le incertezze che percorrono il circuito WTA. Solo Sabalenka è una delle prime 4 teste di serie da tabellone rimaste (la n.2), e sono addirittura due giocatrici “unseeded” a sfidarsi nell’altra semifinale, interessantissima, che può scrivere un pezzo di storia tennistica. Sarà, questo giovedì, dalle mille sfaccettature e le mille emozioni, con tanti temi e chiavi di lettura, che andremo ora a scoprire.
[WC] Elina Svitolina – Marketa Vondrousova
Semifinale, quella che aprirà il programma alle 14:30 sul Centrale, che sarebbe eufemismo definire inaspettata, ma che è una vera sorpresa, di quelle che capitano una tantum e fanno pensare alla caducità e l’incertezza di questo sport. E, soprattutto, a come mai bisogna darsi per vinti, ma rimettersi sempre, con testa bassa e umiltà, a pedalare per risalire. É il caso di Elina Svitolina, che nell’ultimo mese e mezzo, da quando è tornata a tempo pieno nel circuito dopo la maternità, ha ritrovato il vecchio spirito e la capacità di trovare risultati di alto livello. Quarti di finale al Roland Garros, ora la semifinale qui a Wimbledon (la seconda in carriera) dopo aver battuto Swiatek ai quarti, e un percorso tutto in divenire. Marketa Vondrousova, invece, nel 2019 finalista al Roland Garros, ha dovuto lottare con tanti infortuni prima di poter ritrovare la sua condizione migliore e il top del suo gioco. Con grinta e forza di volontà, la ceca ce l’ha fatta, disputando un torneo di altissima qualità, mandando a casa ai quarti la solidissima (con record di 0-6 tra le ultime otto di uno Slam) Jessica Pegula, con il suo destabilizzante gioco di cambi e variazioni.
E, anche oggi, sarà quello il cordone tattico che seguirà colei che da lunedì sarà (almeno) n.23 al mondo: ritmo alto da fondo, con il suo dritto mancino a lavorare e muovere Svitolina, per poi azzardare improvvise palle corte che chiamino in avanti l’ucraina per terminare il punto o eventualmente chiudere al volo. Il suo obiettivo deve quindi essere spezzare il gioco, la chiave dell’ex n.3 al mondo sarà invece di tenere un buon ritmo da fondo, fatto di un palleggio costante che le permetta di tenere ben fermi i piedi e di spingere appena può. Una gran qualità di Elina è certamente la fase difensiva, accompagnata dalla rapidità dei piedi, ma contro una con la sensibilità e la pulizia di Vondrousova alla lunga può costare caro lasciarle il bandolo della matassa. Resta una partita di non facile lettura, con la certezza di un grande equilibrio, come mostrano anche le quote: la prima finale Slam di Svitolina (due sconfitte in semifinale, a Wimbledon e lo US Open, entrambe nel 2019) è data a 2 su Sisal, 2,02 su Eurobet, 2,10 su Bet365, mentre la seconda finale Slam per Marketa passa dall’1,73 di quest’ultima all’1,81 di Eurobet, con l’1,80 di Sisal come mediana.
[2] Aryna Sabalenka – [6] Ons Jabeur
Dalla seconda semifinale, che partirà subito dopo la sfida tra Svitolina e Vondrousova, emergerà colei che tendenzialmente partirà da favorita all’atto conclusivo di sabato. Ons Jabeur, alla seconda semifinale consecutiva ai Championships, ha battuto ai quarti Elena Rybakina, prendendosi la rivincita della finale dello scorso anno. Aryna Sabalenka, che al ritorno a Church Road dopo due anni ritrova subito le ultime quattro, ha passeggiato contro Madison Keys, e avrà una spinta in più per vincere oggi: dovesse passare il turno infatti, diventerebbe la nuova n.1 al mondo, mettendo giusto una cinquantina di punti (salvo vittoria finale) tra lei e Swiatek. Le motivazioni, da questo punto di vista, vanno verso la miglior giocatrice negli Slam di questa stagione, la sola a raggiungere almeno semifinale in tutte e tre le prove finora disputate, tra l’altro vincendo l’Australian Open. Non che quelle della tunisina possano però essere considerate minori: Ons è da anni al top, ma le è sempre mancato l’ultimo passo per diventare giocatrice di livello assoluto. Che possa essere questo Wimbledon l’occasione giusta?
La risposta più logica sarebbe sì, con lo scoglio più duro che è proprio quello che si profila oggi, contro la n.2 del mondo. Proprio per questo Jabeur sarà chiamata agli straordinari, ma il suo tipo di gioco, contro una come Sabalenka, è un’arma molto importante. Gli svolazzi quasi continui della tunisina, i suoi attacchi in slice e i repentini cambi di ritmo con il dritto, potrebbero mettere in seria difficoltà l’avversaria. Sabalenka si esalta infatti nel forcing da fondo, quando ha l’occasione di spingere a tutto braccio con i piedi ben piantati sulla linea, sia di dritto che di rovescio, specie quando riesce a tenere alte le percentuali al servizio e a far suo il gioco sin dall’inizio dello scambio. Una chiave per la tunisina potrebbe quindi anche essere quella di anticipare la risposta e sin da subito destabilizzare una giocatrice che punta tanto sulla fiducia; per la bielorussa sarà invece importante accelerare e non concedere tempo di trovare il suo ritmo e di pensare all’avversaria, ma tenere ritmo serrato e cercare vincenti e profondità. E le quote, seppur non tantissimo, tendono nella sua direzione: la seconda finale Slam di Aryna è a 1,60 su Eurobet, 1,62 su Bet365, 1,65 su Sisal, mentre quella che sarebbe la terza per Jabeur parte dal 2,25 di quest’ultima, passa per il 2,30 di Bet e approda al 2,34 di Eurobet.