TENNIS WTA FINALS – Analizziamo la stagione delle prime 8 tenniste del mondo che prenderanno parte alle Wta Finals di Singapore, in programma dal 20 al 26 di ottobre. Ripercorriamo oggi la stagione di Ana Ivanovic e Caroline Wozniacki
La strada per Singapore ha già decretato le sue 8 regine. Questa stagione è stata per molte lunga e difficile, e ha visto rientrare nella top 10 due campionesse che negli ultimi anni sembravano essersi smarrite ma che tra alti e bassi sono riuscite a ritagliarsi di nuovo un posto fra le più grandi del tennis mondiale.
Caroline Wozniacki
La Caroline Wozniacki che si è qualificata per l’ultimo posto disponibile alle Wta Finals di Singapore, sembra molto lontana da quella che aveva iniziato in modo appannato la stagione 2014. La danese, 24 anni, ha vissuto un periodo di alti e bassi, fra infortuni e la dolorosa separazione dal fidanzato, il golfista Rory McIlroy, a pochi mesi dal matrimonio. Un colpo duro per Caroline, abbandonata nel bel mezzo della stagione, e sotto l’occhio della stampa mondiale.
L’anno si era aperto con un infortunio alla spalla per l’attuale n. 9 del mondo, che la costringeva a saltare il torneo di Brisbane, e ne inficiava anche il primo Slam stagionale, l’Australian Open, in cui veniva sconfitta al terzo turno dalla spagnola Garbiñe Muguruza. Ad Indian Wells non riusciva a difendere la finale dello scorso anno, sconfitta nettamente agli ottavi da Jelena Jankovic. Il momento più buio però ha coinciso con il Roland Garros e con la separazione dal fidanzato, quando già le partecipazioni di nozze erano state inviate. La danese perdeva al primo turno degli Open di Francia dalla belga Yanina Wickmaier e, visibilmente provata, fuggiva a Miami dall’amica Serena Williams. Caroline però traeva profitto dal periodo di vacanza e quando si ripresentava ad Eastbourne, arrivava fino alla semifinale contro Angelique Kerber.
Che la forma stesse tornando lo confermava anche il terzo Slam della stagione. A Wimbledon la danese torna a disputare dopo 3 anni un ottavo di finale sull’erba londinese anche se viene sconfitta contro Barbora Záhlavová-Strýcová.
Il momento della rinascita vera e propria arriva con l’Istanbul Cup. Caroline è la testa di serie n.1 ed in finale sconfigge la nostra Roberta Vinci con un secco 6-1 6-1. Sarà il suo primo torneo stagionale ed il 22° complessivo, e sottolinea la voglia da parte della Wozniacki di scrollarsi di dosso una storia che non aveva fatto bene al suo tennis.
Dopo il successo di Istanbul, la danese partecipa alla Rogers Cup di Montreal, dopo perde in semifinale, in seguito ad una dura battaglia contro l’amica-rivale Serena Williams, storia che si ripropone anche sul cemento americano di Cincinnati. L’ultimo Slam di stagione la vede protagonista. Caroline riesce a raggiungere la seconda finale della sua carriera agli US Open, dove cede ancora una volta a Serena Williams. Il risultato la farà rientrare nella Top 10 Wta. Nelle battute finali di questa stagione disputa la finale di Tokyo, dove cede in due set ad Ana Ivanovic.
Caroline Wozniacki conferma quindi le qualità che le hanno permesso di restare fra il 2010 e il 2011 al numero uno del mondo per 67 settimane. Questa sarà la quarta partecipazione per la danese alle Wta Finals, l’ultima nel 2011. La sua prima partecipazione risale al 2009 quando raggiunse le semifinali seppur in precarie condizioni. Quell’anno sarà infatti costretta al ritiro contro Serena Williams, a causa di un problema agli addominali. L’anno seguente Caroline arrivò addirittura in finale, sconfitta da Kim Clijsters, a cui riuscì comunque a strappare un set. Quando nel 2011 si presenta al Masters da numero 1 del mondo, non riesce a raggiungere neanche le semifinali, a causa delle sconfitte con Petra Kvitova e Vera Zvonareva.
Ana Ivanovic
La settima classificata alle Wta Finals è la serba Ana Ivanovic, anche lei ex n. 1 del mondo, che rientra fra le migliori 8 dopo ben 6 anni (l’ultima partecipazione risale al 2008). Questa è stata anche per lei la stagione del riscatto, con 56 vittorie e 4 titoli Wta conquistati.
Il 2014 si era aperto per lei nel migliore dei modi con la conquista di un titolo WTA che mancava da più di due anni. Ad Auckland la serba alzava il suo 12esimo trofeo della carriera, battendo in finale Venus Williams. Nel primo Slam dell’anno, gli Australian Open, Ana volava agli ottavi di finale e impartiva una severa lezione a Serena Williams, la n. 1 del mondo. Eugenie Bouchard era però uno scoglio troppo duro e nel turno successivo la estrometteva dal torneo.
Agli Internazionali di Roma, 7 anni dopo, torna a battere Maria Sharapova, per poi fermarsi in semifinale contro Serena Williams. Ed ancora, arrivano i titoli a Monterrey, a Birmingham e a Tokyo contro Caroline Wozniacki, e la finale di Cincinnati, dopo aver sconfitto al turno precedente Maria Sharapova, per poi perdere all’atto conclusivo da Serena Williams.
La semifinale le permette di rientrare in top 10 alla posizione n 9. Per la serba questa stagione significa tante soddisfazioni ma anche la delusione di non essere riuscita a raggiungere dei risultati significativi nei Major. Perde infatti al terzo turno del Roland Garros dalla Safarova, a Wimbledon si arrende ancora al terzo turno a Sabine Lisicki ed infine agli US Open viene sconfitta da Carolina Pliskova al secondo turno.
Questa sarà la sua terza partecipazione alle Wta Finals dopo quelle del 2007 e 2008. Alla sua prima partecipazione la serba si arrese solo in semifinale a Justine Henin, poi laureatasi campionessa. Nel 2008, l’anno in cui la serba vinse il suo unico Major, il Roland Garros, fu costretta al ritiro al round robin.