Con gli incontri odierni, tutti terminati in due set, il tabellone dell’Hungarian Grand Prix si allinea ai quarti di finale. Tra tutti i match, il più atteso era quello tra l’ungherese Toth e l’ucraina Baindl per i noti motivi: vediamo come è andata.
[9] N. Podoroska b. A. Siskova 6-3 6-0
La tennista argentina Nadia Podoroska continua la sua lenta risalita della classifica, ripartita con il rientro in attività nel giugno del 2022 dopo un’assenza di circa 10 mesi. Con la vittoria di oggi nei confronti di Anna Siskova la ventiseienne di Rosario entra nelle top 80.
Match senza storia contro la ventiduenne ceca numero 377 del ranking. Un’ora e tredici minuti di partita con un certo equilibrio solo nel primo set, con la favorita numero nove alle prese con alcuni impacci al servizio (tre doppi errori nella frazione). Tre break complessivi e 6-3 finale al secondo setpoint.
Il secondo set vede il crollo della giovane ceca incapace di tenere il robusto palleggio della rivale e di difendere la propria battuta: per lei solo quattro punti, di cui due nei game al servizio. Poco più di una sessione di training per Podoroska, che nei quarti avrà Avanesyan.
M. Timofeeva b. D. Shnaider 6-1 6-1
Maria Timofeeva esce a sorpresa vincitrice dal derby russo tra teenager contro Diana Shnaider. Per classifica e risultati infatti la seconda, più giovane di un anno ma con all’attivo più incontri significativi, si faceva preferire, se non altro per il suo potentissimo dritto con il quale aveva scardinato le difese di Bernarda Pera nel primo turno.
In meno di un’ora Timofeeva strappa sette volte su otto la battuta alla rivale, non trasformando solo una palla-break ma lasciando in questi giochi solo otto punti. Shnaider non trova quasi mai la strada con il drive, anche per una buona prestazione dell’avversaria alla battuta, e finisce per cedere alla frustrazione. Per Timofeeva c’è l’ingresso in top 200 e il quarto di finale di venerdì con la slovena Kaia Juvan.
[6] E. Avanesyan b. A. Bondar 6-3 6-0
Anche il terzo incontro del programma non è caratterizzato dall’equilibrio delle forze in campo. In un’ora e 17 minuti la giocatrice di casa Anna Bondar commette quaranta errori gratuiti e si arrende al solido palleggio della russa Elina Avanesyan per 6-3 6-0.
La tennista magiara comincia bene operando un break nel game di apertura, ma dopo aver confermato il vantaggio passando sul 2-0 subisce un parziale di cinque game consecutivi e cede il set al nono gioco. Il parziale successivo vede Bondar indifesa di fronte alla consistenza dei colpi della russa; nei giochi finali dà persino l’impressione di voler accelerare il percorso del match verso la fine con colpi imprecisi e svogliati.
Avanesyan chiude in scioltezza e aspetta nei quarti di venerdì Nadia Podoroska in un incontro che dovrebbe alzare il livello tecnico della competizione.
K. Baindl b. A. K. Toth 6-3 6-1
Se ci è concesso il gioco di parole la partita di ottavi di finale di Amarissa Toth è.… amarissima. Giunta alla ribalta per il suo gesto nel turno precedente contro Zhang da emula di Jimmy Connors che ha suscitato numerose critiche anche tra le colleghe, al cospetto di Kateryna Baindl, onesta mestierante giunta oggi al suo primo ottavo di finale della stagione, Toth ha ceduto su tutta la linea.
La giovane ungherese ha mostrato una certa sensibilità nella mano mettendo a segno alcuni dropshot vincenti, ma le sue conclusioni a segno sono state estemporanee e si sono limitate ad interrompere la sicura cavalcata della tennista ucraina. In un’ora e diciotto minuti 15 vincenti e 17 errori per chi ha vinto e un modesto 8/26 per chi ha perso; per Baindl ora il quarto di finale con l’ungherese Fanny Stollar.
Da sottolineare che, nella intervista post gara, Baindl ha avuto un pensiero per Zhang. “Spero che si senta meglio, vorrei vederla presto in campo perchè è una grande giocatrice e una bravissima persona. Noi giocatrici dovremmo sempre essere rispettose l’una con l’altra, a prescindere da quello che succede”.