Un gran bel mese di luglio per Hugo Gaston. Dopo la vittoria la scorsa settimana al Challenger di Iasi, in Romania, il mancino francese ha conquistato anche la quarta edizione del Challenger di Trieste. In finale il 22enne transalpino ha avuto la meglio in tre set sul campione uscente, Francesco Passaro, che in mattinata aveva clamorosamente rimontato il grande favorito del torneo, la testa di serie n. 1 Fabian Marozsan, nella prosecuzione della semifinale interrotta per oscurità la sera prima.
Facciamo perciò un passo indietro per raccontarvi cos’è successo sabato. Come del resto un po’ tutta la settimana, anche nella giornata dedicata alle semifinali il maltempo ha notevolmente disturbato lo svolgimento del torneo. Tanto che il Direttore del torneo, Piero Tononi, insieme allo staff organizzativo della Tennis Events FVG, società organizzatrice, e a quello del TC Triestino, club che ospitava l’evento, hanno letteralmente fatto i salti mortali per cercare di completare il programma della giornata. E ci stavano quasi riuscendo, sebbene il campo destinato alle sessione serali fossere impraticabile per la (tanta) pioggia caduta nel pomeriggio. Conclusa la prima semifinale con la vittoria di Gaston su Pedro Martinez in tre set (6-3 3-6 6-2), avevano infatti spostato la seconda semifinale tra Marozsan e Passaro, come già accaduto venerdì sera, sul campo limitrofo, anch’esso illuminato seppure non a sufficienza quando il sole tramonta definitivamente. Ed infatti, in svantaggio per 6-3 4-2 l’italiano chiedeva ed otteneva la sospensione, rimandando tutto alla tarda mattinata di domenica. In molti credevano che si trattasse di una formalità per il top 100 ungherese concludere la pratica, invece Passaro si adattava immediatamente alle nuove condizioni di gioco (da quelle di una serata fresca e umida del Carso triestino a quelle di un calda mattinata estiva a poca distanza dal mare) e con un parziale di cinque giochi ad uno incamerava il parziale, per poi chiudere il terzo set 6-2 in poco più di mezz’ora su un Marozsan irriconoscibile, che solo nell’ultimo game con orgoglio provava a opporre resistenza, annullando tre match point prima di capitolare.
Anche la finale, giocata a metà pomeriggio, ha avuto un andamento altalenante e anche qui ad un certo punto sembrava che Gaston dovesse imporsi agevolmente. Sul 6-3 2-0 per il 22enne francese, infatti, la sensazione era che il suo coetaneo perugino avesse finito la benzina dopo la rimonta su Marozsan e quella di venerdì su Andreozzi. Invece, complice anche un calo di tensione di Gaston, Passaro si ricomponeva e si riprendeva subito il break. E dopo una serie di ben cinque break consecutivi il perugino riusciva a conquistare il sue game di battuta nel dodicesimo gioco – non prima di aver annullato due palle break – e ad impattare il conto dei set, sospinto anche dall’entusiamo degli oltre 800 spettatori presenti sulle tribune del Campo Centrale del TC Triestino (e attorno).
Si credeva che Gaston potesse accusare il colpo, invece il francese ripartiva come nulla fosse e allungava subito sul 2-0. La partita sembrava giunta ai titoli di coda quando il tennista italiano nel terzo gioco sbagliava un agevole smash a rimbalzo che l’avrebbe portato a palla break ed in un men che non si dica si ritrovava sotto 0-5, dando la sensazione di essere ormai impotente davanti ai colpi liftati e angolati ed alle mortifere palle corte del mancino francese. Invece, nuovamente, il tennista di Perugia ritrovava dentro di sé energie che sembravano ormai svanite. Passaro si aggrappava ancora una volta al match e – dopo aver annullato tre match point in due combattutissimi game – accorciava sul 5-2, facendo entusiasmare il pubblico sugli spalti (dopo il “Francesco, Francesco” della fine del primo set ora sulle tribune si alzava ripetutamente un “Olé, Cesco Olé” guidato da due ultras della Triestina Calcio che per l’occasione avevano trasformato le tribune del Centrale in una sede distaccata della curva sud dello stadio Rocco). Il perugino aveva addiriturra sulla racchetta tre occasioni, di cui due consecutive, per accorciare ulteriormente e mettere pressione al francese nel game di servizio successivo. Qui però Gaston alzava il livello: si appoggiava ancora una volta alla sua straordinarià velocità di piedi per difendere impeccabilmente sui colpi in pressione da fondo del suo avversario, e poi ribaltare l’inezia dello scambio a suo favore grazie all’indubbio talento del suo braccio sinistro. Il quarto match point era così quello buono per il tennista di Tolosa, che si imponeva con il punteggio di 6-3 5-7 6-2.
La vittoria nel Challenger triestino vale per Gaston il ritorno nei top 100, dai quali mancava da marzo, lui che ha un best ranking di n. 58 ATP. Per Passaro, che difendeva i 100 punti della vittoria dello scorso anno, i 60 punti del finalista non sono sufficienti per rimanere nella top 150. Scivolerà così attorno alla posizione n. 170 del ranking.