[2] E. Cocciaretto b. A. Bondar (3)6-7 7-6(8) 7-5
Non è ancora finita l’incredibile settimana di Elisabetta Cocciaretto al Losanna Ladies Open. La marchigiana ha infatti conquistato la finale dopo l’ennesima partita pazza di questo suo torneo in cui ha collezionato due vittorie dopo aver annullato match point.
Lo ha fatto all’esordio contro la giocatrice di casa Naef e ha concesso il bis oggi di fronte all’ungherese Bondar che ha avuto una chance – per giunta al servizio – per chiudere l’incontro nel tie-break del secondo set (parziale in cui era stata in vantaggio 3-0) dopo aver vinto quello del primo. Elisabetta si è salvata portando la partita al terzo, conclusosi anch’esso in volata dopo una lunga interruzione per pioggia. L’azzurra ha fatto la differenza come spesso le capita con il rovescio e soprattutto facendo valere la sua intelligenza tattica, mentre Bondar si è mostrata spesso imprecisa quando provava a cambiare ritmo.
Contro la francese Clare Burel (vincitrice della connazionale Parry per 4-6 7-6(2) 6-3), Cocciaretto cercherà di prendersi il primo titolo della carriera alla sua seconda finale nel circuito WTA (dopo quella persa a inizio anno a Hobart). I precedenti vedono la marchigiana in vantaggio per 1-0, con l’unico incontro disputatosi nel 2022 sulla terra battuta del WTA 125 croato di Markaska.
Nel frattempo, il ranking continua a sorridere: adesso Elisabetta, che aveva iniziato la settimana da numero 42, è infatti virtualmente alla 31esima posizione che significa essere pienamente in corsa per avere una testa di serie allo US Open.
Primo Set: Cocciaretto serve per il set, ma Bondar la spunta al tie-break
(a cura di Riccardo Zorzi)
Elisabeta Cocciaretto insegue la finale nel torneo WTA di Losanna, sua avversaria la tennista ungherese Anna Bondar. Il raggiungimento dell’atto conclusivo della manifestazione la porterebbe virtualmente al 31° posto del ranking.
Un solo precedente tra le due nel challenger di Budapest (Ungheria) giocato nell’agosto 2022. In quell’occasione la padrona di casa vinse per 2-0 contro Cocciaretto con un doppio 6-2.
Inizio di match difficile per Cocciaretto che deve salvare 7 palle break nei primi due turni di battuta. Rimonta da 0-40 nel primo game con cinque punti consecutivi e tiene un combattutissimo turno di servizio per portarsi al cambio campo sul 2-1.
Elisabetta ritrova fiducia e sul 3-2 riesce a strappare il servizio a Bondar portandosi sul 4-2.
Rammarico per Cocciaretto che sul 5-3 non riesce a capitalizzare il break di vantaggio, perde il servizio e concede alla tennista ungherese l’occasione di rientrare nel set. L’inerzia del match è completamente cambiata e ora è Bondar a condurre per 6-5.
Medical time out per Cocciaretto che è apparsa in evidente difficoltà negli ultimi game, l’italiana sembra accusare un problema alla gamba sinistra. L’interruzione giova ad Elisabetta che tornata in campo riesce a portare il set al tie-break dove a prevalere è però Bondar che chiude per 7-6(3).
Secondo Set: Cocciaretto vicinissima alla sconfitta, recupera da 3-0, poi non chiude in battuta sul 5-4 e nel tie-break cancella un match point prima di trascinare la sfida al terzo
Coccia non ne ha più sul piano delle energie fisiche, prosciugata completamente dalla maratone degli incontri che hanno preceduto la seconda semifinale dell’azzurra nel 2023. E così l’ungherese continua imperterrita nella sua marcia trionfale, dal 5-2 a favore di Elisabetta nel primo set è andato in scena un filotto di 8 games a 1 – tenendo in considerazione anche il tredicesimo gioco, ovvero il tie-break – da parte della tennista magiara che ha fatto sì che lo score della seconda frazione recitasse 3-0 “leggero” per Bondar. La 22enne marchigiana, tuttavia, vuole provare ancora una volta a confutare e smentire la tesi, dell’ennesima sfida svizzera che la vede protagonista in questa settimana, di un risultato che all’apparenza sembrerebbe già incanalato: difatti non tarda a dimostrare la veridicità delle sue argomentazioni, parziale di 12 punti a 2 a sostegno della rimonta di Cocciaretto che ristabilisce prontamente il perfetto equilibrio del punteggio sul 3-3.
Nel consueto e fatidico settimo gioco, in questo caso non si assiste al momento di rottura della frazione dato che la n. 155 WTA interrompe la striscia di tre giochi consecutivi della n. 1 d’Italia tenendo la battuta a quindici e riportandosi alla testa delle operazioni (4-3 Bondar).
Poco male però per la classe 2001 di Ancora, visto che il tanto agognato turning point a matrice italica sembrerebbe materializzarsi solamente a distanza di qualche minuto: dopo aver agganciato con il servizio la rivale sul 4-4 infatti, anche lei concedendo un solo punto alla risposta, la n. 42 del mondo centra uno strappo nel nono game che appare decisivo a fini della conquista del set garantendosi la seconda chance della sua partita – nella frazione inaugurale non era stata in grado di concretizzarla servendo sul 5-3 – di servire per vincere una frazione che le permetterebbe di allungare la sfida al terzo set.
Ciononostante va in scena un decimo game da cuori forti, 13 punti con la giocatrice italiana che manca fragorosamente ancora una volta l’opportunità di chiudere il set, anche se per soli meriti dell’ungherese quantomeno in occasione dei due 2 set point che Betta si costruisce poiché Anna li annulla entrambi mediante altrettanti splendidi vincenti: prima uno strettino con il dritto a sventaglio, poi mettendo a segno un passante bimane lungolinea in seguito ad un attacco in cross di Elisabetta comunque ben eseguito seppur privo di grande profondità.
Mentre al contrario alla terza palla del contro-break, dopo che invece l’azzurra aveva frantumato il secondo break point attraverso un fantastico recupero difensivo in allungo dal lato sinistro staccando la mano “portante”, Bondar riesce a vidimare la ristabilita parità sul 5-5. Purtroppo, dunque, come accaduto pedissequamente nel parziale che ha fatto da apripista a questa prima semifinale di Losanna l’anconetana si è ritrovata in battuta sul 30-30 senza apporre il sigillo conclusivo.
A questo punto si arriva di nuovo al tie-break, che segue due turni di servizio interlocutori: scambio di mini-break tra quinto e sento punto del tredicesimo gioco, si prosegue e si giunge sul 5-5 dove Coccia sbaglia un rovescio incrociato e subendo il secondo mini-break del game decisivo regala il match point alla rivale; peraltro da potersi giocare con la battuta a disposizione. Ma è proprio il bimane a tradire Bondar, e così la palla match se ne va: è la seconda circostanza in cui Elisabetta ne annulla una nel torneo, tuttavia al primo turno l’aveva cancellata con l’aiuto del servizio.
Sulla scia di questa scarica di adrenalina, la nostra trottolina si prende di forza il terzo set point – secondo mini-break nel tie-break per lei – e questa volta lo concretizza comandando alla perfezione lo scambio con il dritto: 7-6, 8 punti a 6 per Cocciaretto, durato la bellezza di 1h11 di gioco contro l’1h12′ della prima frazione.
Terzo Set: La pioggia irrompe, interruzione di tre ore dopodiché in volata Elisabetta conquista la finale
Si riparte dalla lotta forsennata che avevamo lasciato in chiusura di secondo set, si riprende con un game da 14 punti con l’azzurra alla battuta: Elisabetta manca una palla, sul 40-30, dell’1-0 ed è già costretta a cedere il servizio alla quarta occasione concessa complessivamente nel game dopo aver sventato le prime tre. Qui però ecco che le condizioni metereologiche diventano assolute protagoniste, in verità una leggera pioggerellina ha accompagnato il match fin dall’inizio. Adesso, tuttavia, l’intensità delle precipitazioni è aumentata considerevolmente e così è inevitabile la sospensione dell’incontro con le giocatrici che rientrano negli spogliatoi.
La pausa dura all’incirca 3 ore, dopo la prima ora di stop Cocciaretto e Bondar sono ritornate in campo salvo poi dover nuovamente abbandonarlo per via di un nuovo scroscio durante il warm-up.
Quando si ricomincia le battute sono abbastanza contratte, per dirla eufemisticamente: l’azzurra centra immediatamente il contro-break per l’1-1, poi cancella un break point che l’avrebbe fatta ripiombare nuovamente in svantaggio e sale 2-1. Lo scambio di favori diviene l’ordine del giorno da rispettare a tutti i costi per le tenniste in campo, tra quinto e sesto gioco ci risiamo ma nella sostanza è come se non fosse successo nulla (3-3).
Purtroppo sul 4-3 Coccia con l’ungherese pronta a servire, nuova precipitazione e ci si deve rifermare.
(a cura di Andrea Mastronuzzi)
Un’altra interruzione per pioggia (questa volta di poco più di mezz’ora) aggiunge ulteriore pathos a una partita ormai iniziata da quasi sette ore (sono tre quelle di gioco effettivo).
Entrambe le giocatrici sono brave a non distrarsi e tengono agevolmente il servizio al rientro in campo. Elisabetta costringe quindi Bondar a servire per restare in partita. L’ungherese commette qualche imprecisione nel tentativo di variare il ritmo degli scambi: l’azzurra si porta così per due volte a due punti dal match ma in queste occasioni la numero 155 del mondo riesce a spingere da fondocampo senza andare fuori giri, ed è quindi 5-5.
Cocciaretto continua a tenere un ottimo ritmo, soprattutto con il rovescio, e tiene ancora il servizio senza soffrire. Quantomeno il tie-break è assicurato, ma prima Bondar deve nuovamente servire sotto pressione. L’ungherese sembra accusare maggiormente la tensione rispetto all’occasione precedente e soffre sulla diagonale sinistra: arrivano infatti tre errori consecutivi di rovescio che significano anche altrettanti match point per la marchigiana. Il primo non va a buon fine, ma basta aspettare il secondo: Elisabetta risponde in maniera aggressiva con il rovescio e Bondar non riesce a opporsi. Dopo 3 ore e 34 minuti di gioco e un match point annullato (il secondo in questo torneo dopo quello neutralizzato nel primo turno), Cocciaretto è in finale: è la sua seconda in carriera nel circuito maggiore.