Da Amburgo, il nostro inviato
[4] A. Zverev b. L. Djere 7-5 6-3
Dopo i diversi cambiamenti futuri annunciati in mattinata dall’organizzazione del torneo, spiegati dettagliatamente in una conferenza stampa dedicata, nel pomeriggio di domenica si arriva al culmine dell’Hamburg European Open. Quasi tutto il pubblico del Campo Centrale – coperto fin da inizio partita per via della pioggia che sarebbe caduta di lì a poco – è inevitabilmente schierato a favore di Alexander Zverev, ma non manca un piccolo gruppo di tifosi serbi, pronti a spingere Laslo Djere verso l’impresa. La montagna da scalare, però, si rivela decisamente impervia per il 28enne di Senta, che dopo un equilibratissimo primo set (deciso da una prodezza di Sascha sul set point) non riesce più a rendersi pericoloso.
L’ex n°2 del mondo – che da domani intanto risalirà al n°16 – torna così finalmente ad assaporare la gioia di un titolo che mancava da fine 2021, quando conquistò le Nitto ATP Finals. E a proposito di Finals, questi 500 punti lo proiettano al n°9 della live race to Turin, a soli 215 lunghezze dall’ottavo posto occupato da Casper Ruud (se Fritz vincesse ad Atlanta lo riscavalcherebbe per soli 25 punti, facendolo scendere al n°10). È una vittoria, però, ancora più speciale, perché Amburgo vede nuovamente trionfare un tedesco trent’anni dopo l’ultima volta (quando a riuscirci fu Michael Stich nel 1993) e poiché con questo titolo Zverev tocca cifra tonda a quota 20 allori, agganciando Daniil Medvedev al primo posto nella classifica dei trofei vinti dai giocatori nati dopo il 1990.
È anche, questa, la prima vittoria dopo il terribile infortunio alla caviglia subito al Roland Garros 2022. Fino a fine stagione il tedesco non avrà alcun punto da difendere: dopo aver rischiato di finire fuori dai primi 100 alla vigilia del Roland Garros parte ufficialmente da qui la rincorsa al ritorno in top10. E per il tennis non può che essere una grande notizia.
Primo set: regna l’equilibrio, ma Zverev lo spezza con una magia
Non ci sono particolari scossoni in avvio di match, con entrambi i giocatori che – come prevedibile viste le rispettive performance in semifinale – tengono senza grossi problemi i propri turni di battuta. Djere regge bene sulla diagonale di rovescio, quella su cui Zverev cerca di indirizzare gli scambi, pur riuscendo il tedesco a far male anche con il dritto. Soltanto una volta nei primi sette giochi il giocatore in risposta conquista più di un punto (ci riesce Sascha nel secondo game, fermandosi comunque a 30): dopo poco più di mezz’ora il n°4 del seeding conduce 4-3. Una prima, piccola chance arriva nell’ottavo game, ma sul 30-30 Zverev risponde corto con il dritto ad una seconda non irresistibile del suo avversario, che poi lo infila col rovescio lungolinea.
È Djere, però, ad avere reali possibilità di break poco dopo: due buone risposte e un gran passante di dritto gli valgono due palle break, le prime della partita. Ce ne saranno altre due (quattro in totale) in un game che si trascina ai vantaggi e che alla fine il padrone di casa riesce in qualche modo a conquistare, aggrappandosi al servizio e restando davanti. È un turno di battuta d’oro quello difeso dall’ex n°2 del mondo, che darà i suoi frutti poco dopo. Non subito, sul 5-4, ma qualche minuto più tardi. Sotto 5-6 infatti il serbo viene tradito dal dritto, commettendo due gravi gratuiti che offrono a Zverev altrettanti set point. Il primo sfuma, ma Sascha riesce a concretizzare il secondo con un’autentica magia, un delicatissimo pallonetto di rovescio vincente che fa esplodere il Centrale: 7-5.
Secondo set: non riesce la rimonta a Djere, Zverev torna al successo
Se nel primo parziale si è andati ad un passo dal tie-break, nel secondo l’equilibrio dura molto meno. Dopo tre giochi terminati a 15 è ancora il 26enne di Amburgo a scattare per primo dai blocchi, disputando due game eccezionali in difesa e trovando sempre grande profondità, forzando così ripetutamente Djere all’errore. Il serbo prova a restare in partita, ma il suo rivale gli offre sempre una palla in più: Zverev trova il break nel quarto gioco, allungando sul 4-1.
Quando tutto sembra delineato verso un successo relativamente comodo del tedesco, però, ecco che arriva la sorpresa. Il n°57 ATP non è certo un giocatore che si lascia andare nei momenti di difficoltà e, approfittando del primo vero passaggio a vuoto di Sascha, nel settimo game trova il contro-break, accorciando sul 3-4. Sarà, tuttavia, l’ultimo game della sua partita, visto che il teutonico riesce immediatamente a riportarsi avanti e, questa volta, non sbaglia più. Dopo un’ora e cinquanta minuti Alexander Zverev trionfa per la prima volta nella sua Amburgo. Finisce 7-5 6-3 contro un più che discreto Laslo Djere, che da lunedì tornerà in top40 (al n°38) ma che, alla fine, è sempre stato costretto ad inseguire.
Sascha conferma così il suo trend vincente contro il serbo – che nei due precedenti aveva sempre battuto senza perdere set – e si lascia travolgere dall’emozione, restando per diversi istanti inginocchiato e singhiozzante al centro del campo. Zverev è tornato e diventa il quinto giocatore a vincere un torneo nel 2023 senza lasciare per strada un singolo parziale dopo Jannik Sinner, Daniil Medvedev, Francis Tiafoe e Carlos Alcaraz (due volte).