Continua la corsa di Coco Gauff al Western and Southern Open di Cincinnati dopo la vittoria in due set (6-3 6-2) contro l’azzurra Jasmine Paolini. L’americana, testa di serie numero sette del torneo, non ha ancora perso un set nei match giocati fin qui in Ohio e si troverà ora a sfidare in semifinale Iga Swiatek, con cui, però, ha perso tutti e sette i precedenti.
Questo tuttavia non scoraggerà certo Coco, che da Wimbledon in poi ha mostrato quanto stia lavorando sul proprio gioco, riuscendo anche a conquistare il quarto titolo in carriera nel WTA 500 di Washington. “Ero in top 10”, dice Gauff a tal proposito, “quindi non volevo rivalutare tutto il mio gioco. Anche il tempo da Wimbledon ad adesso non è abbastanza per fare qualche grande cambiamento, ad essere sincera. Adesso mi sto concentrano su dei piccoli aggiustamenti, come nel movimento di piedi o nel prendere decisioni, cose che posso realmente sistemare nel modo giusto. Ovviamente, penso che guardando a me stessa ora, mi sento molto fiduciosa, ma ci sono aree dove posso migliorare tantissimo”.
Roddick approva Gilbert
Miglioramenti che hanno come segreto l’aggiunta di Brad Gilbert nel team della statunitense. L’ex tennista è un coach estremamente considerato e di alto profilo, avendo guidato campioni del calibro Andre Agassi e Andy Roddick. Proprio a quest’ultimo, negli studi di Tennis Channel, è stato chiesto un commento sul suo ex allenatore. “Brad è un genio nel prendere cose complesse e semplificarle. Poi si focalizza su due cose e le fa fare per tutto l’allenamento. Quando queste sono okay, tre giorni dopo aggiunge un’altra cosa. È molto bravo a stratificare le informazioni, semplificare il piano partita, un maestro di strategia. Non c’è nessun colpo che qualsiasi avversario possa colpire [che lui non conosca, ndr]: quelli che può giocare alle volte, altri che usa sotto pressione. È molto bravo a trovare le differenze tra questi due, perché non sono sempre gli stessi”.
Dopo questa panoramica sul tipo di lavoro che Gilbert fa, Roddick si sofferma su cosa di tutto questo si possa ritrovare nel gioco di Gauff. “Sembrava che quando era in grado di venire dentro il campo e poi a rete, Gauff avesse preso quel tipo di decisione prima ancora di giocare l’approccio. C’era un senso di fiducia in tutto: attaccare con il dritto incrociato, giocare forte con il rovescio, cambiare ritmo da fondo. Mi piace quello che vedo da Coco in questo momento”. Senso di chiarezza e ordine nelle scelte e nelle possibilità a disposizione che serviranno senza dubbio a Coco Gauff per centrare la prima vittoria contro la numero uno del mondo Iga Swiatek.
Sara Zabeo