Il direttore Ubaldo Scanagatta commenta Baseline, il programma di aiuti finanziari dell’ATP rivolto ai primi 250 giocatori del mondo.
“Pecunia non olet dicevano i latini ma non avevano ragione. ATP da un lato garantisce un salario minimo che quasi tutti i giocatori raggiungerebbero ugualmente ma dall’altro “vende” le finali NextGen all’Arabia Saudita per 5 anni contribuendo allo “sport washing” come il calcio. Così gli arabi si puliscono la coscienza. I diritti umani dovrebbero essere una priorità, anche per l’ATP. Federer è stato più coerente“.
Il video di domani sarà pubblicato dopo il sorteggio delle US open in programma alle 18 italiane