La ventiquattresima vittoria slam alle spalle da poche ore e Novak Djokovic non pensa certo a riposarsi. Il pluricampione serbo scenderà in campo a partire da martedì 12 settembre per la sua nazione in occasione dei gironi settembrini di Coppa Davis. Accanto a lui contro Spagna (senza Alcaraz) Repubblica Ceca e Corea si trovano Laslo Djere (col quale ha rischiato molto, a New York ), Dusan Lajovic e Nikola Cacic.
Al termine dei tre match, Novak potrà finalmente tirare il fiato. Secondo il sito serbo Sportklub, Djokovic salterà tutta la tourné asiatica. Un primo indizio di questa decisione consisteva nell’assenza del serbo dall’entry list del 500 di Pechino, torneo dall’altissimo montepremi che vede alla partenza ben nove top ten su dieci: l’unico assente è proprio il serbo. Rimanda dunque il suo rientro in Asia il neo-numero uno del mondo: il suo ultimo match lì risale addirittura al 2019 (un quarto di finale di Shangai perso con Tsitsipas). Poi la pandemia ha cancellato 3 anni di tornei in Cina.
Il serbo, probabilmente, si farà rivedere a Parigi-Bercy, dove difende la finale. “Dovrà giocare almeno un’altra cosa prima di Torino e della fase finale di Davis. Forse Parigi.” Ha detto il suo coach Goran Ivanisevic. L’obiettivo di Djokovic per questo finale di stagione, dunque, è duplice: portare la Serbia alla fase finale della Coppa Davis (e disputarla) e arrivare al meglio all’appuntamento di Torino. E se tiriamo a indovinare, prenderà entrambi molto sul serio.