Stefano Napolitano da Biella è un ottimo professionista italiano. 28enne, con 6 finali challenger all’attivo, di cui una vinta nel 2016 ad Ortisei, dopo le belle prestazioni in quel di Roma a maggio, dove ha centrato il main draw da n.555, ha deciso di riprovarci in un Master1000, tentando la fortuna a Shangai. Testa di serie n.18 del tabellone cadetto, dopo la comoda vittoria in due set contro l’australiano Jasika, nel turno decisivo si è trovato di fronte un altro giocatore dalla terra dei canguri, la tds n.4 Marc Polmans. Partita giocata con grande grinta e tanto cuore dall’azzurro, che ha tenuto testa a un giocatore davanti a lui di 113 posizioni, che ha saputo restituire pan per focaccia all’ottimo servizio di Stefano, che ha chiuso il match con 13 ace. Match che, strano a dirsi, Napolitano ha portato a casa senza vincere neanche un set. Anzi, perdendone uno, e andando ad un punto dal perdere il secondo. Sembra paradossale, ma è andata proprio così.
Polmans, dopo aver vinto per 7 punti a 3 il tie-break del primo set, si è portato avanti sul 6-5 in quello del secondo, arrivando quindi a match point. Napolitano è riuscito ad annullarglielo con un passante stretto costringendo l’avversario a giocare una difficile volée. Dopo aver sbagliato questo colpo o a pochi passi dalla rete, l’australiano ha avuto la brillante idea di sfogare la propria frustrazione scaraventando la palla contro la postazione del giudice di sedia, che ha proceduto (ovviamente) a squalificarlo (episodio che ricorda molto quello capitato nel 2017 a Denis Shapovalov). Ma in fin dei conti fortuna audacis iuvat, e il rivedibile comportamento di Polmans nulla toglie ai meriti di Napolitano, sempre in partita e che con gran voglia e coraggio si è preso questa qualificazione. Per la terza volta in carriera giocherà nel tabellone principale di un 1000, per la prima non a Roma, e cercherà (finalmente) la prima vittoria a livello ATP. Curiosamente ha invece ottenuto una vittoria a livello Slam, al Roland Garros del 2017 contro Mischa Zverev.