La qualificazione al Rolex Shanghai Masters di Stefano Napolitano, a tratti anche sorprendente, è stata una grande notizia per il tennis italiano, oltre ad essere abbastanza centrale in tutte le discussioni sul tennis degli ultimi giorni. Il motivo, però, non riguarda tanto le prestazioni dell’azzurro o la sua grande impresa, quanto il suo avversario all’ultimo turno di qualificazioni, cioè Marc Polmans. L’australiano, tra l’altro nettamente favorito alla vigilia, avanti di un set, ha malamente sprecato in rete un match point sul 6-5 nel tie-break. La rabbia e la frustrazione ne hanno guidato le reazioni, portando allo sconsiderato gesto di scagliare la palla, con violenza, contro la sedia dell’arbitro. Azione tra l’altro pericolosa, che avrebbe potuto far male, seppur in maniera non voluta, al giudice di sedia, e che chiaramente è costata la squalifica a Polmans.
Il n.140 al mondo, mostrando maturità e capendo il proprio errore, ha oggi postato un tweet in cui analizzava quanto fatto, facendo pienamente mea culpa. “Aggiornamento da parte mia“, scrive Polmans, “l’arbitro, Ben, ha accettato le scuse per le mie azioni. Sa che non era intenzionale e che ho scagliato la palla con la racchetta per frustrazione nella foga del momento. Entrambi andiamo avanti. Era una situazione di alta pressione e avrei dovuto reagire meglio“. Parole giuste dell’australiano nato in Sudafrica, che tra l’altro già in campo aveva mostrato il proprio rammarico e che, a scanso di equivoci, rende pubblico il dispiacere e l’ammissione di colpa per un gesto fuori dalle corde di un giocatore sempre corretto qual è.