[4] S. Tsitsipas b. [Q] R. Hijikata 6-4 6-2
Parte con una vittoria il torneo della testa di serie numero 4 Stefanos Tsitsipas, che supera 6-4 6-2 il qualificato Rinky Hijikata.
Il match ha regalato una sola frazione di equilibrio in cui il 22enne di Sydney ha tenuto il campo alla pari facendo leva soprattutto sul momento di forma agli antipodi che i protagonisti stanno attraversando. L’ateniese approcciava al ‘1000‘ cinese, infatti, dopo una serie di scivoloni (è ritornato ad avere un ruolo centrale nel team papà Apostolos proprio per provare ad invertire la tendenza) che più che per il valore dei rivali – comunque ostici – ha mostrato prestazioni dell’airone greco troppo opache per lo status di Top 10: in sequenza contro Stricker al 2°T dello US Open, in Coppa Davis sconfitto dallo slovacco Molcan, all’esordio in quel di Pechino Ko per mano di Jarry.
A differenza invece del giovane aussie, che ha prima colto uno straordinario ottavo di finale a Flushing Meadows per poi spingersi in finale nel Challenger di Cary. Queste sensazioni di fiducia diametralmente opposte hanno regalato una partita equilibrata per un cinquantina di minuti, dopodiché però sono venuti fuori i veri valori tecnici. Il n. 75 ATP può comunque ritenersi più che soddisfatto del suo torneo, dato che lo abbandona con tre successi all’attivo: qualificazioni e primo turno vittorioso contro Djere.
Si erano affrontati solamente in una circostanza, quest’anno in Australia: al secondo turno facile affermazione di Tsitsi per 6-3 6-0 6-2 in uno Slam che si sarebbe concluso – anche in questo caso – in maniera completamente differente: il giocatore di casa alzando al cielo di Melbourne il titolo del doppio maschile, Stefanos raccogliendo il secondo KO in una finale Major.
Primo Set: Stefanos deve sempre affrontare momenti di buio dentro lo stesso parziale, ma alla fine la sua maggiore caratura viene fuori
Inizio di partita estremamente equilibrato, con entrambi i giocatori a dover recuperare dal 15-40 nel loro rispettivo turno d’esordio al servizio. Dopo aver sventato in battuta la doppia chance di strappo dell’australiano, però, Stefanos alla terza occasione complessiva rompe gli indugi salendo sul 2-1. La tds n. 4 consolida il vantaggio, dando il là ad una serie di tre giochi consecutivi in cui i fondamentali dell’unico colpo del tennis che dipende esclusivamente da se stessi si sono rivelati inaccessibili per le risposte avversarie.
Nel settimo game, il 25enne ateniese si procura l’opportunità per centrare il doppio break ma Rinky cancella prontamente la palla che avrebbe mandato Tsitsipas sul 5-2.
La mancata possibilità di chiudere il set, di fatto, manda totalmente in confusione il greco a testimonianza dello sparuto momento di forma e di conseguente scarsa fiducia che sta vivendo nell’ultimo periodo. Così, complice anche un’ottima versione di Hijikata che sti sta esprimendo su buonissimi livelli fin dai primi scampoli di match sfruttando in particolar modo la sua spigliatissima rapidità degli arti inferiori per coprire al meglio il terreno di scontro, arriva inevitabilmente il contro-break aussie.
Sul 4-4, tuttavia, a parità ristabilita il n. 6 ATP ritrova il dritto per ficcare le speranze del qualificato oceanico riportandosi nuovamente avanti di un break: l’ellenico sul break point è stato però aiutato dal sanguinoso doppio fallo del n. 75 al mondo.
In battuta per apporre il punto esclamativo sul parziale, il n. 4 del seeding deve affrontare alcune difficoltà a causa del sempre ballerino rovescio che quasi con una continuità disarmante anche quando ha lo scambio in mano lo costringe a perdere il controllo del punto. Aggrappandosi al servizio, però, Tsitsipas frantuma la palla del 5-5 e ai vantaggi passa all’incasso: 6-4 dopo 50 minuti esatti di partita.
Prima frazione tutto sommato molto piacevole, si sono visti scambi entusiasmanti poiché alla fin fine ambedue tirano fuori il meglio dall’altro e così pur attraversando opposti momenti di brillantezza agonistica hanno dato vita a scambi ad alta frequenza: dove l’australiano non ha sofferto più di tanto la minore potenza, affidandosi alla grande capacità di anticipo, come peraltro ben evidenziato dall’enorme divario nella velocità media della prima di servizio (201 kmh a fronte di 178 kmh).
Secondo Set: non appena la forbice del divario si amplifica, Tsitsipas trova la strada spianata
La netta sensazione è che Tsitsipas non stia dimostrando in maniera ingente il suo maggior spessore tecnico, ma che stia trovando ossigeno vitale più grazie al servizio che ad un gioco brillante.
Tuttavia per ora basta e avanza, il due volte finalista Slam si procura le prime due palle break del set sull’1-1 ma non riesce a concretizzarle per l’ottima resistenza australiana. A questo punto, Stefanos rialza i giri del motore così come aveva fatto a metà primo set – tra quarto e sesto gioco – con un perentorio filotto di 9 punti a 1. La prima gli conferisce ulteriore solidità con numerosi punti diretti, portando la serie addirittura sul 16-2 che significa 5-2 – con due break di vantaggio – e servizio per l’ellenico.
Il semifinalista del torneo nell’edizione del 2019 finisce la sua partita con un imperioso 20-2 nel confronto dei quindici ottenuti sul rush conclusivo. Non ha abbagliato Stefanos, ma il secondo set è stato a senso unico e non appena l’incontro si è aperto in termini di punteggio non c’è stata più storia. Al terzo turno, Tsitsipas attende il vincente tra Van De Zandschulp e la tds n. 32 Humbert.
ALTRI MATCH – Nel sabato di Shanghai, col programma che procede a stento causa pioggia, il primo match a concludersi – soltanto lo Stadium Court è provvisto di tetto retraibile – quasi in contemporanea al successo del greco è giunto anche quello che ha visto Tommy Paul dominare in un’ora esatta di gioco sull’esordiente a livello di main-draw nei Masters 1000 Sebastian Ofner. La tds n. 12 ha staccato il pass per i sedicesimi battendo l’austriaco (n. 49 ATP) 6-3 6-0. Ora per lo statunitense, il vincente di Fils–Davidovich Fokina.
(a cura di Paolo Di Lotito)
Vittoria agevole anche per il russo Daniil Medvedev che ha superato con un doppio 6-3 il cileno Christian Garin, scivolato alla posizione numero 98. La testa di serie numero 2, che domina la parte bassa del tabellone già prima di Auger-Aliassime e Zverev, affronterà al terzo turno Sebastian Korda e in ottica futura si prevede un quarto di finale con Jannik Sinner.
A proposito di cileni invece, vince Nicolas Jarry 7-5 6-2 contro il 21enne qualificato francese Terence Atmane.