[6] J. Sinner b. M. Giron 7-6(7) 6-2
Sinnerpoint. Potrebbe chiamarsi così il finale di stagione dei tornei ATP. Intanto può sicuramente essere il titolo del match di secondo turno del Masters 1000 di Shanghai tra l’altoatesino e Marcos Giron, conclusosi con un risultato di 7-6(7) 6-2 in favore del primo. Settimana da incorniciare per Jannik Sinner che, dopo la vittoria all’ATP 500 di Pechino, continua a cavalcare l’onda del successo dando solidità alla sua (nuova) identità di campione. Prosegue invece la stagione magra di risultati del trentenne californiano che, numero 49 al mondo a maggio 2022, è fermo ora all’ottantesimo posto della classifica.
Primo set: tanto Giron non basta contro poco Sinner
Arriva subito un break per Giron con un po’ di complicità da parte di Sinner, prima con un paio di errori gratuiti di rovescio e poi con un dritto incrociato fuori di un soffio (sarebbe stato vincente). La combo servizio e dritto per l’americano è molto efficace, mentre è con il rovescio, giocato ogni tanto ‘à la Borg’ staccando il braccio sinistro in fase di chiusura, che commette qualche errore di troppo. Jannik arriva a palla del contro break annullata con una prima esterna, e con un altro paio di bei servizi il numero 80 del mondo sale 3-0. Con un turno di servizio tenuto a zero l’altoatesino interrompe la scalata dell’americano, ma cede di nuovo nel gioco successivo. Poi basta rosicchiare: mette a segno il settimo gioco e inizia un altro tennis, che gli permette di riagganciare Giron e, testa a testa, arrivare al tie-break: prima parte dell’americano, seconda dell’italiano, bravo e fortunato sul 6-3 ad annullare tre set point e poi un quarto sul 6-7. Assapora il parziale anche Jannik, ma lui non spreca chance: se lo prende 9 punti a 7
Secondo set: ognuno al suo posto, Sinner firma la telecamera
Il numero 4 al mondo non lascia l’acceleratore e apre il parziale con un break, confermato nel turno di battuta successivo. Nel terzo game con un dritto incrociato Giron ricambia il break, ma a seguire Sinner stacca ancora e si porta velocemente 4-1 in pochi punti: troppi gli errori di rovescio per l’americano, lo tengono (per ora) attaccato al match i suoi dritti. Riesce a mettere in tasca un altro game, ma la bilancia sembra non accorgersene neanche. Sul 5-2 l’altoatesino non lascia spazio a sorprese, né ad allunghi: 40-15, punto al primo match point.