Daniil Medvedev non nasconde il proprio disappunto per essere uscito anzitempo da un torneo Master 1000, da lui inoltre vinto lo scorso anno. Il campione moscovita però non cerca scuse e riconosce il valore di Sebastian Korda.
D: allora Daniil cosa ha fatto la differenza oggi a favore di Sebastian?
Medvedev: “avrei sicuramente dovuto vincere il tie-break del primo set. Invece l’ha spuntata lui e questo successo gli ha dato la spinta per giocare ancora meglio nel secondo set. Dico che avrei dovuto vincere io perché lui non ha giocato un grande tie-break. Avrei dovuto giocare meglio le mie carte, e invece ho perso”.
D: la causa è il campo di gioco? Ultimamente hai detto che l’hai trovato lento, più lento del previsto, mentre dovrebbe essere uno dei più veloci del circuito.
Medvedev: “sicuramente è un po’ lento, ma non ho perso per quello. Forse è andata meglio per lui, nel senso che era abbastanza veloce per consentirgli di giocare dei vincenti e abbastanza lento per agevolargli il controllo dei colpi. Insomma, capita che la superficie aiuti uno piuttosto che l’altro giocatore, ma lui ha giocato molto bene e io non ho perso per colpa del campo”.
D: finale a Pechino e terzo turno a Shanghai: come vedi da questo punto di vista la tua permanenza in Cina?
Medvedev: “non sono propriamente soddisfatto, perché Shanghai è un Master 1000, quindi molto importante. Da un altro punto di vista sono molto contento di essere ritornato in Cina, è un luogo dove sto bene”.
D: cosa ti ha dato più fastidio del gioco di Korda?
Medvedev: “sicuramente il servizio. Non credo lui possa servire sempre così: voglio dire, ritengo di essere uno dei cinque migliori giocatori in risposta di tutto il circuito, pur senza conoscere precisamente le statistiche. Oggi lui era costantemente a 210 km all’ora sulle linee. Ho avuto solo una palla-break, forse lui ha servito meno bene nel tie-break, che è però solo una piccola parte del match”.
D: secondo te chi vincerà adesso che sei uscito tu, il detentore del titolo?
Medvedev: “direi che Alcaraz, ovunque lui giochi, è automaticamente il favorito, o uno dei due se c’è anche Novak. Ma anche Sinner è in grandi condizioni. Bisogna vedere come assorbirà le fatiche di Pechino. Sì, i due favoriti sono loro. Ma chi lo sa, potrebbero uscire entrambi e allora sarebbe difficile fare un pronostico. E’ il bello del tennis”.