J.J. Wolf b. M. Arnaldi 2-6 6-3 7-6(4)
Matteo Arnaldi fallisce l’appuntamento coi primi ottavi di finale in un Masters 1000 uscendo sconfitto dal match di terzo turno con l’americano J.J. Wolf (24 anni, numero 51 del ranking ATP): l’americano si impone in rimonta col punteggio di 2-6 6-3 7-6(4) dopo essere stato ad un passo dal baratro nel corso del sesto game del secondo set (0-40 e sei palle break totali annullate).
Wolf prosegue il suo torneo dei sogni dopo la vittoria di domenica, sempre al tie break decisivo, con Cameron Norrie (6-3 5-7 7-6, tre ore e dodici minuti) e negli ottavi di finale (i primi per lui in un Masters 1000) troverà il vincente del match tra Tsitsipas e Humbert.
La partita è girata a metà secondo set, quando Wolf, dopo una fase iniziale di partita costellata da un errore gratuito dietro l’altro (l’americano al contrario di Arnaldi era stato costretto a scendere in campo Domenica, mentre Arnaldi, che sabato aveva terminato il proprio match con Struff prima dell’arrivo della pioggia, ieri aveva potuto usufruire di un giorno di riposo) nel bel mezzo del secondo parziale è riuscito a vincere due giochi lottatissimi consecutivi, il sesto ed il settimo, nei quali ha annullato in totale otto palle game (40 punti giocati in due game, circa mezz’ora di battaglia).
E’ stato a conti fatti il passaggio decisivo della partita e probabilmente anche il migliore a livello di qualità: da quel momento in poi Wolf, in completa trance agonistica, ha assunto il controllo del match, riuscendo a limitare gli errori gratuiti.
Matteo ha forse pagato la terza battaglia consecutiva dopo quelle con Popyrin al primo turno e con Struff al secondo e sicuramente ha subito il contraccolpo mentale per le occasioni sprecate nel corso del secondo set, non riuscendo a replicare la facile vittoria di Pechino, un epilogo che ad un certo punto anche oggi sembrava piuttosto scontato.
Il 22enne di Sanremo ha però ancora una volta messo in mostra le sue qualità mentali, annullando ben quattro match point nel corso del finale del terzo set, di cui tre consecutuvi sul 5-6 0-40: è proprio questo tipo di tenacia uno degli ingredienti fondamentali che hanno permesso ad Arnaldi di scalare la classifica nel corso del 2023.
Nella roulette russa del tie break è uscito sì sconfitto ma senza rimpianti, solamente per la bravura ed il talento del suo avversario, che sull’onda della fiducia e dell’entusiasmo è in grado di produrre un tennis spettacolare, contraddistinto da colpi artiginali ma efficaci.
LA CRONACA DELLA PARTITA
Primo set: Wolf regala col dritto, Arnaldi ne approfitta
Parte meglio l’americano, che conquista due palle break consecutive nel quinto game, sprecandole però con due errori banali di dritto, il primo dei quali col campo completamente spalancato.
Da quel momento in poi diventa fondamentalmente impossibile tenere il conto dei gratuiti di Wolf, che sembra a tratti giocare con gli occhi chiusi e senza alcun margine di errore. Una (non) strategia del genere nelle giornate di poca fiducia rischia di diventare un boomerang e Matteo sembra avere l’antidoto perfetto per contenere il tennis di Wolf: corre rapidamente da un angolo all’altro del campo, fa giocare sempre una palla in più all’avversario, alza le traiettorie quando viene sbattuto fuori dal campo.
Arnaldi si porta sul 4-2, annulla una pericolosa palla del controbreak grazie ad una prima esterna vincente e poi breakka ancora l’americano sul 5-2 (da 40-0, con Wolf che pasticcia anche a rete, regalando cinque punti consecutivi).
Secondo set: due game infiniti indirizzano il set e dopo una lotta infinita li vince entrambi Wolf
Il copione sembra seguire esattamente la trama del primo set quando Wolf nel sesto game si ritrova a dover annullare tre palle break consecutive (3-2 Arnaldi, 0-40): ma a questo punto succede qualcosa, Wolf ritrova il servizio (un gesto piuttosto artigianale ma molto efficace e potente, la palla viene colpita nel corso della fase ascendente del lancio con conseguenti traiettorie anomale, degli slice che diventano bisce impazzite nel momento in cui rimbalzano o per meglio dire scivolano sul campo) e perfino un po’ d’ordine nei colpi da fondo, annullando sei palle break nel corso di un game di ventidue punti (quasi venti minuti) che coincide anche col passaggio migliore del match dal punto di vista della qualità.
Arnaldi subisce il contraccolpo e nel game successivo si ritrova subito 15-40 a causa di un brutto smash a rimbalzo sparato in corridoio e di un banale errore di dritto.
Wolf improvvisamente trova il campo con continuità, limita gli errori gratuiti e mette in mostra tutta l’esuberanza del suo tennis, provando a travolgere il numero 3 d’Italia, che però si aggrappa il servizio e al rovescio lungolinea, annullando in totale cinque palle break: è il miglior momento della partita, Arnaldi si carica nel silenzio cinese (il campo 3 di Shanghai è completamente deserto) ma alla fine dopo diciotto punti (40 punti in totale tra sesto e settimo game e mezz’ora di gioco) deve cedere al pressing di Wolf, che si concede anche il lusso di una smorzata vincente (4-3 e servizio J.J.).
Il 22enne di Sanremo sembra comprensibilmente mollare anche dal punto di vista emotivo, arriva un altro break e Wolf vince il set col punteggio di 6-3 grazie ad un parziale di quattro giochi consecutivi.
Terzo set: scambio di break in apertura, Arnaldi annulla quattro match point ma alla fine cede al tie break
Si fanno subito sentire i postumi di un secondo set molto intenso: Wolf regala il break in apertura con un game pessimo, Arnaldi si porta sul 2-0 ma nel turno di servizio successivo restituisce il favore.
La partita è cambiata e l’italiano sembra un po’ in balia dell’avversario nel corso dello scambio, con Wolf che col passare dei minuti ha ridotto gli errori gratuiti e ritrovato un pizzico di margine nei suoi colpi, riuscendo ad aspettare il momento giusto per l’accelerazione definitiva.
L’americano sembra averne di più, ma Matteo, lo sappiamo, ha una mentalità di ferro, e sul 4-5 annulla un match point grazie a una grande difesa in corsa.
Il peggio sembra essere passato, ma sul 5-6, chiamato ancora a servire per rimanere nella partita, Arnaldi si mette nei pasticci con due doppi falli consecutivi: 0-40 e tre match point.
Il numero 3 d’Italia ritrova la prima (15-40), Wolf si mangia un comodo passante di dritto (30-40) e poi ancora il rovescio lungolinea di Arnaldi rimette tutto in parità.
Si va al tie break dove entrambi sembrano trovare il giusto equilibrio tra il rischio e la tensione del momento, concedendo solamente un errore di dritto a testa.
Arnaldi mette addirittura a segno due ace in pochi punti, ma sul 4 pari sbaglia una brutta risposta di dritto (5-4 Wolf) prima di cedere al termine di uno scambio durissimo di 27 colpi (6-4): arrivano altri due match point per Wolf, che stavolta non si fa pregare chiudendo con un grande rovescio lungolinea vincente.
Jacopo Gadarco