[32] U. Humbert b. [4] S. Tsitsipas 6-4 3-6 7-5
Continuano le difficoltà di questa seconda parte di stagione per Stefanos Tsitsipas, che mostra carattere recuperando un break nel parziale decisivo, ma si arrende comunque al n. 34 ATP Ugo Humbert, peraltro autore di una prestazione di tutto rispetto per il 6-4 3-6 7-5 in due ore e nove minuti al Rolex Shanghai Masters.
Resta però il fatto che Tsitsipas – sesto della Race – non vince due incontri di fila da oltre due mesi, quando ha alzato il trofeo a Los Cabos. Nel frattempo, il girotondo Philippoussis/babbo Apostolos. Dal canto suo, il mancino di Metz si conferma dunque avversario problematico per Stefanos, che rimedia la terza sconfitta in quattro scontri diretti, tutti finiti al terzo set.
IL MATCH – Tsitsipas sceglie di servire e perde subito la battuta a “30” con tre errori e una chiusura a rete di Humbert: non riuscirà a recuperare il break. Deve anzi salvare una doppia opportunità del 3-0 francese e un set point al nono game. Ugo non è esattamente glaciale al momento di chiudere: errori evidenti gli costano il 15-40, salvato grazie alla prima battuta, colpo che lo tira fuori dai guai ancora da sinistra, mentre è Stefanos a sprecare la quarta e ultima opportunità con il dritto inside-in in corridoio.
I servizi dominano nel secondo parziale, con l’unica ma rilevante eccezione di quello di Humbert che lo cede al quarto gioco e il venticinquenne di Atene la porta al terzo.
Nella partita finale, due prime su cinque in campo nel primo turno di battuta per Tsitsipas e allora Humbert gli prende il campo, lo sorprende due volte (consecutive…) nell’angolo destro, mentre la stecca di rovescio consegna definitivamente il game. Ugo conferma agevolmente per il 3-0, poi non chiude una comoda volée di rovescio che gli avrebbe dato un interessante 15-30 in risposta. Sono però più gravi i suoi tre gratuiti al settimo game, aperto da un bel punto di Stefanos, che rimettono in discussione la sfida.
Il numero 6 del mondo serve una prima volta con successo per rimanere nel match, ma la seconda gli è fatale. Un ooh del pubblico sottolinea il doppio fallo (15-30, annuncia Lahyani), ma rimedia temporaneamente con un drittone spaziale. Ancora meglio è però il successivo passante bimane di Humbert, tirato da parecchio lontano eppure strettissimo, che vale il match point. L’ultimo scambio è di nuovo un duello dei rispettivi colpi preferiti: Stef comanda con il dritto ma, quando prova a incidere con il rovescio lungolinea, Ugo difende nell’angolo opposto forzando l’errore ateniese. “Game, set and match Tsitsipas, ehm, Humbert”, dice Lahyani.
Urlo liberatorio e braccia al cielo per Humbert, che non vinceva due match consecutivi in un main draw ATP da Wimbledon e avanza agli ottavi dove troverà l’uomo con il muso del lupo stilizzato sulla maglietta, quel JJ Wolf che ha sconfitto Matteo Arnaldi.