[22] N. Jarry b. D. Schwartzman 6-3 5-7 6-3
La sfida agli ottavi di finale del Masters 1000 Rolex Shanghai ha un significato particolare per entrambi i contendenti del primo match di giornata. Da un lato della rete Diego Schwartzman in crisi di risultati da tutta la stagione che tenta faticosamente di risalire la china. Ormai precipitato al numero 130 del ranking, l’ex numero 8 di Buenos Aires ha vissuto un’annata da incubo in cui non è mai riuscito a vincere più di due match in un torneo (12-22 il bilancio) ma ci è riuscito per la prima volta in stagione proprio in quel di Shanghai. Dall’altra parte un altro sudamericano, Nicolas Jarry. Il tennista cileno sta vivendo un periodo straordinario di forma, confermato dal best ranking attuale di numero 22 ATP. Con due titoli ATP a Ginevra e a Santiago, cerca l’exploit in un grande torneo dopo i quarti di finale raggiunti la settimana scorsa a Pechino – il torneo 500 che pareva un 1000. I due si sono già incontrati 5 volte: ha vinto sempre Schwartzman ad eccezione dell’ultimo (e forse più significativo per i valori che scenderanno in campo) head-to-head a Santiago dove prevalse Jarry in tre set.
Jarry devastante col diritto. Il primo set è suo
In avvio di partita, Jarry sembra deciso a farsi valere con i colpi di inizio scambio, specie con il servizio e il diritto. Schwartzman di contro fatica un po’ a tenere profonda la palla, dando l’opportunità al cileno di prendere il sopravvento nello scambio. Nel corso del terzo gioco matura il break che sarà decisivo per questo primo parziale: nel primo 15 Schwartzman deposita malamente un diritto diagonale in rete; sulla seconda morbida dell’argentino, scaraventa una risposta di diritto lungolinea vincente; da fondo, prevale la potenza del numero 22 ATP che costruisce a suon di fucilate il vantaggio nel se (3-1). In risposta Schwartzman non riesce ad impensierire il cileno che tiene tutti i suoi turni senza concedere palle break.
Il sesto gioco, l’argentino parte male con un doppio fallo; temendo la risposta di Jarry, è costretto a cercare grande profondità e quando ci riesce, viene premiato. Quando si entra nello scambio prolungato però Schwartzman è sempre in difficoltà e offre all’avversario comode palle che permettendo al cileno di aprire gli angoli e affondare. Annulla la palla del secondo break Schwartzman con due bellissimi rovesci lungolinea che atterrano a pochi centimetri dalla linea di fondo. Nonostante un bilancio di 8 vincenti e 14 gratuiti, in 42 minuti il primo parziale è del cileno, sempre più vicino ai quarti di Shanghai.
Secondo set: Schwartzman resta in partita, prova a variare e viene premiato
La sensazione è che Jarry abbia la partita in mano con Schwartzman sempre costretto alla difesa. Eppure le prime palle break del set sono per l’argentino. Nel secondo gioco, Jarry parte male sbagliando una comoda volée alta dopo il servizio; con un altro errore di diritto in uscita dal servizio e un recupero in avanzamento che si ferma in rete, ecco le prime palle break per Schwartzman dell’incontro. È bravo Jarry ad annullare la prima con il servizio, la seconda con un diritto inside-out dal centro del campo e la terza con un attacco di diritto a seguire un’ottima seconda. Si salva Jarry e i giochi centrali del set proseguono a favore del tennista al servizio con il giocatore in risposta che non riesce ad impensierire l’avversario. Sul finire del parziale, Schwartzman sembra aver trovato la chiave per impensierire Jarry.
L’argentino si da una chance di evitare il tie-break nel dodicesimo gioco del secondo set con un gran passante lungolinea di rovescio costringendo Jarry ai vantaggi. Manovrando da fondo con traiettorie alte, cariche di spin che vanno a pizzicare gli ultimi centimetri di campo, Schwartzman si procura il primo set point che gioca in maniera eccellente, in difesa sul potente servizio di Jarry e poi sull’attacco di diritto, l’argentino alza un lob che il cileno “stecca” malamente. Rispetto al primo set, entrambi hanno alzato il numero dei vincenti ma solo Schwartzman è riuscito a diminuire i gratuiti (10-5 per l’argentino, 19-14 per il cileno).
Terzo set: il diritto di Jarry fa la differenza. Schwartzman deve arrendersi
È dunque il terzo set a decidere l’incontro. Con due “soliti” vincenti di diritto, Jarry si rende pericoloso nel quinto gioco del parziale decisivo. Aiutato da un rovescio steccato da Schwartzman, si presentano le prime palle break del parziale. Non poteva che essere una fucilata di diritto diagonale a dare il break dell’allungo a Jarry. L’ottimo servizio del cileno è un’àncora di salvezza nei momenti difficili, come nell’ottavo gioco quando sulla palla game, deposita un rovescio d’attacco in rete; risolve il game con una prima vincente e si porta avanti 5-3. Sembra in cassaforte il decimo game con Schwartzman al servizio e invece, prima manca una facile conclusione del punto di rovescio, poi Jarry si inventa una palla corta diagonale su cui l’argentino nulla può e si presenta il primo match point che il cileno spreca con un diritto in manovra che scappa lungo. Sul secondo match point, frutto di un errore di rovescio di Schwartzman, Jarry trema e, fermo sulle gambe, gioca un rovescio che a malapena raggiunge la metà della rete. Schwartzman sembra non voler approfittare dei gratuiti dell’avversario e regala un terzo match point che è quello buono. Al prossimo turno ci sarà uno tra Alcaraz e Dimitrov e sarà bene per Jarry diminuire il numero di gratuiti se vuole avere una possibilità di fare partita (in questo match 39-42). A fine incontro si mette in mostra anche il piccolo Jarry con una breve incursione in campo a salutare papà Nicolas.
[32] Ugo Humbert b. JJ Wolf 6-1 6-2
Si tratta di una sfida inedita il secondo match di giornata sul centrale di Shanghai. Ugo Humbert, giustiziere di Tsitsipas in questo torneo e 9 volte vincitore contro un Top10 (su 18 sfide) cerca il suo primo quarto di finale della stagione in un Master 1000. Durante l’anno ha costruito la classifica anche accettando di “scendere di categoria”, giocando e vincendo Challenger e in questo finale di stagione sta raccogliendo i frutti del duro lavoro. Lo statunitense JJ Wolf ha eliminato il nostro Arnaldi in una partita incredibile in cui ha dimostrato resistenza fisica e soprattutto mentale.
Primo set: Wolf non entra in partita. Humbert in fuga
Inizio di partita da dimenticare per JJ Wolf: tantissimi errori e nei primi 13 punti ne vince solamente 1 mandando Humbert facilmente avanti 3 a 0. Ancora in difficoltà il tennista di Cincinnati che nel quarto gioco deve fronteggiare una palla del doppio break ma Humbert tenta una risposta aggressiva su una seconda morbida che però termina in rete. Costretto due volte ai vantaggi, JJ Wolf riesce finalmente a sbloccare il punteggio e prova a entrare in partita. Purtroppo per lo statunitense (e per noi), continua a non trovare il livello necessario per fare partita e il terzo turno di servizio di Wolf perso a zero mandano il francese di Metz avanti 5-1. Dopo 26 minuti e gli ultimi 12 punti del set vinti lasciando a zero l’avversario, il numero 34 ATP chiude con un perentorio 6-1. Solo 7 i punti conquistati da Wolf in questo primo parziale.
Ci prova Wolf nel secondo set ma non è giornata
In attesa di vedere un po’ di battaglia, Wolf e il pubblico pagante si augurano che il cambio cappellino (ora girato con la visiera al contrario) dia una buona iniezione di fiducia al numero 51 ATP. Almeno il primo gioco viene tenuto senza grossi patemi nonostante sia poco aiutato dal servizio e da Humbert molto aggressivo già dalla risposta. Ancora due palle break in favore del transalpino nel corso terzo gioco: sulla prima è bravo Wolf (finalmente!) a manovrare da fondo prima di scagliare un diritto vincente inside-out ma sulla seconda, la risposta profonda e aggressiva di Humbert non consente a Wolf di organizzare una difesa efficace e il break arriva.
Non è più una notizia Wolf in difficoltà al servizio: i punti che fa, sostanzialmente, sono i gratuiti di Humbert. Il secondo break del secondo set mandano Humbert sul 4-1 e pare davvero difficile pensare a una possibile rimonta, non tanto per il punteggio ormai compresso quanto per la qualità del tennis espresso dal nativo di Cincinnati. Il cappellino girato al contrario di inizio secondo set non ha funzionato e allora Wolf ci prova ancora levandolo per affrontare il turno di servizio mentre è sotto 1-5. Il game tenuto al servizio serve solo a rimandare l’inevitabile. Con l’ennesimo rovescio diagonale vincente, dopo 57 minuti, si qualifica per i quarti di finale a Shanghai a distanza di quasi tre anni (c’era riuscito a Bercy nel 2020). Ottima la prestazione di Humbert ma certo inficiata da un Wolf mai in partita.