A Shanghai non è stato solo il giorno dei due quarti di finali della parte alta del tabellone del Rolex Masters. È stato anche (e per certi versi soprattutto) il giorno del ritorno di Roger Federer che non calcava il cemento del Qizhong Stadium dal 2019, quando lasciò il torneo sconfitto da Zverev ai quarti di finale. Realisticamente, quel giorno nessun tifoso cinese pensò che quella sarebbe stata l’ultima occasione per ammirare senza mediazioni la massima espressione dell’eleganza tennistica, lì davanti a loro a pochi metri di distanza. Invece la pandemia ha fatto “ritirare” Federer dalla Cina con tre anni di anticipo. A maggior ragione, quindi, non può sorprendere l’entusiasmo con cui è stato accolto Roger nella pausa tra i match odierni. “Once your fan, always your fan” è la scritta che campeggiava sui cartelli esposti con orgoglio da centinaia di tifosi organizzatisi per l’occasione, mentre tutto il resto dello stadio accompagnava la coreografia con gli applausi.
Nell’ennesimo tributo riservatogli quest’anno (dopo quelli ad Halle, Wimbledon e a Vancouver in Laver Cup), lo svizzero ha ricevuto il premio di “Atleta icona del Rolex Shanghai Masters” – torneo vinto due volte (2014 e ’17) dallo svizzero che ha trionfato a Shanghai anche quando la città cinese ospitava il Master di fine anno (nel 2006 e ’07). La cerimonia ha coinvolto altri due idoli del pubblico, l’ex numero 2 del mondo e bi-campionessa Slam Li Na e l’attuale numero 1 cinese Zhizhen Zhang (#60 ATP e diventato proprio questa settimana il primo giocatore di casa a raggiungere gli ottavi a Shanghai) Sollecitato proprio da Zhang, Federer ha parlato della sua vita dopo il ritiro: “Sono felice di essermi ritirato. Non ci sarà un ritorno. Mi sono divertito molto nel circuito, ho raggiunto il limite e mi sono spremuto fino all’ultima goccia. Non avevo più niente da dare. Adesso sono un super tifoso come tutti voi. Mi mancano quei momenti, ma adesso è iniziato un nuovo capitolo. L‘ultimo anno è stato stupendo. Meno tennis, ma più tennis con i miei figli”.
Dopo aver ringraziato il pubblico per il supporto ricevuto fin da quando, nel 2002, giocò per la prima volta in Cina, Roger ha ricordato le sfide con Nadal andate in scena su quel campo: “Ho giocato contro Rafa in tantissime occasioni. Quasi in tutti i campi più importanti al mondo. Sono felice di averlo fatto anche qui, non una ma ben tre volte. Nella finale del 2017 penso di aver giocato davvero bene. Disputai un torneo fantastico e fu un anno straordinario al rientro dopo il problema al ginocchio. Sono felice di aver vinto quella finale: ho amato le battaglie che ho avuto con Rafa”.
Selfie e lancio di palline autografate hanno poi chiuso il “Federer’s Fan Day” prima che Roger si mettesse comodo per assistere a gran parte dell’incontro tra Rublev, con cui ha scambiato qualche battuta nell’intervallo tra primo e secondo set, e Humbert. A fine match, il russo – vincitore in due set – ha commentato divertito la presenza della leggenda svizzera: “Non mi ha distratto, ma la gente ha smesso di guardare la partita e si è concentrata su Roger”.