Terza giornata di gioco a Tokyo con il programma della sessione diurna che vedeva in programma l’esordio del vincitore del Masters 1000 di Shanghai Hubert Hurkacz, che ha avuto la possibilità di esordire il mercoledì per recuperare delle fatiche cinesi, e i primi due ottavi di finale del Kinoshita Group Japan Open Tennis Championship. Ripercorriamo, quindi, cosa è accaduto nei primi tre match di giornata dell’ATP 500 di Tokyo.
Z. Zhang b. H. Hurkacz 6-3 4-6 7-6 (4)
Arriva subito una sorpresa nella mattinata giapponese. Dopo oltre due ore di battaglia il campione di Shanghai Hubert Hurkacz cede alle fatiche accumulate e lascia strada, non senza lottare, al cinese Zhang Zhizhen. Vittoria arrivata 6-3 4-6 7-6 (4) al tie-break decisivo del terzo set, lo stesso che aveva premiato il polacco nella finale cinese contro Rublev. Sfida che comincia in salita per Hurkacz con un break subito in apertura di match. Il polacco che, pur non mostrando la solita solidità al servizio, è propositivo in risposta e da sotto 2-3 vince quattro giochi consecutivi per il 6-3 a suo favore che chiude il primo set.
Nel secondo parziale Hurkacz parte avanti di un break ma i turni di servizio del polacco non regalano molti free point e quando mette in campo la seconda il cinese aggredisce. Chiamato a servire per restare nel set il polacco lotta annulla un set point, non sfrutta due chance per allungare il set, e poi cede al secondo set point. Il terzo set vive all’insegna dell’equilibrio Hurkacz non concede mai più di due punti sul servizio mentre Zhang è costretto ad annullare ben tre palle break. Al tie-break decisivo Zhang prende subito il largo, issandosi sul 4-0 subisce la rimonta del polacco sino al 5-4 ma strappa per ben due volte il servizio all’avversario chiudendo 7-4 su un Hurkacz piegato in due dalla fatica. Sconfitta che si trasforma in una zavorra per il polacco nella corsa verso Torino. Per Zhang al secondo turno ci sarà il russo Karatsev.
[8] F. Auger-Aliassime b. S. Ofner 6-4 6-1
Trova di nuovo il feeling con la vittoria il canadese Felix Auger-Aliassime. Il canadese ritorna finalmente ad incamerare due vittorie consecutive nello stesso torneo. L’ultima volta che c’era riuscito eravamo ad inizio stagione in quel di Indian Wells, torneo nel quale si spinse sino ai quarti, fermato da Carlos Alcaraz. Col successo sull’austriaco Sebastian Ofner, 6-4 6-1, Auger-Aliassime ritorna ad avere l’opportunità di giocare un quarto di finale dall’ATP 250 di Lione dello scorso maggio.
Inizio di match complicato per entrambi al servizio, break e controbreak in apertura, poi è il canadese che deve remare per uscire indenne dai giochi successivi mentre Ofner sembra maggiormente in controllo. Questo sino al decimo gioco, con l’austriaco chiamato a servire per restare nel set. Si entra in un game maratona con Ofner sempre ad inseguire. L’austriaco annulla tre palle set, ma capitola alla quarta occasione. Anche in apertura di secondo set, Auger cede subito il servizio ma per sua fortuna sono maggiori i problemi di Ofner che chiuderà il secondo set senza mai tenere un proprio turno di servizio con il 47% di punti vinti con la prima e il 25% con la seconda.
Match dai tanti errori con Ofner che chiuderà con ben 39 errori non forzati (20 di dritto e 16 di rovescio, oltre a 3 doppi falli). Saldo negativo anche per Auger-Aliassime (15 vincenti e 27 non forzati) che sfrutta la maggiore solidità nei propri turni di servizio, soprattutto con la prima. Per il canadese ai quarti la sfida contro uno tra Casper Ruud e Marcos Giron.
[5] T. Paul b. M. McDonald 6-4 6-2
Prestazione sontuosa quella di Tommy Paul che divora in un sol boccone, 6-4 6-2, il connazionale MacKenzie McDonald e si guadagna l’accesso ai quarti di finale del torneo nipponico. Il numero 12 ATP è chirurgico al servizio, chiudendo il match senza mai concedere una chance al suo connazionale. Paul, infatti, nel primo set non lascia scampo a McDonald cedendo solo due punti, uno con la prima, uno con la seconda. McDonald, invece, deve prima annullare due palle break nel sesto gioco.
Il numero 37 ATP soffre soprattutto dalla parte del rovescio, con il colpo che va ad intermittenza. Al contrario il dritto di Paul sembra una sentenza, con le accelerazioni del tennista nato nel New Jersey che mettono in difficoltà McDonald. Chiamato a servire per allungare il primo set. McDonald va in affanno e arrivano due set point per Paul. Il ventottenne nato a Berkeley chiede aiuto al servizio e con una prima vincente e ace a favore di Mcdonald annulla le due occasioni. Paul al termine di uno dei punti più belli del match con una voleè dorsale conquista il terzo set point, convertito con un passante di dritto costringe l’errore con la volée McDonald.
Nel secondo set il copione è il medesimo. Paul non dà mai la sensazione di potersi far sfuggire la partita. Al contrario cresce il nervosismo di McDonald. Nel quarto game con McDonald al servizio Paul si issa si a palla break. Il numero 12 ATP risponde bene prende campo, conquista la riga e con una volèè sulla riga constringe all’errore McDonald. Punto che però non va giù al californiano che chiama troppo tardi il challenge, secondo il chair umpire Bernardes, e si prende un warning per ball abuse. Gli errori del californiano crescono e nell’ottavo gioco tre errori di McDonald si tramutano in tre match point Paul. McDonald ne annulla due ma alla terza occasione sparacchia un dritto out. 29 errori forzati a fine match per McDonald (con soli 9 vincenti). 19 vincenti 11 dei quali di dritto per Paul, che approda agilmente ai quarti dove affronterà uno tra Ben Shelton e Jordan Thompson.