All’European Open di Anversa vanno in scena i quarti di finale. A Marterer il derby mancino, le teste di serie rispettano il pronostico.
[3] A. Bublik b. [Q] G. Mpetshi Perricard 6-4 4-6 6-2
Alexander Bublik supera con autorevolezza la speranza francese Giovanni Mpetshi Perricard. In un’ora e ventotto minuti di fast tennis impone la sua maggiore completezza e i suoi colpi più sicuri rispetto a quelli del ventenne avversario. Mpetshi Perricard gioca un bel rovescio a una mano che lo aiuta a scendere a rete e un dritto possente, ma per ora entrambi i groundstroke non danno troppa sicurezza se lo scambio si protrae. Chiaramente il francese avrà tutto il tempo per perfezionarli, ma per ora avanza il ventiseienne kazako, che approda alla sua terza semifinale in stagione dopo Marsiglia e Halle.
Primo set con il transalpino discontinuo alla battuta nonostante i sei ace: subisce infatti due break e rimedia ad uno solo, cedendo per 6-4. La seconda frazione si caratterizza viceversa per l’ossequio al primato della battuta: il giovane francese alza significativamente la percentuale di prime palle e in tal modo intensifica con successo il numero di discese a rete. Bublik procede più a strappi: alterna serie impressionanti di servizi vincenti e ace a improvvise amnesie con la prima palla condite da pericolosi doppi falli. Perricard riesce a bloccare bene la risposta di rovescio a una mano ma non articola quasi mai valide azioni di contrattacco.
I game si susseguono veloci con pochissime concessioni al ribattitore: sul 4-4 il ventenne di Lione serve due assi inframmezzati da due servizi vincenti. Questo andamento viene bruscamente interrotto nel decimo gioco: Bublik esordisce con un doppio fallo e nello scambio successivo si fa sorprendere da un attacco del rivale. Il lob difensivo finisce oltre la linea di fondo. Il kazako di Mosca riprende la parità grazie alla battuta ma sul 30-30 si fa trovare impreparato dalla risposta del francese e invia un dritto fuori misura.
Sul setpoint che ne consegue Perricard indovina un dritto in risposta a uscire che lascia Bublik immobile. In 34 minuti 6-4 per l’outsider transalpino: 5 ace per lui contro 4 del favorito numero tre del torneo (che però mette anche quattro doppi errori), sette colpi vincenti e sette punti a rete in altrettante discese a rete.
Nel parziale decisivo Bublik mette finalmente ordine alla propria battuta. In tutta la frazione il kazako serve solamente un ace ma limita allo stesso modo i doppi falli, beneficiando anche di un calo di rendimento del rivale. Quest’ultimo gioca sul punteggio di 1-1 un game pessimo, con ben due smash fuori misura e due dritti oltre le righe che rivelano incertezze nel momento di attaccare una palla “leggera”.
Bublik mette il break in cassaforte e non lascia chance di rivincita al numero 226 del ranking. Perricard concede invece il bis cedendo la battuta anche sul 2-4, infarcendo il frangente di ben due doppi errori. Sul 5-2 Alexander passeggia e chiude con un dritto incrociato. Per lui ora la semifinale con Maximilian Marterer.
[Q] M. Marterer b. H. Gaston 6-3 6-2
Secondo avversario consecutivo proveniente dalla Germania per Gaston: anche oggi la prospettiva per lui è quella di contenere con le gambe e con colpi atti a spostare l’avversario. Marterer rispetto a Struff aggredisce più sul ritmo che seguendo l’attacco a rete, ma nel match odierno inizia in maniera scoraggiante: dopo tre turni di battuta ha già al suo attivo sei ace. Il ventottenne di Norimberga in realtà appare perfetto in ogni aspetto del gioco e disarma le resistenze difensive del francese, che percorre chilometri per chiudere gli angoli che il rivale si apre in progressione.
Gaston subisce il break al secondo gioco, rimontando da 0-30 per poi arrendersi a un magnifico rovescio incrociato di Marterer, cui fa seguito un rovescio in rete del francese, oppresso dal forcing teutonico. MM fa 3-0 con un game di soli ace e sul 3-1 ne sostituisce due con altrettanti servizi vincenti; si gioca poco quando batte lui e Gaston non trova il ritmo a lui più congeniale.
Il set termina dopo solo ventisette minuti, con il tedesco che capitalizza l’unica palla-break conquistata e cede solo tre punti quando si porta in battuta: per lui sei ace, undici colpi vincenti e solo quattro errori. Per Gaston solo un errore gratuito, segno di una predominanza assoluta nello scambio del numero 127 del ranking.
Il secondo parziale ha lo stesso protagonista del primo. Maximilian prosegue nella sua versione più lussuosa e non allenta la pressione che tiene l’impotente Gaston lontano dal match. Il ventitreenne di Tolosa subisce il break in apertura alla seconda occasione concessa, quando per liberarsi dello scambio allarga troppo la traiettoria di un rovescio dal centro a uscire.
Come detto, il tedesco continua a non concedere nulla: nella seconda frazione lascia all’avversario solo sei punti quando serve. Tre ace ma una serie di servizi vincenti che Hugo riesce solo a sfiorare senza quasi modificarne la direzione. Cinque di questi sei punti Gaston li vince sul 2-3, quando trova anche tre palle break, di cui due consecutive. Sulle prime due ci sono altrettanti punti diretti con la battuta, sulla terza il tedesco spinge con determinazione un dritto inside-in che costringe all’errore il rivale.
Tenuto il tedesco il servizio, Gaston si spegne e cede il set per 6-2 in trentasei minuti. Per lui nessun rimpianto di fronte a un contendente oggi intoccabile, per Marterer prima semifinale di una stagione trascorsa soprattutto nel circuito challenger. L’avversario sarà Alexander Bublik.
[1] S. Tsitsipas b. [5] Y. Hanfmann 6-3 6-3 (M.S.)
Bastano 70 minuti a Stefanos Tsitsipas per avere la meglio sul n. 51 ATP Yannick Hanfmann all’European Open. Il 6-3 6-3 porta in parità i duelli dopo la sfida di Maiorca dello scorso giugno. E 1-1 è il saldo anche dei loro precedenti lontani nel tempo e dai riflettori.
Servizi intoccabili per tutto il primo set, con l’unica (e quindi molto rilevante) eccezione al sesto gioco, quando Hanfmann sbaglia tre rovesci di fila (due in uscita dal servizio) e non chiude a rete (ma gran recupero di Stef) e cede il game che gli costerà il set.
Nel secondo parziale arriva la prima palla break per Yannick, carico a mille dopo aver punito con precisione due incursioni greche e approfittato di uno sventaglio parecchio largo, ma la risposta bimane sulla seconda non è all’altezza della situazione. Due giochi dopo, altra opportunità per il trentunenne di Karlsruhe, ma può solo guardare la prima esterna di Tsitsipas. E allora è il numero 7 del mondo a passare avanti facendo viaggiare il dritto e ringraziando il rovescio tedesco – il suo colpo a rimbalzo solitamente più affidabile – impreciso nel momento decisivo.
Match finito, con Stefanos che conferma a zero e strappa ancora la battuta. Per lui, semifinale contro il n. 4 del seeding Arthur Fils, che in meno di un’ora si è liberato di Juan Pablo Varillas, n. 69 ATP al suo primo quarto di finale sul duro. 6-0 6-3 per il classe 2004 francese.