[3] A. Bublik b. [4] A. Fils 6-4 6-4
Per quanto Alexander Bublik faccia dell’imprevedibilità il suo tratto distintivo, nemmeno lui può perdere una partita in cui, con la prima palla in campo, fa 36 punti su 37. Così, infatti, il kazako ha sconfitto 6-4 6-4 Arthur Fils nella finale dello European Open di Anversa (ATP 250) aggiudicandosi il terzo titolo della carriera e il secondo della stagione dopo quello di Halle. Parentesi in Coppa Davis esclusa, Bublik veniva da cinque sconfitte consecutive al primo turno, ma ha trovato nel cemento indoor della città belga il contesto perfetto per dare sfogo a tutta la sua potenza al servizio. Due turni di battuta negativi di Fils (uno per set) si sono quindi rivelati determinanti: il francese ha infatti avuto tre palle break ma in nessuna di queste occasioni è riuscito a far partire lo scambio.
Il classe 2004 si dovrà quindi accontentare – si fa per dire – dell’ennesimo ottimo torneo della sua stagione (in cui ha battuto anche Tsitsipas) e del consolidamento della sua 38esima posizione nel ranking che gli varrà con tutta probabilità il titolo di Newcomer dell’anno: la sua formidabile ascesa in questo 2023 è infatti iniziata dal numero 252. Bublik, invece, guadagna anche 6 posti e sale alla casella numero 30.
Primo set – Fils si fa sorprendere in battuta e il break è irrecuperabile
Il match parte, come prevedibile, nel segno dei servizi. Le caratteristiche dei giocatori e del campo rendono infatti gli scambi da fondo una rarità, in particolare quando il punto inizia con una prima. Dopo quattro game tenuti a 15 dai giocatori in battuta, però, qualcosa cambia: Bublik tiene in campo diverse risposte e Fils va in difficoltà sugli slice di rovescio giocati dal kazako per rallentare il ritmo. Il francese va fuori giri sia con il dritto che con il rovescio e poi non si fa trovare pronto a rete dopo aver effettuato un serve and volley sulla prima palla break dell’incontro. Bublik ha quindi in mano il primo set. Tutto dipende dal suo servizio: quando entra la prima, infatti, non si gioca (e sarà così per tutto il match).
Per fortuna di Arthur, però, la percentuale del kazako non è elevatissima (appena sopra il 50%) e allora qualche occasione per rientrare nel parziale gli si presenta. Sul 4-3, Alexander commette un doppio fallo sul 30-pari con una seconda tirata a 218 km/h ma poi non lascia scampo al 2004 francese ritrovando la prima e poi ricavando un ace da un’altra seconda a dir poco forzata. Anche sul 5-4, il numero 36 del mondo concede qualcosa alternando ace e doppi falli: sul 30-pari, allora, Fils ha una chance molto ghiotta ma sbaglia un rovescio in avanzamento ampiamente alla sua portata. È questo l’ultimo treno per il transalpino che non può nulla sulla seconda di servizio scagliata da Bublik a 224 km/h sul secondo set point a disposizione.
Secondo set – A Bublik basta un altro break: troppo forte al servizio
È un Fils molto nervoso quello che torna in campo per il secondo parziale. I back soporiferi del kazako mettono il dito nella piega e poi Arthur consegna tre palle break consecutive all’avversario con un doppio fallo: la prima è sufficiente perché il francese sbaglia malamente con il dritto, facendo poi fare una brutta fine alla sua racchetta. Quantomeno, però, nei game successivi il classe 2004 riesce a ritrovare la calma e in questo modo rimane in scia a Bublik. A premiare questa sua perseveranza arrivano due palle break sul 2-3: il numero 3 del tabellone, però, le annulla con un ace e con una seconda a velocità “normale”. Non serve a nulla a Fils nemmeno il primo quindici realizzato in risposta a una prima del kazako dopo 27 punti.
Arthur prova comunque a darsi un’altra occasione e, dopo aver annullato un match point con un ace esterno, costringe Bublik a tornare al servizio per prendersi il titolo dello European Open. Il kazako mostra tutta la sua voglia di vincere spendendosi anche in un paio di rincorse difensive non scontate per lui. Il resto del lavoro lo fa ovviamente la sua prima che suggella la vittoria dopo un’ora e un quarto di gioco.