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Il mercoledì di Vienna è dedicato al completamento dei primi turni e a qualche secondo turno: non solo la vittoria di Medvedev e il match tra Sinner e Shelton, oggi il programma dell’Erste Bank Open era molto ricco. Vediamo come sono andati alcuni dei match del pomeriggio.
[PR] G. Monfils b. D. Altmaier 6-4 6-4
Sesta vittoria consecutive per Gael Monfils che, reduce dal titolo di Stoccolma, ha eliminato in due set (6-4 6-4) il numero 47 del mondo Daniel Altmaier qualificandosi dopo un’ora e 26 minuti di partita per il secondo turno dell’ATP 500 di Vienna.
Una classica vittoria d’esperienza per il 37enne francese, che ha annullato tutte le cinque palle break concesse nel corso del match, calibrando le energie mentali e fisiche dopo la lunga settimana svedese. Monfils (finalista a Vienna nel 2008, sconfitto dal talentuoso Philipp Petzschner) è stato molto lucido nei momenti chiave dell’incontro, consapevole di non potersi permettere una partita sfiancante: nel primo set il break decisivo è arrivato nel quinto game, nel quale Gael ha piazzato la zampata dopo aver annullato due palle break nel turno di battuta precedente. Monfils ha chiuso il parziale col punteggio di 6-4, perdendo in totale solamemente quattro punti sulla prima di servizio (18/22) e approfittando di un Altmaier un po’ in difficoltà coi rimbalzi rapidi di questa tipologia di campi: il tedesco, dotato di un ottimo servizio, ha però un tipo di gioco che si adatta nettamente meglio alla terra battuta (aperture ampie, rovescio a una mano molto carico e una classifica costruita sulla terra di Madrid, Roma e Parigi) e infatti nel corso della trasferta asiatica aveva perso tutte le partite disputate (tre su tre, con Harris, Nishioka e Harris).
Anche nel secondo parziale il break decisivo è arrivato nel quinto game ma da quel momento in poi Monfils si è un po’ rilassato o forse semplicemente si sono fatte improvvisamente sentire le scorie fisiche del trionfo di Stoccolma e nell’ottavo game ha dovuto fronteggiare due palle break consecutive, annullandole con freddezza grazie al servizio. Il 37enne parigino (risalito al numero 89 del ranking) ha chiuso poi set e partita col punteggio di 6-4, dopo aver recuperato anche nell’ultimo gioco da 0-30: al secondo turno per Monfils ci sarà la sfida con Frances Tiafoe (finalista di questo torneo nel 2021).
[WC] B. Gojo b. [SE] A. Karatsev 6-3 6-3
Borna Gojo torna alla vittoria nel circuito ATP: il 25enne croato dopo aver raggiunto gli ottavi di finali allo US Open (partendo dalle qualificazioni, sei vittorie totali nel torneo) aveva subito risposto alla convocazione della sua nazionale in Coppa Davis e nella sua città natale, Spalato, aveva vinto ben due singolari su tre (ottime vittorie con Tiafoe e Griekspoor, sconfitta con Ruusuvuori) senza però riuscire a trascinare la sua Croazia alle Finali di Malaga (nel girone di Spalato si erano alla fine qualificate Olanda e Finlandia). Gojo si era poi preso una pausa dal circuito per poi rientrare la scorsa settimana a Stoccolma dove era stato sconfitto all’esordio da Stan Wawrinka. Nel primo turno dell’Erste Bank Open di Vienna è tornato alla vittoria nel circuito sconfiggendo in due rapidi set (un’ora e dodici minuti) uno spento Aslan Karatsev con un doppio 6-3, approfittando dall’inizio alla fine degli errori del suo avversario. Il primo break dell’incontro è arrivato nel quinto game: Gojo ha approfittato di una serie di errori del russo, che ha distrutto silenziosamente la racchetta dopo un banale errore di rovescio. Da quel momento in poi il canovaccio del match non è più cambiato e Karatsev, reduce dalla finale persa a Tokyo con Ben Shelton, non è riuscito a reagire, tradito dalle bassissime percentuali al servizio (49% di prime in campo) e da un dritto completamente instabile. Il croato nel primo set (chiuso col punteggio di 6-3 dopo un altro break nel nono ed ultimo game) è stato semplicemente perfetto al servizio, perdendo solamente due punti e mantenendo un’altissima percentuale di prime in campo (14/18, 78%).
Il secondo parziale si è aperto con un altro break croato e il numero 77 del mondo è rapidamente scappato sul 3 a 0 prima di conquistare tre match point consecutivi in risposta sul 5-2: a questo punto Karatsev (ex numero 14 del mondo, attualmente risalito in 37esima posizione grazie alla finale di Tokyo) ha avuto un sussulto d’orgoglio, tenendo la battuta dopo aver appunto annullato tre palle consecutive del match. Nel game successivo Gojo ha subito il contraccolpo e Karatsev è riuscito improvvisamente a centrare il campo, conquistando le prime palle break della partita (15-40) ma il croato le ha annullate con grande freddezza, cercando ripetutamente la risposta di dritto di Aslan.
Gojo ha chiuso un match solidissimo con quattro punti consecutivi e in generale con una notevole prestazione al servizio: al secondo turno affronterà la tds numero 6 Tommy Paul (numero 12 della race, alla caccia di punti per le ATP Finals di Torino).
[8] K. Khachanov b. J. Lehecka 6-3 6-1
Karen Khachanov dopo la facile vittoria di Miami (6-2 6-4) domina ancora più nettamente il secondo confronto stagionale con Jiri Lehecka, battendolo in un’ora scarsa di gioco col punteggio di 6-3 6-1 e qualificandosi per la terza volta in carriera per i quarti di finale dell’ATP 500 di Vienna (nel 2016 perse con Ivo Karlovic, nel 2019 con Diego Schwartzman). Khachanov, dopo una lunga pausa per infortunio (frattura da stress alla schiena, il russo è rientrato allo US Open dopo tre mesi abbondanti di stop) sta cercando di ritrovare il ritmo del suo tennis: la sua trasferta asiatica era cominciata nel migliore dei modi con la vittoria del torneo ATP 250 di Zhuhai ma tra Pechino, Shanghai e Tokyo il 27enne russo (numero 16 del ranking) ha raccolto tre sconfitte e una sola vittoria (col kazako Zhukayev, numero 302 del mondo, a Shanghai) mentre qui a Vienna sembra improvvisamente aver ritrovato il suo miglior gioco (al primo turno aveva sconfitto con un doppio 6-4 il connazionale Safiullin, numero 43). Khachanov, attualmente numero 15 della Race valida per le Finals di Torino, senza quella pausa forzata tra Roland Garros e US Open, si sarebbe verosimilmente qualificato per il Masters, forte degli ottimi risultati di inizio stagione (semifinale all’Australian Open e a Miami, quarti a Madrid e al Roland Garros) e infatti nonostante un’intera estate ai box si trova ancora aritmeticamente in corsa (anche se a meno di miracoli non riuscirà a staccare il biglietto per Torino).
Il match con Lehecka non è di fatto esistito, con Khachanov che è subito scappato sul 4-1 nel primo set e non si è più voltato indietro, concedendo le briciole al servizio (6 ace, solamente sette punti persi in tutto l’incontro e nessuna palla break concessa all’avversario) grazie ad una percentuale altissima di prime in campo (73%).
Nel primo parziale Lehecka è perlomeno riuscito a rimanere in scia (6-3 Khachanov) mentre nel secondo parziale il ceko, dopo aver tenuto a fatica il primo turno di battuta (da 0-40) è completamente crollato con Khachanov che ha chiuso la partita (6-1) con un parziale di sei game consecutivi (mettendo a segno tre break e perdendo viceversa un solo punto perso al servizio).
Per Lehecka (21 anni, numero 31 del ranking ATP) prosegue il momento di crisi: se escludiamo le tre vittorie nel girone di settembre di Coppa Davis che hanno trascinato la Repubblica Ceca alle finali di Malaga (con Djere, Davidovich Fokina e Kwon, tutte senza perdere un set) Lehecka a livello di circuito ATP si trova nel pieno di una striscia negativa, con due sole vittorie nelle ultime otto partite. Khachanov venerdì nei quarti di finale affronterà il vincente del match tra Medvedev e Dimitrov.