Ultimi due incontri del programma della terza giornata degli Swiss Indoors di Basilea: il primo turno di Auger-Aliassime con Riedi e il match di secondo turno tra Etcheverry e Murray.
[6] F. Auger-Aliassime b. [WC] L. Riedi 6-3 6-2
Primo set. Il giovane Riedi sembra essere tennista preparato per scambi non troppo lunghi e per aggredire soprattutto il quadrante destro della difesa di Auger-Aliassime, tanto con il dritto quanto con il rovescio bimane. Il fisico è leggerino e il servizio funziona a fasi alterne, ma l’inizio dell’incontro è piacevole e il rossocrociato si segnala proprio per la sua vivacità quando si costruisce lo spazio per il colpo vincente. Contro lo svizzero il numero 19 del ranking Aliassime sfodera un servizio più preciso e continuo e un atteggiamento paziente volto a contenere le improvvise accelerazioni del rivale.
Aliassime sale 3-0 in virtù di qualche errore di troppo del ragazzo di Frauenfeld che approccia con timidezza i primi minuti della gara. Successivamente il numero 162 del ranking scalda i colpi e sul punteggio di 1-3 è bravo a mettere a segno due vincenti consecutivi con il dritto e poi con il rovescio e a recuperare lo svantaggio iniziale. Lo sforzo profuso però presenta il conto e il giovane Leandro perde la battuta di nuovo sul 3-4, dimostrandosi comprensibilmente in difficoltà quando deve mantenere una velocità di crociera ancora troppo alta per lui. Il canadese incassa il break e chiude 6-3 con un asso. Per lui sei ace, contro solo uno dell’elvetico; inoltre, nove vincenti contro i sei di Riedi, che commette ben 17 errori non forzati. Il tutto in trentotto minuti.
Secondo set. Riedi rientra in campo e palesa l’evidente disordine tecnico quando lo scambio si allunga e inoltre si aggravano i problemi con il servizio. Dopo il primo game tenuto con successo alla battuta lo svizzero cede i successivi due turni alla battuta e perde cinque giochi consecutivi. Per Riedi nel secondo parziale ci sono tre doppi falli, con il primo dei quali subisce il primo break, e solo il 58% di prime palle. Il canadese risponde con un parziale diligente e impreziosito da otto vincenti a fronte di solo tre errori. Sul 5-2 Felix serve e chiude al primo matchpoint, dopo trentotto minuti. Per lui un secondo turno con l’olandese Van de Zandschulp.
T.M. Etcheverry b. A. Murray 6-7(5) 6-3 6-2
Tomas Etcheverry impiega poco più di tre ore per piegare la fiera resistenza di Andy Murray e approdare al terzo turno. Il platense ha perso il primo set subendo le geometrie del blasonato avversario, che ha forse pensato di poter prevalere di personalità sul rivale. Questi però non si è arreso e viceversa ha saputo andare in progressione, finendo per superare nettamente lo scozzese. Ai quarti di finale il vincitore aspetta uno tra Rune e Baez.
Primo set: Murray attento rimonta un break e si aggiudica lo shootout finale
Il giocatore argentino inizia come suo solito a martellare con la battuta e a costringere lo scozzese a spostamenti continui in contenimento. Murray sembra entrare più lentamente in partita ed Etcheverry ne approfitta, mettendo a segno alcuni dritti vincenti e anche qualche fruttuosa discesa a rete.
Il primo break è proprio per lui, nel game di apertura. Murray non esce bene dal servizio e deve rincorrere in più di uno scambio; subisce una palla corta di rovescio vincente e sulla palla-break un suo lob in recupero oltrepassa la linea di fondo. Ben presto però il servizio del ventiquattrenne di La Plata si rivela meno pericoloso di altre occasioni e Murray riesce ad addomesticarne la prima palla con un certo profitto.
L’ex numero uno del mondo non perde tempo e recupera il ritardo già al termine del quarto game, mettendo a segno una volée di dritto. Etcheverry nel prosieguo del set reitera i suoi schemi in pressing ma Murray continua a essere efficace in contrattacco e il suo gioco in contropiede pesca in fallo diverse volte il rivale.
Non ci sono più palle-break e il set giunge al tie-break. Nel cuore dello shootout lo scozzese in vantaggio per 2-1 perde due punti consecutivi al servizio: prima attacca corto sul rovescio di Tomas e viene passato sulla destra, poi butta in rete un dritto alquanto sgonfio. I contendenti girano sul 4-2 per il sudamericano, che si produce in una ottima volée di dritto.
Qui si sveglia l’animo pugnace del due volte campione di Wimbledon, che ritrova la parità a 4 con un colpo di volo a rete. Andy subisce il 4-5 ma ottiene due minibreak con un rovescio in cross e con un passante di dritto in corsa, dopo aver costretto Etcheverry a una volée difficile di rovescio. Sul 6-5 un tocco di fioretto al volo Murray sigla la fine del set. Un’ora e diciannove minuti, 20 vincenti a 13 per l’argentino, il set però è dello scozzese.
Secondo set: Etcheverry resiste con personalità al ritorno di Murray e pareggia il conto
Etcheverry va subito sotto 0-30 ma rimedia con il servizio e dà un segnale importante all’illustre rivale. L’argentino non si perde d’animo, migliora di poco la sua percentuale di prime palle ma soprattutto continua a credere nei suoi colpi e trova la strada per togliere la battuta a Murray, che soffre un passaggio a vuoto nel quarto gioco. Il game cruciale della frazione è l’interminabile numero sette. Murray produce il massimo sforzo per cancellare il ritardo nel punteggio e si procura quattro palle-break.
L’argentino risponde con personalità e fa brillare il servizio quando necessario. Murray gioca bene le sue carte ma viene sempre respinto, finendo per perdere la frazione 6-3. Per lui otto vincenti ma diciannove errori gratuiti, Tomas scrive undici contro diciassette in un’ora e quattro minuti.
Terzo set: Murray cede alla stanchezza ed Etcheverry trionfa
Ci avviciniamo alla “zona Murray” ma Etcheverry non ha nessuna intenzione di stare a guardare e per dimostrarlo si aggiudica i primi tre punti alla risposta del game di apertura. In particolar modo si prende il secondo scambio dopo un estenuante braccio di ferro da fondocampo con una palla corta di dritto perfetta. Murray ritrova la parità ma commette doppio fallo, concedendo così la quarta chance di break, che Tomas trasforma con un attacco di rovescio.
Il sudamericano è il protagonista dello scorcio iniziale del parziale: sale 3-2 aggiudicandosi tre game ai vantaggi e perdendo a zero due turni di servizio in risposta. È lui per ora il clutch player del set. E le cose non mutano perché lo scozzese mostra i primi segni di stanchezza mentre il suo avversario se possibile alza il livello della pressione e continua a muoversi bene.
Sul punteggio di 4-2 Tomas si prende due palle-break consecutive che Andy cancella con l’aiuto anche del nastro. La fortuna non lo assiste sulla terza, quando viene passato da un dritto lungolinea. Siamo agli sgoccioli: due matchpoint consecutivi sul 5-2 e il primo è cancellato da un clamoroso passante incrociato di Sir Andy. Il secondo è un servizio vincente, che chiude la sfida a favore del più giovane.