T. Griekspoor b. [5] A. De Minaur 6-4 6-3
Non c’è partita nella sfida tra l’olandese Tallon Griekspoor e Alex De Minaur. Vince il n. 25 del ranking in due set, 6-4 6-3 in 1ora e 24′.
Olandese sempre efficace con il servizio, con il quale ottiene il 76% di punti serviti con la prima. Un unico passaggio a vuoto, registrato in avvio di secondo set, non gli ha creato problemi nell’economia del match.
Griekspoor è stato letale con il suo dritto e ha messo a segno ben 25 vincenti contro i 7 errori gratuiti.
Eppure l’avvio è stato complicato per l’olandese costretto a cancellare due palle break nel primo e terzo game. I due diventano efficienti al servizio tanto da lasciare solo due punti in risposta in ben cinque game. Nel decimo arrivano le prime palle break in favore dell’olandese: il secondo setpoint è decisivo per chiudere 6-4 il parziale.
Parte forte De Minaur nel secondo set: sale subito 2-0 forte di un break di vantaggio. L’australiano suda nel secondo game e deve annullare due break point. La reazione dell’olandese arriva subito con cinque game di fila conquistati.
De Minaur tiene il servizio nell’ottavo gioco, seppur vincendolo ai vantaggi, ma saluta Basilea con il 6-3 finale.
Per Griekspoor la sfida con Hurkacz ai quarti.
A. Shevchenko b. [3] T. Fritz 6-7(7) 7-6(6) 7-6(5)
Soffre, lotta, cancella quindici palle break di cui due matchpoint consecutivi, ma alla fine porta a casa il pass per i quarti di finale. La stravaganza di Alexander Shevchenko ha la meglio sulla testa di serie n. 3 Taylor Fritz. 6-7(7) 7-6(6) 7-6(5) il punteggio finale in quasi tre ore di battaglia. Tre lunghi tie-break, uno perso dal russo, gli altri due buttati via dall’americano. In una gara folle, nella quale i breakpoint non hanno avuto una grande efficienza, Shevchenko ha fatto la differenza insistendo con lo schema servizio e palla corta che ha fatto ammattire lo statunitense. Fritz ripenserà alle mille occasioni svanite e, in modo particolare, ai due dritti sparacchiati via sul finire del tie break del secondo. Il russo si è gasato, mostrando anche un lato molto sfrontato della sua persona non gradito dagli svizzeri. Vedasi la faccia con la quale accoglie l’errore del n. 9 del mondo che lo ha mandato a setpoint nel secondo.
Fritz non ha sfruttato ben 15 palle break ed è uscito sconfitto malgrado abbia messo a segno 22 aces e il 92% di punti con la prima di servizio con un bilancio finale di 61 vincenti e 21 gratuiti.
Nessuna palla break nel corso del primo parziale, ma un finale di tie break davvero folle con il russo che sale 6-1 ma che poi si perde sul più bello e spreca ben cinque setpoint. Smarrisce la prima di servizio e al secondo setpoint Fritz porta a casa il primo set. Russo sotto choc? Per i primi quattro punti del primo game, poi cancella con autorità due palle break e torna solido al servizio. Fritz con la sua prima di servizio, chiude i giochi rapidamente. Nell’ottavo game arrivano a sorpresa tre palle break consecutive in favore del russo: Fritz deve alzare il livello del suo tennis per portare a casa l’ottavo game. Nel nono gioco va in difficoltà Shevchenko ma ne esce con uno schema che fa spendere molte energie all’americano: ottima prima e palla corta. L’americano poi si procura tre palle break sorelle di matchpoint: il russo si affida al servizio e si tira fuori annullando anche una quarta palla break. Solito tie break in cui Shevchenko non concretizza le occasioni avute: toglie il servizio due volte a Fritz, ma prima una palla corta in corridoio e un errore di dritto riportano tutto in parità 6-6. Si gira con l’americano che va vicino a svoltare, mette alle corde il suo avversario ma sbaglia in larghezza un dritto a campo sguarnito. L’epilogo del secondo tiebreak vede Shevchenko straordinario a reggere le bordate di dritto del suo avversario che poi manda fuori l’ultimo colpo per esasperazione: si torna in parità nei computi dei set. Il terzo parziale è un autentico “suicidio” dell’americano che fallisce ben sette palle break, due delle quali matchpoint. Shevchenko si esalta e rimane concentrato sino al tiebreak vinto tra lo stupore dei presenti e la disperazione di Fritz. Affronterà il vincente della sfida tra Auger Aliassime e Van De Zandschulp.
U. Humbert b. [7] N. Jarry 7-6(3) 7-6(4)
Nessun break, entrambi i giocatori a far la differenza con il servizio, ma al tie break la spunta Ugo Humbert che batte Nicolas Jarry 7-6(3) 7-6(4) in 2ore e 4′.
Due set intensi decisi al tie break per colpa del cileno che è quello più falloso. Parte male il francese che nel settimo game deve risalire la corrente, annullando quattro palle break nel settimo game. Solido al servizio Jarry perde due volte il servizio nel tie break e perde 7-3 quello del primo parziale.
Nel secondo set il cileno è costretto ad annullare palle break nei suoi primi tre turni al servizio. L’inerzia del match pende a favore del francese che, però, nel tie break parte male perdendo entrambi i turni al servizio. Il cileno perde lucidità e non riesce a sfruttare il vantaggio accumulato. Humbert ha più qualità nei suoi colpi e la differenza si nota tutta sul finire del match. Avanza il francese che incontrerà il vincente della sfida tra Stricker e Ruud.