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[11] H. Hurkacz b. R. Bautista Agut 6-3 6-2
Non sono certo mancate le sorprese in questa giornata di secondi turni nell’ultimo Master 1000 della stagione. Dopo l’eliminazione di Daniil Medvedev per mano di uno splendido Grigor Dimitrov in una partita in cui è successo praticamente di tutto, e lo scalpo di Botic van de Zandschulp al favorito dell’incontro Tommy Paul, con un po’ di ritardo, scende sul campo 1, il vincitore del Master 1000 di Shanghai Hubert Hurkacz che ha cercato e trovato conferme dopo il successo più prestigioso della stagione. Il polacco ha vinto in due comodi set: resta l’unico vero contendente alle ATP Finals di Torino in grado di insidiare l’ottavo posto di Rune.
Roberto Bautista Agut era in vantaggio negli scontri diretti contro Hubert Hurkacz: su 4 incontri, 3 sono andati a favore dello spagnolo classe 1988. L’ultimo quest’anno a Rotterdam vinto al terzo 7-5 6-7(7) 7-6(4). Curiosa la statistica relativa ai set giocati: degli 11 set giocati tra i due, 6 si erano decisi al tie-break (cinque dei quali vinti da Bautista Agut).
Primo set: Hurkacz accorcia gli scambi e inibisce il gioco dello spagnolo
In questa occasione, i primi giochi scorrono veloci con il giocatore al servizio a dettare il ritmo del gioco. Le frequenti sortite a rete di Hurkacz in questa prima fase pagano anche se Bautista Agut mette a segno qualche passante degno degli highlights. Si fa pericoloso in risposta nel quarto gioco Hurkacz, sempre molto aggressivo fin dalla risposta e accorciando gli scambi per il polacco arriva il primo break dell’incontro, strappando il servizio a zero. Prova a reagire Bautista Agut facendo quello che gli riesce meglio cioè allungare lo scambio, accettare la difesa e cercare il contro-attacco senza disdegnare discese a rete; Hurkacz però è implacabile e col servizio conferma il break di vantaggio portandosi rapidamente avanti 4-1. Lo spagnolo deve fare gli straordinari per entrare nello scambio con il polacco che, specie al servizio, è praticamente ingiocabile. In mezz’ora di gioco il primo set è appannaggio di Hurkacz per 6 giochi a 3. Buona comunque la performance dello spagnolo che da fondo non ha regalato niente all’avversario.
Secondo set: per Bautista non c’è scampo, va avanti Hurkacz
Subito tre palle per portarsi avanti a inizio secondo set per Hurkacz: basta la prima al polacco nonostante lo spagnolo abbia servito un’ottima prima al centro che gli consentiva una facile chiusura con il diritto che deposita però lunga. Il lancio della racchetta non è un buon segnale da parte di Bautista Agut ma certo comprensibile visto il momento. Ritrova un po’ di fiducia lo spagnolo nel quarto gioco che con due belle volée agguanta la prima palla break del parziale; il solito Hurkacz si affida al servizio, disinnesca il pericolo e si porta avanti 3-1. Si complica la partita dell’ex numero 9 del mondo che fatica nei suoi turni di servizio mentre quelli del suo avversario si concludono in pochissimi minuti. Nel settimo gioco è sempre Hurkacz a farsi pericoloso; Bautista Agut che ormai nulla può contro la potenza del polacco, senza la prima di servizio in campo è indifeso. Il secondo break è una sentenza. In neanche un’ora di gioco Hurkacz conquista il terzo turno a Parigi, attende il vincente tra Ruud-Cerundolo e aggiunge punti importantissimi per il traguardo Finals di Torino (+90) e si ritrova a sole 135 lunghezze da Holger Rune che attualmente occupa l’ottava e ultima posizione della Race.
DI SEGUITO LA CRONACA DI TSITSIPAS-AUGER ALIASSIME 6-3 7-6