Gioco tutt’altro che spettacolare nella serata dedicata alle semifinali delle WTA Finals 2023 in scena a Cancun. In una serata molestata da un meteo piagncoloso e ricco di folate di vento fastidioso e mutevole Jessica Pegula si qualifica per la finale di domenica mentre Iga Swiatek e Aryna Sabalenka ritornano negli spogliatoi dopo aver giocato solo tre game.
[5] J. Pegula b. [3] C. Gauff 6-2 6-1
La sera delle semifinali delle WTA Finals ha un terzo protagonista, che si affianca e avvolge le tenniste nelle sue bizzose evoluzioni: il vento. Certo questo inconveniente non è ascrivibile al discutibile livello di organizzazione della manifestazione, ma è determinante nel deformare l’andamento della partita. Coco Gauff si rivela probabilmente più fragile e sicuramente meno esperta di Pegula, naufragando in un numero altissimo di errori e il significato del match si perde in gesti tecnici deformati e incomprensibili per chi segue la sfida in TV e non vive gli imbarazzi delle tenniste. Jessica Pegula stravince dunque la sfida, entra in finale e si porta sul 3-1 nel testa a testa, avendo la più anziana delle due colto il successo nell’ultimo episodio della loro rivalita, nei quarti di Montreal 2023.
Primo set: Pegula gestisce meglio il meteo avverso e chiude 6-2
Le condizioni meteorologiche come detto sono difficili: il match ha inizio con circa un’ora di ritardo a causa della pioggia e il forte vento presente anche oggi come in alcuni altri frangenti in settimana condiziona le sfidanti. Gauff in particolare, che nei tre incontri di qualificazione ha servito ben 27 doppi falli, denuncia da subito problemi evidenti con il lancio di palla. Pegula ha bene in mente come impostare la partita: sulla diagonale dei dritti, dove nel confronto è avvantaggiata in termini di precisione e sicurezza.
Gauff sceglie di servire per prima e perde a zero il game non trovando mai la prima palla, in un caso anche la seconda, e subendo persino una discesa a rete dell’atleta di Buffalo. Pegula consolida il break salendo 2-0 ma nel quarto gioco incappa in quattro errori che culminano con un dritto incrociato che termina la corsa in corridoio. La parità è così ristabilita.
Gli effetti imprevedibili del vento, sempre più insistente, aumentano gli impacci delle contendenti e dagli spalti si assiste a strambe traiettorie della pallina che obbligano le due tenniste nordamericane a curiosi passi di danza per “aggiustare” le rispettive posizioni del corpo nella fase finale del colpo.
La più giovane delle due sembra la più sensibile ai capricci del meteo. Gauff torna alla battuta e a sua volta combina una serie di pasticci nella misura dei groundstroke, confezionando sulla palla-break una volée di rovescio che si insacca a metà rete. Sul 2-4 la campionessa dello US Open rivive i medesimi problemi dell’ultimo turno alla battuta e concede altre due opportunità di break alla rivale. Pegula non si fa pregare e prenota il vantaggio “pesante” sul 5-2 costringendo la sua compagna di doppio all’errore con il dritto lungolinea. Nel game successivo la ventinovenne numero cinque del mondo chiude il primo set in mezzora. Per Gauff ben dodici gratuiti complessivi, due doppi errori e 54% di prime palle in campo.
Secondo set: due interruzioni per pioggia, Gauff si smarrisce ancora e crolla
Gauff riparte alla battuta come nel primo parziale e di nuovo cede a zero il game, anche se in questo frangente i meriti della rivale sono più importanti dei suoi demeriti. Sul 2-0 a favore di Pegula un improvviso scroscio di pioggia ferma per circa un quarto d’ora la sfida. Le tenniste non lasciano il campo e si riprende alle 19 circa locali; lo scambio rimane comunque incerto e Gauff continua a soffrirne le conseguenze, non riuscendo che a tratti a sottrarsi alla diagonale dei dritti.
Il tabellone segna 1-3 per Pegula quando Coco cede un secondo turno di servizio con un altro doppio errore e soprattutto due forehand in rete. Una seconda interruzione, sempre di un quarto d’ora, viene decisa durante il sesto gioco e al rientro occorrono circa cinque minuti a Jessica per operare un terzo break nel set e chiudere un match che non sarà ricordato, se non per il numero di errori.
[1] A. Sabalenka – [2] I. Swiatek 1-2 30-30 interrotta per maltempo
Le due primedonne della classifica mondiale scendono in campo e riescono a completare solo tre giochi, peraltro infarciti di errori. Le condizioni ambientali sono incompatibili per un buon match di tennis, esattamente come lo erano per l’incontro precedente. Qui non ci sono break, solo un’opportunità per Sabalenka nel terzo gioco, annullata dalla polacca con il servizio.
La pioggia obbliga allo stop intorno alle venti e dieci locali e si protrae abbastanza da costringere gli organizzatori ad annullare il programma per intero.