La settimana del Challenger di Bergamo (montepremi di 73mila euro, 75 punti per il vincitore) si è conclusa con una finale di lusso: in campo l’ex numero 7 del mondo David Goffin (32 anni, sei titoli ATP in carriera, finalista alle ATP Finals del 2017) e Jack Draper (21 anni, già numero 38 all’inizio del 2023 ma sprofondato in classifica a causa di una serie di problemi fisici). L’inglese si è imposto in rimonta col punteggio di 1-6 7-6 (3) 6-3 conquistando il quinto titolo challenger della carriera, il quarto in Italia dopo i tre successi a Forlì nel giro di poche settimane all’inizio del 2022 (sempre sul cemento). Nel corso della sua cavalcata nel Trofeo Perrel – Faip di Bergamo Draper, tds numero uno del torneo, ha sconfitto facilmente Maestrelli e Vavassori nei primi due turni per poi battere il connazionale (e qualificato) Harris nei quarti e Nakashima in semifinale. Non esattamente un torneo indimenticabile per gli azzurri: per Travaglia è arrivata la quarta sconfitta consecutiva (per mano di Vavassori, che poi ha appunto perso con Draper al turno successivo), la wild card locale Vincent Rugger ha fatto una buona figura all’esordio con Goffin (che poi al secondo turno ha eliminato anche Francesco Passaro, reduce da una stagione davvero complicata), Gigante ha perso subito da Molcan e anche la tds numero 2 Flavio Cobolli è stato sconfitto al primo turno (dal qualificato Herbert, ex numero 36 del ranking ATP) mentre Gaio ha pescato all’esordio l’olandese Brouwer, che su questi campi può essere davvero pericoloso, perdendo col punteggio di 6-3 7-5.
Fabio Fognini (36 anni, numero 147 del mondo), wild card e tds numero 8, ha vinto due buone partite coi francesi Martineau e Grenier prima di perdere col campione Next Gen del 2022 Brandon Nakashima.
Sul meraviglioso e rapidissimo carpet (sintetico indoor) di Ismaning (Wolffkran Open by Tannenhof, montepremi di 73mila euro, 75 punti per il vincitore) ha trionfato il qualificato svizzero Antoine Bellier (27 anni, numero 250) che partendo dalle qualificazioni ha vinto sette partite consecutive (senza mai perdere il servizio) e di conseguenza il titolo. Per il mancino di Ginevra, che in finale ha sconfitto il tedesco Marterer (51 ace totali, 26 per Bellier e 25 per Marterer) col punteggio di 7-6(5) 6-7(5) 7-6(6), si tratta del secondo titolo challenger della carriera.
A Sydney (NSW Open, montepremi di 80mila dollari, 75 punti per il vincitore) invece ennesimo ritiro per Thanasi Kokkinakis, che ha dovuto abbandonare dopi pochi game la sua semifinale con Marc Polmans (australiano, 26 anni, numero 158 ATP). Polmans ha poi perso la finale con il veterano Taro Daniel (30 anni, numero 86), all’ottavo titolo challenger della carriera (il primo dei quali conquistato sulla terra rossa di Vercelli battendo in finale Filippo Volandri). Daniel nel corso della settimana ha approfittato dei ritiri dei connazionali Uchiyama e Mochizuki per poi invece sconfiggere tre australiani: Saville, Hijikata e in finale appunto Polmans (6-2 6-4).
A Charlottesville (Jonathan Fried Pro Challenger, montepremi di 80mila dollari, 75 punti per il vincitore) è arrivato il primo titolo in carriera per il 23enne kazako Beibit Zhukayev e di conseguenza il best ranking di numero 195: il giovane kazako si era recentemente messo in mostra nel Masters 1000 di Shanghai dove aveva raggiunto il secondo turno (sconfitta al terzo set col numero 14 Khachanov) superando le qualificazioni e battendo Stefano Napolitano nel primo turno del tabellone principale.
In finale a Charlottesville ha sconfitto il qualificato americano Aldan Mayo (20 anni, numero 296) con il punteggio di 6-3 6-4.
Infine a Guayaquil (terra rossa, montepremi di 80mila dollari, 75 punti per il vincitore) è arrivato il quarto titolo challenger in carriera (il secondo a Guayaquil dopo quello del 2021) per il cileno Alejandro Tabilo (26 anni, numero 109 del ranking ATP) che ha sconfitto in finale il colombiano Daniel Galan con il punteggio di 6-2 6-2. Tabilo, tds numero 5 del torneo, ha così completato una settimana da incorniciare, nella quale ha anche sconfitto nei quarti di finale la tds numero 1 Federico Coria (numero 88 del mondo). Il numero 4 di Cile nel corso delle ultime settimane della stagione cercherà di raccogliere il maggior numero di punti per cercare di rientrare tra i primi 100 giocatori del ranking ATP con l’obiettivo di assicurarsi un posto nel tabellone principale dell’Australian Open. Niente da fare per gli italiani Agamenone e Darderi, entrambi eliminati al secondo turno (rispettivamente da Coria e da Ugo Carabelli).