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Seconda giornata dedicata ai match del tabellone principale al Moselle Open di Metz, ultimo torneo (insieme a Sofia) della ‘stagione regolare’ ATP: una settimana particolare che rappresenta una specie di sgabuzzino del circuito ATP, uno sgabuzzino che però mette in palio punti pesanti per giovani in ascesa e allo stesso tempo per qualche top50 in difficoltà a caccia di un risultato che possa salvare le apparenze di una stagione complicata. Nella sessione diurna di martedì 7 novembre si sono disputate quattro partite: hanno passato il turno Fabio Fognini, Mate Valkusz, Abdullah Shelbayh e Gregoire Barrere.
[LL] M. Valkusz b. [9] D. Altmaier 6-2 6-2
Sconfitta a sorpresa per Daniel Altmaier che si ferma all’esordio del Moselle Open di Metz, battuto in due rapidi set dal lucky loser ungherese Mate Valkusz (25 anni, numero 232 del ranking ATP). Il 25enne tedesco, reduce dalla migliore stagione della carriera, la scorsa settimana ha raggiunto gli ottavi di finale a Bercy grazie al forfait di Taylor Fritz ma nel complesso è un giocatore prettamente da campi in terra battuta e infatti ha costruito il suo recente best ranking (47, anche se attualmente è scivolato al numero 54) grazie ai quarti di finale di Amburgo e Madrid e al terzo turno al Roland Garros (vittoria su Sinner). Quella di oggi rappresenta in ogni caso una grossa sorpresa con Valkusz (best ranking di numero 204) che nella giornata di domenica aveva perso al turno decisivo delle qualificazioni con il 28enne francese Calvin Hemery (numero 205) e che nelle ultime settimane aveva faticato a passare anche solo un paio di turni a livello challenger (la media della classifica degli avversari che l’hanno battuto negli ultimi quattro tornei è 316). Altmaier è parso quasi svogliato e ha commesso un errore gratuito dietro l’altro con l’ungherese che ha dominato fin da subito il punteggio, portandosi immediatamente in vantaggio di due break (3-0 e servizio) prima di distrarsi nel corso del quarto game (servizio perso a 15). Il tedesco non è però riuscito ad entrare in partita, cedendo nuovamente la battuta nel gioco successivo (4-1 Valkusz) e il lucky loser ha chiuso facilmente il primo set col punteggio di 6-2. La trama della partita non è cambiata nel secondo set e Valkusz è subito scappato sul 2-0 controllando ancora senza problemi il punteggio e mettendo a segno addirittura un altro break nel settimo game (5-2) prima di replicare il 6-2 del primo set. Valkusz al secondo turno affronterà il russo Shevchenko, che all’esordio ha sconfitto in due set il qualificato francese Bourgue.
[Q] A. Shelbayh b. H. Gaston 7-6 (5) 6-2
Abdullah Shelbayh (19 anni, numero 215 del ranking ATP), il primo giocatore giordano della storia ad entrare nel ranking mondiale, mette la firma sulla la storia della giornata battendo in due set Hugo Gaston (23 anni, numero 83) col punteggio di 7-6(5) 6-2 e qualificandosi al secondo turno dell’ATP 250 di Metz dove affronterà il campione in carica Lorenzo Sonego. Per il 19enne giordano (mancino, rovescio bimane), alla seconda vittoria nel circuito maggiore dopo quella ottenuta con Elias Ymer a Banja Luka, si tratta della terza vittoria a Metz, dopo le due ottenute nelle qualificazioni con l’olandese Brouwer e il bielorusso Haliak. Nel corso del primo set Shelbayh ha recuperato per due volte un break di svantaggio con Gaston che ha anche servito per il set sul 5-4 (perdendo però il servizio a 30): il giovane giordano ha poi annullato due palle break nel game successivo prima di imporsi al tie break col punteggio di 7 a 5 dopo un’ora e sette minuti. Anche il secondo set, dopo due break nei primi due giochi, sembrava destinato ad un’altra lunga lotta, ma Shelbayh, reduce dal primo trionfo a livello challenger della carriera (Charleston, 1 ottobre) ha rotto all’improvviso gli indugi e ha chiuso il match con quattro giochi di fila (da 2 pari a 6-2) ed un parziale di 14 punti consecutivi mettendo a segno l’impresa del torneo.
[Q] H. Mayot b. G. Barrere 7-6(2) 2-6 7-6(5) – 2° turno
Prima volta nei quarti di finale di un torneo ATP per Harold Mayot (21 anni, numero 176 del ranking mondiale) che ha sconfitto col punteggio di 7-6(2) 2-6 7-6(5) il connazionale Gregoire Barrere (29 anni, numero 85): il padrone di casa (nato proprio a Metz), al quale gli organizzatori non hanno concesso una wild card, ha passato le qualificazioni (vittorie col redivivo Gojowzckyz e con Tony Paris) per poi sconfiggere Watanuki all’esordio nel tabellone principale. Sono dunque quattro le vittorie nel torneo di Mayot, che ottiene il miglior risultato della vita proprio nel torneo di casa e che nei quarti di finale (Dominic Thiem permettendo) potrebbe affrontare il numero 1 francese Ugo Humbert (anche lui nativo di Metz). Mayot nel primo set ha rimontato uno svantaggio di 2-5 prima di imporsi al tie break mentre il secondo set è stato dominato dal veterano Barrere (6-2). Il terzo parziale è stato il più emozionante della partita è anche quello migliore dal punto di vista tecnico, con Mayot che ha chiuso il tie break decisivo al quarto match point (7-5) grazie ad una meravigliosa demivolèe di rovescio.
[4] U. Humbert b. D. Thiem 7-6(5) 4-6 6-3 – 2° turno (Paolo Pinto)
Esaltato dal pubblico di casa è Ugo Humbert a vincere il duello tennistico con Dominic Thiem 7-6(5) 4-6 6-3 in 2ore e 42′.
Metz è come un posto nostalgico all’ombra delle ATP Finals. C’è chi si è destato troppo tardi dopo una stagione con tante ombre e poche luci e chi, invece, alle Finals vorrebbe esserci ma ormai è destinato ad altre sfide e avventure. Il francese Humbert è uno dei tennisti che ha chiuso in crescendo la stagione, Thiem, ormai, è destinato a mostrare i suoi colpi di classe che da soli non bastano per vincere. La sintesi di una serata godibile è questa: Humbert aggrappato alla sua prima di servizio con la quale fa la differenza, l’austriaco, invece, aggrappato alla sontuosità della sua mano che spesso la tradisce. Undici aces e l’84% di punti portati a casa con la prima di servizio. Il primo set è davvero equilibrato. Dominato dai servizi con entrambi costretti a cancellare palle break. Il primo in affanno è Thiem nel settimo game, ma la paura passa presto. L’austriaco concede palla break dopo due errori di dritto, uno in lunghezza, l’altro che termina in rete. Ci sono tre chances di break anche per l’austriaco con il francese che si mette nei guai praticamente da solo: Humbert, si affida a “san servizio” e si tiene a galla. Il tie-break è la giusta conclusione del primo set. Non ha padroni, ma solo grande capacità di entrambi di incidere. Subito avanti di un minibreak, Humbert non riesce ad allungare perchè Dominic disegna il campo da gran campione e lo costringe lontano dalla linea di fondo. Di dritto trova il colpo dell’1-1. Il francese quando mette la prima è ingiocabile, mentre Thiem sbaglia un clamoroso ricamo a rete: palla in corridoio e minibreak per il francese. Il primo setpoint, l’austriaco lo annulla con un fantastico rovescio che rimane in campo per centimetri e mette out Humbert. Ma basta il secondo quando Thiem manda fuori un colpo interlocutorio con una palla senza peso.
Il secondo set, invece, vive dell’orgoglio dell’austriaco, subito avanti di un break nel quinto gioco, il primo della gara, ma arriva il favore nel sesto game. Thiem deve poi faticare per riagganciare la parità: va sotto 15-30 e deve mettere i piedi in campo per cambiare l’inerzia del game. Carico per il gran gioco portato a casa, piazza il break che decide il set.
Humbert sembra un pò pigro e ne paga le conseguenze: un dritto sparacchiato in corridoio, due errori in rete di dritto. Il terzo set è dominato dai servizi, ma poi il crollo fisico lo ha Thiem: si ritrova 15-40 nell’ottavo game e sparacchia sul fondo un dritto che manda Humbert a servire per il match. Nessun cambio di scena, Metz trascina il francese al passaggio del turno: sfiderà il connazionale Mayot che ha eliminato Barrere.