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Dopo 6 anni, da Chung a Nakashima, passando per Alcaraz e Sinner, le Next Gen ATP Finals sono ormai pronte per approdare alla loro nuova casa in quel di Jeddah, in Arabia Saudita. Con uno spostamento di calendario, che renderà il torneo “del futuro” l’ultimo della stagione, dal 28 novembre al 2 dicembre si sfideranno i migliori 8 under 21…o quasi. Va sottolineato che i primi 4 di questa particolare classifica, cioè Carlos Alcaraz, Holger Rune, Ben Shelton e Lorenzo Musetti, non saranno presenti sul campo. Lo spagnolo e il danese, dato che giocheranno a Torino le Finals “dei grandi”, sono esentati, mentre Ben e il carrarino hanno dato forfeit per motivi fisici e personali, rispettivamente. Ma ciò non toglie come ci sia tanto da vedere, eccome, a Jeddah. I cinque giocatori finora qualificati, in attesa dei tre che completino il parterre (che al momento sarebbero lo statunitense Michelsen, il serbo Medjedovic e il francese Cazaux), infatti, certo non lasciano a desiderare in termini di spettacolo.
Fils e Van Assche, i francesi alla carica a Jeddah
Alla guida troviamo Arthur Fils, francese n.36 al mondo, unico di coloro che saranno presenti in Arabia ad aver già vinto un titolo ATP, a Lione, e ad essere entrato nei primi 40. Il classe 2004 ha iniziato l’anno da n.251 al mondo, ma con 3 semifinali e 2 finali (la sopracitata vittoria e l’altra persa ad Anversa contro Bublik) ha scalato ben velocemente il ranking, e arriverà in Arabia con i galloni del favorito. Dopo di lui ecco il connazionale, protagonista del circuito Challenger e di una bella prestazione contro Djokovic a Banja Luka, Luca Van Assche. Anche lui classe 2004, vanta un best ranking di n.63, che potrebbe andare a ritoccare vincendo il secondo quarto di finale a livello tour, ottenuto a Metz. Sicuro della partecipazione è già anche Dominic Stricker, il solo ad aver già giocato questo torneo, raggiungendo la semifinale lo scorso anno. Il mancino svizzero, che ha servito uno degli upset dell’anno allo US Open contro Tsitsipas, ha raggiunto anche la top 100 lo scorso settembre, e sembra essere sulla strada giusta per l’atteso salto di qualità.
Cobolli difende i colori italiani alle Next Gen Finals
La qualificazione che però più vale per noi, in attesa delle ufficiali altre tre, è quella di Flavio Cobolli, salito alla ribalta in questa stagione. Nulla di speciale in tour, per quanto spicchino la qualificazione al Roland Garros e il quarto di finale all’ATP 250 di Monaco. Ma la differenza il romano l’ha fatta nel circuito Challenger, con una vittoria ad agosto a Lisbona e due finali di recente, che gli hanno permesso di rompere il ghiaccio nella top 100 e risultare tra i migliori 8 under 21, conquistandosi meritatamente un posto in questa importante vetrina di fine anno. Il quinto slot è stato assegnato, tramite wildcard, a colui che già è il più forte giocatore della storia del suo Paese, la Giordania. Abedallah Shelbayh, vincitore del Challenger di Charleston a ottobre e a un passo dalla top 200, ha vinto qualche partita in tour e si è fatto conoscere al grande pubblico per la sua storia, che lo ha visto partire da 0 fino, appunto, alle Next Gen ATP Finals. Con i migliori giocatori (o almeno è ciò che ci si aspetta) del domani.