Manca giusto qualche settimana all’inizio del nuovo anno e, mentre la stragrande maggioranza delle persone si sta già iniziando a scervellare per capire cosa fare nella serata del 31 dicembre, gli atleti sono già con la mente rivolta ai buoni propositi per il 2024. Tra i più importanti, in modo praticamente unanime, non possono non figurare le Olimpiadi di Parigi 2024, dove ogni sportivo tenterà con le unghie e con i denti di portare una medaglia alla propria nazione. Dall’Olimpiade di Tokyo 2020 però – disputata solamente nel 2021 causa pandemia e con titolazione rimasta invariata per questioni di marketing – il clima mondiale è cambiato e gli assetti geopolitici sono stati smossi prima dal conflitto Russia-Ucraina scoppiato nel febbraio 2022, poi da quello più recente nei territori del Medio Oriente. E tutto in pochi mesi. La cassa di risonanza globale, e pervasiva in tutti i settori, di questi avvenimenti ha portato ad esempio, nello sport della racchetta, a un’esclusione dei tennisti russi e bielorussi per l’edizione dei Championships 2022 con conseguente scelta da parte dell’ATP e della WTA di non assegnare i punti nel torneo di tennis più prestigioso al mondo. Quest’anno, invece, questi atleti hanno potuto liberamente partecipare al torneo di Wimbledon, ma per tutta l’intera annata di bandiere russe e bielorusse non c’è stata traccia in alcuna competizione.
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Proiettandosi verso il futuro, invece, le Olimpiadi di Parigi 2024 – che si svolgeranno dal 26 luglio all’11 agosto, mentre le Paralimpiadi dal 28 agosto all’8 settembre – saranno un obiettivo per tutti gli atleti al mondo. Ma prima di catapultarci alle gare effettive, dove tra gli altri Novak Djokovic ha detto di voler fare del suo meglio per portare alla sua amata Serbia una medaglia e Carlos Alcaraz sognerà un doppio generazionale e scoppiettante con Rafa Nadal, il Presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach e il Presidente del Comitato Organizzatore di Parigi 2024, Tony Estanguet hanno voluto portare all’Assemblea della Nazioni Unite a New York un tema molto delicato ma fondamentale per la riuscita pacifica della manifestazione. Si parla della tregua olimpica. Quest’ultima consiste in un periodo di pausa dalle eventuali inimicizie pubbliche o private tra persone, stati, organizzazioni… per poter garantire uno svolgimento dei Giochi Olimpici che porti avanti i valori di uguaglianza, solidarietà, unione e pace.
Lo stesso Bach nel suo discorso all’ONU ha affermato che “in questi tempi difficili questa risoluzione è il miglior modo per inviare un segnale al mondo e sì, ci si può unire anche in momenti di crisi per combattere assieme verso un futuro migliore”. E continua con “gli atleti olimpici lanciano il forte messaggio che è possibile sfidarsi ferocemente nello sport e allo stesso tempo vivere pacificamente sotto lo stesso tetto. Questo è possibile solo se si è politicamente neutrali e ci si oppone a ogni tipo di discriminazione, lasciando in cima ai valori la pace e l’essenza della competizione stessa”. E come sigillo finale del suo discorso rivolto a tutti i membri dell’Assemblea, Bach ha concluso con un significativo “Per favore, date una possibilità alla pace”.
L’accordo è stato approvato con una stragrande maggioranza dei voti – ben 118 a favore, 2 astenuti (Russia e Siria) e nessun contrario – e sarà valido dal settimo giorno prima dell’inizio delle Olimpiadi, al settimo giorno che seguirà la chiusura delle Paralimpiadi, quindi dal 19 luglio al 15 settembre 2024. Anche Estanguet, poi, è intervenuto dicendo che “il Villaggio Olimpico è il luogo simbolo di questa universalità e pace tra gli atleti di tutto il mondo, un po’ come questa Assemblea, ed è con questi valori che le Olimpiadi si sono tramandate dalle prime volte in cui sono state disputate in Grecia sino ai giorni nostri”. Insomma, la mobilitazione giovanile per l’ideale olimpico, la possibilità di costruire ponti tra le comunità in conflitto e il cercare di creare una finestra di dialogo pacifico tra le nazioni, sembrano essere gli obiettivi principali del CIO per l’edizione delle Olimpiadi 2024 francesi. E noi ci auguriamo che ciò riesca al meglio, così da permettere allo sport di elevarsi e regalare al mondo l’essenza della competizione pacifica tra i professionisti delle varie discipline, il tutto in una magica atmosfera che ogni quattro anni regala a ognuno sensazioni impolverate nei ricordi ma sempre magiche e con un’aura unica.