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Da una parte il malcontento dei tennisti nei confronti della gestione dei proventi economici dell’ATP, del calendario così fitto da rendere impossibile il prendersi una pausa e la problematica delle palline, non omogenee in tutti i tornei; dall’altra i venti di glori che spirano dall’Arabia Saudita e che riguardano possibilità di proporre soluzioni alternative al grande Tour che alimenterebbero fiumi di soldi. Il tennis è a un bivio e con la sempre più possibile rivoluzione alle porte.
Se al momento tutto pare sotto traccia, il fatto che se ne parli è sintomatico che ci siano fondi e margini di verità dietro questa “rivoluzione” tennistica. Da mesi si parla di un più che probabile cambiamento di calendario, con la celebrazione del decimo Masters 1000 in Arabia Saudita, nonostante la sua difficile collocazione nel calendario agonistico (a farne le spese sarà il pezzo di stagione australiano o altri torneo dello stesso rango?). Parallelamente al crescente interesse dei fondi di investimento multimilionari, c’è il profondo malcontento che permea nello spogliatoio dell’ATP . “Tutto ciò potrebbe avere conseguenze enormi”, a detta di Jon Wertheim, uno dei giornalisti di tennis più importanti al mondo e che lavora per Sports Illustrated.
Lui stesso parla di conversazioni in atto sulla possibilità che i quattro tornei del Grande Slam si uniscano e creino un circuito parallelo, in cui attirerebbero i nove attuali tornei Masters 1000, così come quello che potrebbe svolgersi in Arabia Saudita. Tutto ciò verrebbe fatto al di fuori dell’ATP, in quello che sarebbe un oltraggio, una chiara sfida alla massima autorità del tennis maschile, che sta ricevendo enormi critiche da molti giocatori. La mancanza di comunicazione con loro stessi, l’incapacità di coinvolgerli sui tavoli che contano e il proliferare di infortuni abbinato a un calendario senza pause, ha creato profonde spaccature e malumori tra gli atleti.
L’idea è quella di allestire un Super Circuito fuori dall’ATP con i 4 Slam e i 10 Masters 1000
L’obiettivo di questa proposta è quello di rafforzare l’egemonia degli Slam e far sì che si distribuiscano sempre più soldi tra i giocatori, questa nuova idea tuttavia non significherebbe la fusione o l’annientamento dell’ATP o della WTA, ma ‘relegare’ il loro compito alla gestione dei vari tornei minori come i 500 e le Finals di fine anno. Il dibattito è appena sorto, ma Wertheim giornalista di Sports Illustrated ci raccomanda di tenerci pronti a delle novità.
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