Chissà quanto abbiano inciso l’incitamento e la previsione fatta da Rafa Nadal. Di certo c’è che Abdullah Shelbayh sarà nome e cognome ricordato a lungo, menzionato tante volte dagli amanti del tennis. Ne sa qualcosa Alex Michelsen che si butta via nella sfida con il tennis natio della Giordania. Rimane, invece, imbattuto Hamad Medjedovic che infila un 3-1 che sta anche stretto su Luca Van Assche.
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[8/WC] A. Shelbayh b. [4] a. Michelsen 4-2 1-4 4-0 4-0
Da n. 185 alla fama nel mondo del tennis: la settimana di Abdullah Shelbayh fin qui è straordinaria. Strappa la prima vittoria delle Next Gen ATP Finals dopo aver ricevuto i complimenti da Rafa Nadal. Alex Michelsen finisce al tappeto senza batter ciglio, incassando uno score di 8-0 che gli complica i piani per il passaggio del turno. La sfida con Van Assche gli aveva lasciato tanti rimpianti, complice il 2/17 delle palle break conquistate. Contro l’americano, invece, stappa il tappo dalla bottiglia e tira fuori il meglio del suo repertorio. Il merito della vittoria è tutto del n. 185 cresciuto nella Rafa Nadal Academy: 27 vincenti, 7 aces, il 74% di punti conquistati con la prima di servizio.
L’avvio è subito di marca Shelbayh: nel terzo game e primo set chiuso rapidamente. E’ sul piano del ritmo che Michelsen soffre, anche se riesce a equilibrare il match rapidamente vincendo il secondo set. Alla seconda opportunità strappa il servizio al suo avversario, poi deve annullare due di break point nel terzo game salendo 3-0. Il secondo set è dietro l’angolo. Poi l’americano saluta tutti e, di fatto, esce incredibilmente dalla gara. I meriti sono tutti di Shelbayh bravo a fare la partita e a trovare forza e coraggio per liberarsi di tensioni e altro. L’atleta della Giordania è bravo a tenere la battuta nel primo game del terzo set: annulla due palle break e da lì in poi piazza un parziale di otto giochi di fila. Michelsen colleziona solo quattro punti nel quarto set, alzando rapidamente bandiera bianca.
Shelbayh affronterà Medjedovic per concretizzare le chances per il passaggio del turno.
[6] H. Medjedovic b. [2] L. Van Assche 4-2 2-4 4-3(7) 4-1
Il risultato poteva essere secco e netto, ma Hamad Medjedovic avrà tempo per trovare continuità. Batte Luca Van Assche 4-2 2-4 4-3(7) 4-1 in un’ora e 50′ mostrando grandi colpi, specie di rovescio, ma qualche errore di troppo gli ha complicato una pratica che ha rischiato di non chiudere più. Il francese, dal canto suo, aveva rimesso in piedi una gara che stava per vederlo sotto due set a zero, ma poi si è buttato via dal 5-1 del tie break del terzo set, perso dopo aver sprecato un simile vantaggio e tre setpoint.
Con ordine, l’avvio è tutto del serbo con Van Assche che fa fatica a reggere i colpi poderosi del n. 110 del ranking. Da una parte c’è tanta classe, dall’altra tanta potenza e un servizio decisamente imponente. Sono gli aces a salvare Medjedovic nei momenti decisivi. Dopo aver meritatamente vinto il primo set, il serbo è stato 2-2 15-40 sul servizio del francese che, a quel punto, ha dovuto chiedere tanto al suo servizio per uscire da una situazione di estremo pericolo. E’ il serbo a risentirne: un po’ deve prendersela con sé stesso per alcune risposte sbilenche che hanno tenuto in partita il francese.
Poi ci pensa lui stesso a prolungare gli errori nel suo di turno di servizio e Van Assche riequilibra il computo dei set. Nel terzo parziale, il serbo prova subito il riscatto, ma le uniche palle break del set vengono annullate brillantemente dal francese nel corso del primo gioco. Si va al tie-break e Medjedovic dà l’impressione di buttarsi via: subito il minibreak concesso al suo avversario un dritto sbilenco che lo manda sotto 5-1.
A quel punto decide di tornare a giocare seriamente. Van Assche smarrisce di servizio e rapidamente il serbo ne approfitta per riprendersi i due minibreak alzando il livello del suo gioco. E’ il rovescio il colpo con cui si tiene a galla. E’ il francese, comunque, il primo ad arrivare a setpoint: per lui ce ne sono due consecutivi. Il primo è annullato dal serbo con una robusta prima, il secondo vede il francese andare in difficoltà per merito dell’ottima risposta con cui Medjedovic apre lo scambio, per poi costringere il suo avversario all’errore.
Si segue i servizi, con Van Assche che spreca anche un terzo setpoint. Medjedovic chiude al primo suo setpoint prendendo in mano le redini del gioco e costringendo il suo francese a cercare un complicato dritto lungolinea che non rientra in campo: è 2-1 per il serbo.
La gara di fatto termina qui, con Van Assche che non riesce a cancellare il pensiero delle occasioni perse e Medjedovic che mantiene costante il livello del suo tennis. Il passaggio del turno per lui è a portata di mano.