I progressi che hanno portato Jannik Sinner fino alla posizione numero 4 del mondo sono stati analizzati a più riprese tra gli addetti ai lavori. Esperti e non, giocatori, allenatori e opinionisti hanno lodato la crescita del ragazzo di San Candido. Specie il lavoro – sotto la supervisione di Cahill e Vagnozzi – che gli ha permesso di vincere il primo titolo 1000, di raggiungere la finale a Torino e di rendersi assoluto protagonista del successo in Coppa Davis a Malaga.
Una maturazione sottolineata anche da Nikolay Davydenko – ex numero 3 al mondo, vincitore in carriera di 21 titoli, tra cui 3 Masters 1000 e 1 Atp Finals – in un’intervista concessa al sito russo Championat. “Ho visto dal vivo come gioca e si allena, è davvero un grande lavoratore. Sta anche cercando di cambiare il suo gioco. Scivola, si muove bene, è forte fisicamente e stabile. In questo è fantastico e penso che se continuerà così migliorerà senz’altro i suoi risultati”.
Nonostante il doppio successo ottenuto da Sinner contro Djokovic (a Torino prima, e in singolare a Malaga poi) per Davydenko c’è ancora del gap da colmare per il numero 1 azzurro.“Spesso si spinge al limite, gli manca ancora qualcosa, ed è difficile durare un’intera stagione contando solo sulla forza di volontà. Può fare un grande torneo, un grande big match, ma per durare tutta la stagione come Djokovic deve essere in grado di fare altro. Forse è anche psicologia“, ha aggiunto Davydenko parlando della “distanza” tra Sinner e Nole.