Mikhail Youzhny, ex giocatore, vincitore di 10 titoli ATP e un ottavo posto come best ranking personale, ha rilasciato un’intervista a Tennis Majors raccontando la storia della sua collaborazione con Denis Shapovalov. I due hanno cominciato il loro rapporto professionale al Winston-Salem Open del 2019 e si sono separati alla fine del 2021. Sotto la guida del moscovita il mancino canadese ha raggiunto la semifinale di Wimbledon nel 2021 e ritoccato il suo best ranking (10).
“È stata un’esperienza incredibile per me – ha detto Youzhny -. Sono stato fortunato: solo un anno dopo la fine della mia carriera da giocatore, ho avuto la possibilità di lavorare con un grande, giovane giocatore. Aveva un grande potenziale e abbiamo iniziato davvero bene. Durante la pandemia, abbiamo trascorso tre mesi a lavorare insieme a Bradenton. Quando sono arrivato nel team, la madre di Denis mi ha aiutato molto: mi ha spiegato cose sul suo tennis, sulla sua personalità, cosa gli piace e cosa non gli piace, in modo che non commettessi errori stupidi perché non avevo abbastanza informazioni. I risultati sono stati ottimi”.
Youzhny si sofferma poi sull’inizio della fine. Ossia, sul momento preciso in cui ha capito che il rapporto con Shapovalov volgeva al termine. “Dopo Wimbledon 2021 non siamo stati d’accordo su alcune decisioni sulla programmazione. Ho iniziato a percepire che avevamo perso un po’ la connessione, quindi abbiamo interrotto la nostra collaborazione alla fine di quell’anno. La divisione è stata una decisione comune, ma se devo riassumere le ragioni, si riducono a scelte di programmazione e di allenamento. Ho iniziato a sentirmi più uno sparring partner che un allenatore” – ha quindi rivelato Youzhny, che aveva ripreso momentaneamente il suo posto nell’angolo del canadese lo scorso anno. “Abbiamo parlato molto a New York, poi abbiamo avuto numerose conversazioni telefoniche in seguito, ma la mia sensazione è stata che non fosse cambiato nulla“.
In chiusura l’allenatore russo fa una stima dei miglioramenti necessari a Sahapovalov per essere tra i migliori al mondo. “Sentivo di non potergli apportare il cambiamento di cui aveva bisogno: mi ascoltava, ma non faceva completamente ciò che deve fare per essere un top player. Due o tre anni fa, era uno dei ragazzi che poteva stare costantemente tra i primi 10, ma perché ciò accadesse aveva bisogno di cambiare alcune cose al di fuori del tennis. Deve essere sano al 100%, innanzitutto, e fisicamente migliore. La cosa principale è che deve cercare di mettere il tennis come sua priorità. È la sua priorità per la maggior parte del tempo, ma secondo me ha preso troppe decisioni sbagliate”.